Sampdoria terza, posizione inattesa a inizio campionato certo favorita da un calendario finora piuttosto agevole – con la perla della vittoria nel derby – nelle prime sei giornate di serie A, ma i blucerchiati per il momento stanno sorprendendo e sono davanti a tante formazioni partite con obiettivi più importanti. Merito di Sinisa Mihajlovic, della campagna acquisti del direttore sportivo Carlo Osti, di giocatori di grande qualità come Manolo Gabbiadini e Alessio Romagnoli, magari anche dell’entusiasmo che ha saputo portare il neo presidente blucerchiato Massimo Ferrero. Per sapere tutto di questa sorpresa Sampdoria abbiamo sentito il capitano dello scudetto 1991, Luca Pellegrini. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



La Sampdoria è la sorpresa del campionato finora? Sì, sinceramente è una grande sorpresa per me. Merito anche di una buona campagna acquisti frutto di una sinergia tra Osti e Mihajlovic con il benestare del presidente Ferrero, che onestamente non mi sembra un profondo conoscitore di calcio.

Quanto è merito di Mihajlovic? E’ un allenatore che ha avuto una carriera tra alti e bassi finora, ma alla Sampdoria sta facendo molto bene. Sa mettere in campo i giocatori, sa farli rendere: la Samp è una vera squadra fatta di calciatori che si sacrificano l’uno per l’altro. Mihajlovic sa trasmettere tutta la sua energia positiva ai giocatori.



Cosa ha portato Ferrero alla società blucerchiata? E’ un personaggio fuori dagli schemi, uno tsunami, un vulcano di idee, molto lontano da tutti i presidenti blucerchiati precedenti. I giocatori si divertono con lui, c’è un clima scherzoso, tutto è più facile.

Cosa le piace del gioco doriano? Sono appunto giocatori ben disposti in campo, che sanno giocare uno per l’altro, sacrificarsi tutti per la squadra.

Gabbiadini è da Nazionale? Sta giocando bene, come gli era già successo a Bologna. Adesso dopo due partite positive un giocatore è considerato da Nazionale, ma bisogna stare con i piedi per terra perché poi tanti calciatori non confermano tutte le loro qualità. Certo Gabbiadini potrebbe essere preso in considerazione da Conte, come anche Romagnoli che però a fine stagione dovrebbe tornare a Roma. Sabatini non vuole perderlo.



Altri nomi in evidenza? Mi piace Soriano, il giocatore italo-tedesco che con Mihajlovic sta ottenendo grandi risultati.

Il presidente Ferrero però ha detto che Conte sta trascurando la Samp, non è ancora andato a Bogliasco… Le esternazioni di Ferrero le lascerei perdere, Conte sta facendo il suo lavoro.

Dove potrà arrivare la Sampdoria?

Finora tranne il derby, che è una partita a sé, ha avuto un calendario facile, non ha incontrato nessuna grande. Sarebbe già bello se arrivasse a fine campionato nella parte sinistra della classifica, magari si qualificasse per l’Europa.

Si può fare un paragone con la Sampdoria di Mantovani? Quella era una squadra molto forte, che era arrivata al successo con una programmazione precisa ed investimenti importanti. Venivano presi i migliori giovani della serie B e C, come me, tranne Mancini che fu acquistato dal Bologna. Così si arrivò ai successi più importanti, le tre Coppe Italia, una finale di Coppa delle Coppe persa e una vinta fino allo scudetto 1991, anno in cui perdemmo solo tre partite. Quella programmazione che fecero anche altre squadre provinciali come il Verona e il Parma, che pur non vincendo lo scudetto si aggiudicò molte coppe europee. (Franco Vittadini)