Colpo di scena: il Bologna Football Club passa in mani americane. Le mani, per la precisione, sono dell’avvocato newyorkese 48enne Joe Tacopina, che già nel 2008 cercò di acquistare la società, che poi rimase di proprietà di Alfredo Cazzola. Tacopina, poi, entrò a far parte della dirigenza della Roma, ricoprendo la carica di vice presidente: incarico dal quale si è dimesso un mese fa per tentare la scalata (ora riuscita) ai rossoblù. Il Consiglio d’Amministrazione, a sorpresa, ha scelto lui e non Massimo Zanetti, che sembrava ormai destinato alla guida del club. Per un commento sulla cessione IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Salvatore Bagni, che è stato consulente tecnico dei felsinei.



Il Bologna ammaina bandiera italiana e diventa americana: Joe Tacopina è il nuovo presidente dei felsinei. Cosa ne pensa? Non sono a conoscenza dei particolari della trattativa, ma qui la cosa importante per la città e i tifosi è una e una sola: il Bologna si è salvato.

Massimo Zanetti, patron di Segafredo, pareva aver le mani sulla società… Come dicevo, non posso giudicare, non sapendo come siano andate le cose: certo, è stato un capovolgimento improvviso. Ma guardando ai fatti, questi dicono che la società rossoblù – che ha grande blasone – continuerà giustamente ad avere una grande storia.



I tifosi, vedendo le prime reazioni, sembrano contenti dell’arrivo dell’investitore statunitense. I tifosi bolognesi vorrebbero vedere una società – e di conseguenza una squadra – stabile. L’anno scorso ho vissuto in tribuna il crollo e la tifoseria ha affrontato con una dignità assoluta la retrocessione. Vedere un pubblico come quello rossoblù, pensando soprattutto alla storia della società, barcamenarsi in certe situazioni dispiace, e non poco.

Dice che Tacopina ha già in mente qualche colpo per la sessione invernale di mercato? 

Beh, quando uno si presenta lo fa sempre (o quasi) con il colpo in canna: il botto penso che possa arrivare, visto soprattutto l’obiettivo finale. Ma aspettiamo gennaio, quando si avrà una situazione di classifica più chiara e i rapporti di forza saranno delineati: se qualcosa sarà da aggiustare sono sicuro che si interverrà.



La promozione in A, per tutti i motivi di cui lei parlava, non può aspettare… Io spero e sono convinto che il Bologna riesca a salire in Serie A. È una squadra esperta e alla fine, in un campionato lunghissimo come la B, l’esperienza paga. Già così il Bologna va tranquillamente ai playoff, ma può giocarsi benissimo anche la promozione diretta.

Si parla anche di un progetto – di circa 60 miliardi di euro – per ristrutturare il Dall’Ara. Il giusto regalo della nuova dirigenza ai tifosi? Io sono un nostalgico e rimango sempre legato ai vecchi stadi, dove ho giocato. Ma è comunque vero che adesso, vedendo lo Juventus Stadium e quello in costruzione dell’Udinese, il futuro è chiede di innovare le strutture e qui in Italia siamo rimasti indietro. Se Tacopina avrà l’occasione di portare a termine il progetto non se la farà scappare.

(Fabio Franchini)