È la partita più interessante della domenica dedicata alle qualificazioni europee. Si giocherà a San Siro alle ore 20.45 la partita fra le due capolista del gruppo H, entrambe a punteggio pieno con tre vittorie in altrettanti incontri disputati, anche se la formazione balcanica ha una migliore differenza reti. Non sarà una sfida semplice per la squadra allenata da Antonio Conte, che affronta l’ostacolo più impegnativo sulla strada verso Euro 2016, una squadra ricca di campioni come Luka Modric e Mario Mandzukic, ma anche Mateo Kovacic che giocherà nel “suo” stadio. C’è attesa per verificare tutte le scelte del c.t. Antonio Conte, in particolare in attacco dove ritorna Mario Balotelli, che però non dovrebbe essere titolare. Per il pronostico di Italia-Croazia abbiamo sentito una leggenda del calcio italiano, Sandro Mazzola. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come vede Italia-Croazia? Difficile, perché loro sono una buona squadra. Penso però che l’Italia abbia qualcosa in più della Croazia.

Come potrebbero metterci in difficoltà? Col possesso palla, perché hanno tanti giocatori forti tecnicamente. Cercheranno dunque di farci girare a vuoto per metterci in difficoltà.



Che scelte farebbe per l’attacco azzurro? Punterei su Zaza e Pellè, che hanno fatto bene finora. Sarebbe assurdo non confermare la fiducia nei loro confronti, credo che saranno loro a costituire la coppia titolare dell’attacco dell’Italia.

Ci sarà spazio per Balotelli? Credo che partirà dalla panchina, ma dovrebbe entrare per disputare almeno uno spezzone del match.

Sarà la sfida decisiva del girone, contro l’avversario più quotato e che guida con noi la classifica? Penso di sì, con una vittoria la strada verso la qualificazione sarà veramente in discesa, non dovrebbero esserci altri problemi.



La Croazia verrà a Milano per vincere o potrebbe accontentarsi di un pareggio? Secondo me la Croazia vuole giocarsi la partita per provare a portare a casa il massimo risultato.

Il suo pronostico di Italia-Croazia? Dico 2-1 per l’Italia. (Franco Vittadini)