Da oggi a domenica a Lille si giocherà la finale di Coppa Davis 2014 tra Francia e Svizzera. I transalpini vanno a caccia del decimo trofeo, mentre gli elvetici puntano a conquistare il primo titolo nella loro storia (hanno giocato e perso una finale contro gli Stati Uniti). Si giocherà nello Stade Pierre Mauroy, che ha una capienza ridotta per l’occasione a 27000 spettatori; un dato da non sottovalutare visto il calore che di solito il pubblico francese sa esprimere (a volte anche ai limiti del regolamento). La finale si giocherà indoor e con il tetto chiuso; il campo è in terra battuta, scelta logica da parte dei padroni di casa. Per questa finale il capitano francese Arnaud Clement ha convocato Jo-Willfried Tsonga, Gael Monfils, Julien Benneteau e Richard Gasquet; il capitano svizzero Severin Luthi ha convocato Roger Federer, Stanislas Wawrinka, Marco Chiudinelli e Michael Lammer. La Francia è terza nella speciale classifica delle nazioni più vincenti in Coppa Davis ma l’ultimo successo risale ormai al 2001, quando sull’erba di Melbourne sconfisse l’Australia; questa volta però i favori del pronostico, pubblico permettendo andranno tutti alla Svizzera. Per presentare questa finale IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Nicola Pietrangeli che nella storia della Coppa Davis è stato il giocatore che ha vinto più incontri (120).



Francia-Svizzera, cosa si aspetta da questa finale? Finalmente potrà essere l’occasione per vedere Federer vincere la Coppa Davis; sinceramente se lo meriterebbe proprio dopo una carriera fantastica. Gli manca solo il titolo olimpico, ma l’ha vinto in doppio comunque.

I singolaristi svizzeri sulla carta sono superiori, sarà decisivo? Direi proprio di sì, tre punti Federer e Wawrinka dovrebbero portarli a casa, al di là di chi schiererà la Francia tra i singolaristi.



Detto questo, quanto pensa che conterà il doppio? Se la Svizzera sarà in vantaggio per 2-0 è probabile che il loro capitano decida di far riposare Federer e Wawrinka… insomma il doppio dipenderà dai primi due incontri, potrebbe anche contare poco.

Si gioca sulla terra: quanto ci guadagna la Francia? Ci guadagna senz’altro, ma va anche detto che Wawrinka è un ottimo giocatore su questa superficie e non sarà troppo svantaggiato.

I presunti dissapori tra Federer e Wawrinka dopo la semifinale delle ATP Finals potrebbero aver fatto male alla squadra elvetica? Credo che quando c’è davanti un obiettivo importante come la vittoria in Coppa Davis tutto viene dimenticato. Viene fuori l’unità dei giocatori, e della squadra; lo screzio, se di questo si è trattato, è già superato.



Crede che Federer abbia recuperato dal mal di schiena? Non lo so, bisognerebbe chiederlo al diretto interessato…

Sappiamo che il pubblico francese sa essere molto rumoroso: quanto conterà? Ricordo che noi giocammo a Ginevra la semifinale contro la Svizzera, e trovammo un pubblico scatenato; in Coppa Davis è normale. Ora si giocherà in Francia, con un pubblico che sarà altrettanto “focoso”; poi si sa che in Francia il mito della grandeur è più vivo che mai, ci terranno particolarmente…

Quindi si aspetta una Svizzera in difficoltà? No. Federer e Wawrinka sono abituati a giocare davanti a ventimila persone e non si faranno influenzare dal fattore ambientale.

Cosa dire della Coppa Davis come competizione? La Coppa Davis è una competizione a parte, che va al di là del tennis. C’è tanto tifo e quando la vinci si ricorda per sempre, come la vittoria dell’Italia nel 1976. Peccato che non volevano farci andare a conquistare un successo così importante…

Il suo pronostico su questo incontro? Credo che la Svizzera riuscirà a vincere. Da appassionato ed ex giocatore di tennis, come ho detto prima sarei contento per un grande campione come Federer.

(Franco Vittadini)