Ultimo test match della Nazionale italiana di rugby che oggi pomeriggio alle ore 15.00 allo stadio Euganeo di Padova affronterà il Sudafrica in una partita di grande prestigio contro una potenza della palla ovale. La squadra allenata da Jacques Brunel ha battuto Samoa e poi ha perso con l’Argentina, mentre gli Springboks hanno perso in Irlanda ma poi vinto con l’Inghilterra. Sulla carta e in base ai precedenti sembra un incontro impossibile, ma sarà comunque vedere quale sarà il comportamento degli azzurri, quale prestazione saranno capaci di fornire. Per presentare questo match abbiamo sentito il telecronista di DMax, Antonio Raimondi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Come ha visto l’Italia contro l’Argentina? Una buona prestazione, peccato per il risultato. Se avessimo evitato qualche piccolo errore, poteva andare anche diversamente. Finora il bilancio non è negativo, visto che abbiamo anche battuto nettamente Samoa.
Ora il Sudafrica, partita impossibile per noi? Sulla carta sarà così, ma conterà dare tutto in campo e fornire una buona prestazione più che il passivo che potremo subire.
Per loro sconfitta a Dublino e vittoria a Londra: come stanno gli Springboks? Il Sudafrica ha variato il suo modo di giocare in queste partite, e in Inghilterra ha avuto successo. Ricordo che avevano battuto nel Rugby Championship la Nuova Zelanda e stanno preparando la nazionale per i Mondiali. Con l’Italia avranno la formazione migliore, al di là dell’assenza di uno-due giocatori.
Come dovremo giocare? Dovremo puntare sulla mischia ordinata e potremmo approfittare del fatto che stanno giocando da molto tempo. Non si sono fermati mai, con viaggi pesanti a Buenos Aires, Sydney e Auckland prima del tour europeo. Una stagione molto dispendiosa a livello fisico. Potrebbero aver guadagnato i punti viaggi famiglia…
Quale sarà il loro punto di forza? Loro sono maestri nelle rimesse laterali e nella collisione dove sono la nazionale migliore al mondo, anche della Nuova Zelanda.
Come vede la situazione azzurra per il 2015? Abbiamo fatto ottime cose in questo novembre e siamo ritornati al livello del 6 Nazioni di due stagioni fa, una cosa molto confortante. Abbiamo ritrovato competitività e un buon Parisse, che con Favaro e Zanni forma una buona terza linea.
Padova città storica del rugby italiano, giusta sede di quest’incontro? Sì, una regione come il Veneto deve sempre avere l’opportunità di ospitare incontri importanti. Porterei però la Nazionale anche in altre città, ad esempio sarebbe bello che Milano avesse la possibilità di ospitare altri incontri importanti dopo quello con la Nuova Zelanda di qualche anno fa. Credo che San Siro si riempirebbe anche per incontri con Sudafrica e Australia. Fermo restando che il 6 Nazioni si svolge a Roma, bisogna dire che Milano ha un alto numero di praticanti, anche bambini.
Il suo pronostico? Difficile vincere contro una squadra come il Sudafrica, ma nello sport non si può mai dire nulla per scontato. Certo noi dovremo fare la partita perfetta e loro non essere nella migliore giornata. (Franco Vittadini)