Nella ripresa parte subito forte la squadra di Mancini alla ricerca del pareggio. La migliore occasione però ce l’ha Bonaventura che calcia violento, tiro deviato di poco fuori. Quando meno te lo aspetti arriva il pari della squadra neroazzurra, palla calciata da fuori violenta da Obi che centra l’angolo alla sinistra di Lopez non esente da colpe. Al pareggio reagisce il Milan che ha subito una grandissima occasione. Palla dentro per El Shaarawy che la calcia sotto e coglie la traversa. Poco dopo Honda tira violento, trovando Handanovic pronto per la parata. Non succede molto altro, per una partita che termina sul pari e nell’ultimo istante regala un sussulto con Poli che appena dentro l’area calcia a botta sicura una palla deviata in out.



Nel complesso non è stata una bella partita, con poche occasioni create e un pò di mediocrità in campo. Tanti errori anche nei passaggi più elementari e squadre che non hanno dimostrato grandi passi in avanti;   

La squadra rossonera è anche un pò sfortunata, ma dietro non riesce a dare continuità alle sue giocate. Prestazione deludente degli attaccanti che vengono fuori solo a sprazzi. Bene la difesa nonostante il gol subito.  



I neroazzurri deludono negli uomini migliori, prestazioni deludenti per Kovacic e Icardi. A centrocampo però si vede già la mano di Mancini che è seduto sulla panchina dell’Inter da troppo poco. Staremo a vedere.

L’Inter recrimina dopo pochi istanti per un fallo di Mexes su Icardi che non c’è. Guida è bravo, fa correre la gara gestendo bene. Nella ripresa non sbaglia nulla;

Dopo appena otto minuti Icardi (5.5) viene proiettato in porta da un passaggio errato di Muntari (5.5) che lo manda verso la porta difesa da Diego Lopez (6.5), l’argentino calcia debole e il portiere spagnolo ci fa una bella figura. Dodò (5) subisce poi un brutto colpo sul labbro da Muntari che lo contrasta col braccio largo. I rossoneri passano in vantaggio dopo ventitre minuti, palla larga per El Shaarawy (6) che mette dentro di prima intenzione per Menez (6.5). Il francese calcia di prima intenzione di collo destro, palla che si insacca alle spalle dell’incolpevole Handanovic (6). I neroazzurri provano a reagire con un Guarin (6) in discreto stato di forma, ma poco assistito dai suoi compagni. Alla fine del primo tempo i rossoneri sono in vantaggio, meritatamente.  – E’ un derby contratto, non una bellissima partita ma non mancano le emozioni. Agonismo in mezzo al campo e poche occasioni da gol, partita per ora sull’uno a zero. – Il Milan è cinico e si porta in vantaggio dopo 23 minuti, la squadra di Inzaghi poi controlla la partita impedendo agli avversari di trovare spazio verso la porta; – Si mette al servizio della squadra, giocando molti palloni e risultando decisivo anche in fase difensiva. Crescita importante in una partita decisiva soprattutto per il morale; – Lo spagnolo gioca troppo lontano dai compagni di reparto, non beccando un pallone ma ricevendo ondate di fischi dal popolo rossonero. Male in tutto il fronte d’attacco, senza riuscire mai a essere pericoloso; – Male l’Inter che non sfrutta le occasioni che gli capitano. Male quando la squadra riparte e anche quando prova a difendere. Gara ancora aperta, ma male per ora; – E’ l’unico che lotta su ogni pallone, coraggioso e generoso. Brancola nel buio; Irriconoscibile, schierato da Mancini nell’improbabile ruolo di ala sinistra. Gioca male, troppo largo e senza inventiva;  L’Inter recrimina dopo pochi istanti per un fallo di Mexes su Icardi che non c’è. Guida è bravo, fa correre la gara gestendo bene.   



Milan
Diego Lopez 5: E’ bravo a chiudere la porta dopo poco a Icardi, ma è l’attaccante dell’Inter a sbagliare più che lui a parare. Sul gol di Obi non è esente da colpe, il tiro è preciso ma lento e prendibile. Alla fine rischia anche la figuraccia con un’uscita che rischia di portarlo a prendere la palla con le mani fuori dall’area di rigore;
Rami 6: nonostante il fisico da corazziere si presenta bene sulla corsia anche in progressione, bene in quel ruolo;
Zapata 7: titanico al centro della difesa, non risparmia nessuno. Bravissimo a chiudere sia con il fisico che quando serve con interventi rudi. Preciso e soprattutto pulito;
Mexes 6.5: nel primo tempo è bravo sempre nell’anticipo, senza soffrire mai l’avversario. Bravissimo a tenere alta la testa e non farsi mai saltare;
De Sciglio 5: delude sulla corsia mancina, non va mai sul fondo e quando difende soffre troppo;
Essien 6.5: Si mette al servizio della squadra, giocando molti palloni e risultando decisivo anche in fase difensiva. Crescita importante in una partita decisiva soprattutto per il morale. Gioca un’ottima partita anche se è leggermente in ritardo sul tiro improvviso di Obi che costa il pari ai rossoneri;
Muntari 5: a inizio gara fa un passaggio in orizzontale da mettersi le mani nei capelli, mandando Icardi da solo verso la porta di Diego Lopez; (76′ Poli sv)
El Shaarawy 5.5: ha il merito di mettere palla dentro per Menez che sblocca la gara. Si vede però poco ed è troppo precipitoso come quando colpisce in pieno la traversa a porta spalancata e con Handanovic che subito si tuffa a terra. Prestazione insufficiente;
Menez 5.5: nonostante il gol strepitoso si accende solo a sprazzi, fa cose interessanti poi sparisce magari per venti minuti. Deve trovare continuità o non farà mai il tanto aspettato salto di qualità;
Bonaventura 6.5: non perde una palla, giocando sempre con grande intensità. Dovrebbe però osare di più davanti;
Torres 4.5: Lo spagnolo gioca troppo lontano dai compagni di reparto, non beccando un pallone ma ricevendo ondate di fischi dal popolo rossonero. Male in tutto il fronte d’attacco, senza riuscire mai a essere pericoloso. Se possibile addirittura peggio nella ripresa; (72′ Honda sv)

All. Inzaghi 5: dopo essere passati in vantaggio Inzaghi fa smettere ai suoi di giocare, sperando di potare a casa uno striminzito 1-0. Serve osare di più.

Inter
Handanovic 6: ha temperamento e grande velocità negli interventi. Sul gol non ha colpe;
Nagatomo 6.5: gioca con grande intensità sulla corsia destra, saltando l’uomo e mettendo dentro tantissimi palloni. Da uno di questi nasce il gol del pari di Obi;
Ranocchia 6: ha grande fisicità e intelligenza nel leggere le intenzioni degli avversari. Bravo a guidare la difesa a quattro in mutamento;
Juan Jesus 5.5: soffre in diverse situazioni, senza riuscire a giocare con tranquillità. Un paio di errori in uscita quando gli avversari poi sono rapidi a entrare dentro l’area di rigore;
Dodò 5.5: gara fortemente condizionata da una botta al labbro di Muntari. Gioca come terzino e in fase difensiva non sbaglia molto. Davanti si fa vedere poco;
Guarin 6: E’ l’unico che lotta su ogni pallone, coraggioso e generoso. Brancola nel buio. Gioca con grande intensità, senza però riuscire a trovare mai la porta;
Obi 6: trova un gol bello e importante, nonostante prima abbia fatto davvero poco. Risulta comunque decisivo; (72′ Hernanes sv)
Kuzmanovic 6: gioca bene da interno, saltando l’uomo e cercando di dare inventiva alla squadra;
Kovacic 4: Irriconoscibile, schierato da Mancini nell’improbabile ruolo di ala sinistra. Gioca male, troppo largo e senza inventiva. Nella ripresa non migliora la sua prestazione, scendendo anche di condizione e di corsa. Mancini gli chiede uno sforzo fuori dalla sue capacità; (94′ M’Vila sv)
Palacio 5: prova a muoversi, toccando pochi palloni e giocando spesso troppo largo e poco pericoloso;
Icardi 5: dopo otto minuti si divora un gol incredibile a tu per tu con Diego Lopez servito da Muntari clamorosamente. Poco incisivo, davanti non fa male all’avversario; (88′ Osvaldo sv)

All. Mancini 6: nonostante l’Inter non faccia una grande gara si vede già la mano di Mancini che dovrà lavorare ancora molto.