Parma-Empoli 0-2: è questo il risultato finale che matura allo stadio Ennio Tardini. I ducali sempre più ultimi cedono anche agli azzurri, per effetto dei gol di Matias Vecino (il primo in questo campionato) e Francesco Tavano; tre punti fondamentali per la squadra di Maurizio Sarri in chiave salvezza. E stata piacevole: sembrava già chiusa dopo la seconda rete dellEmpoli e invece il Parma ha avuto lo scatto dorgoglio giusto ed è riuscito a impensierire gli avversari creando una serie di opportunità per riaprire i conti. Non ci è riuscito, ma lo sforzo prodotto ha mantenuto i ritmi alti costringendo anche lEmpoli a giocarsela. In questo momento la squadra di Roberto Donadoni non riesce a competere nemmeno per la salvezza. Cè troppa differenza anche solo nelle motivazioni e nei valori tecnici in campo, ma almeno si è visto qualcosa sul piano dellorgoglio. Troppo tardi però: la partita era già scappata e non cè stato modo di riprenderla. Forse non la miglior prestazione nel secondo tempo, ma quello che conta è il risultato e in questo lEmpoli ha fatto il massimo possibile, uscendo con tre punti da uno scontro diretto esterno. E questa la strada giusta per la salvezza: la formazione di Maurizio Sarri ha imposto la sua superiorità dominando a centrocampo nel primo tempo, poi si è un po seduta ma in ogni caso ha saputo chiudere gli spazi permettendo al Parma conclusioni da lontano e poco altro. Vittoria che dà morale, la seconda consecutiva. Forse qualche ammonizione di troppo nella prima parte del secondo tempo, ma tutto sommato ha diretto bene anche perchè non ci sono stati troppi episodi dubbi allinterno della partita.



Lanciato titolare, sbaglia l’uscita in occasione del secondo gol.

Anche lui lascia il suo timbro negativo perdendo Tavano che segna.

Uno dei meno peggio: gioca anzi con autorità e sbaglia poco.

Positivo, anche se sul gol di Vecino avrebbe potuto fare qualcosa di meglio. 

Combina poco, la verve di Mario Rui lo costringe sempre sulla difensiva. 



(58’ PALLADINO 5,5 Mette qualcosa, ma veramente poco, per raddrizzare la situazione)

Lotta e combatte, recupera tanti palloni ma oggi il Parma ha bisogno soprattutto di un costruttore di gioco.

Avesse segnato su quella punizione, forse la sua partita sarebbe cambiata. Prende invece il palo, e annega nelle difficoltà. 

Vecino lo surclassa in ogni singola giocata. Sa fare ben altro, ma con la squadra in questo stato non può aiutare. 

(58’ J. MAURI 6,5 Ci mette vivacità e si impegna tanto, ma la situazione è già grave e non riesce a dare una mano pur mettendosi in mostra)



Spinge piuttosto bene, con esperienza sa gestirsi e fare pressione sugli avversari; ma è lui a perdere il pallone da cui nasce il primo gol. 

Non dà nulla alla squadra, cerca di vincerla da solo, non si offre come aiuto a Cassano. Controfigura del giocatore visto due stagioni fa.

L’ultimo ad arrendersi, impegna Sepe nel secondo tempo e in generale è quello che tiene sempre alta la guardia. 

All. DONADONI 5,5 Non si può nemmeno imputare a lui questo crollo verticale: conosciamo la situazione societaria e sappiamo che non è facile giocare in condizioni simili. Lui fa il possibile a livello di motivazioni, ma la rosa non è competitiva e si vede. 

Lo salva il palo sulla punizione di Lodi, per il resto è tranquillo a parte un alterco con Cassano.

Non al 100% fisicamente fa quel che può, ma dalla sua parte Gobbi ha buon gioco. 

Gioca sempre con grande precisione e pulizia, nell’anticipo è ormai uno dei migliori. Soffre un po’ Cassano ma lo gestisce.  

Più marcatore del compagno di reparto, mette in scena un’altra prestazione di grande personalità. 

Molto bravo a spingere e mandare in crisi Ristovski, in pratica fa il centrocampista aggiunto potendo raggiungere il fondo con costanza.

(59’ BARBA 6 Attento e preciso, non soffre le iniziative ospiti)

Utilissimo in fase di interdizione, sa anche creare densità nell’area di rigore avversaria. Meno lucido di altre volte, comunque prezioso. 

Parte sempre da lui l’iniziativa toscana. Regista visibilissimo che detta i ritmi e sa dove mettere il pallone. 

Segna il primo gol in campionato facendosi trovare pronto, fornisce una gran palla a Tavano per il raddoppio: sempre nel cuore della manovra, fa impazzire Galloppa e taglia in due la partita. 

Duetta molto bene con i compagni, pecca di “intermittenza” perchè non sempre riesce a farsi vedere. (73’ DIEGO LAXALT sv)

Partita di sacrificio, non è sempre lucido e concreto ma mette sul piede di Vecino il pallone del primo gol. 

Finalmente protagonista con uno dei suoi classici gol, stop e tiro sull’uscita del portiere. E’ ancora prezioso. (77’ PUCCIARELLI sv)

All. SARRI 7 Ha ormai intrapreso la strada giusta per la salvezza. Il suo Empoli dimostra di poter essere corsaro e quando riesce a far emergere la qualità diventa un osso durissimo per tutti. Crede poco nel turnover, ma finchè i suoi titolari reggono può togliersi gran belle soddisfazioni.