L’Inter supera in rimonta il Dnipro per 2-1. Il migliore dell’Inter è sicuramente Handanovic autore di una gara fantastica. Bene anche Osvaldo. Deludono Ranocchia, Guarin e Icardi. Nel Dnipro ok Rotan e Konoplyanka. Male Fedetskiy e Kravchenko.
Giustoil calcio di rigore assegnato al Dnipro nel primo tempo così come corretta è la decisione di espellere Ranocchia. Era giustamente in fuorigioco la rete del 2-2 degli ospiti siglata allo scadere da Seleznyov.
Dopo il pareggio ottenuto nel derby della Madunnina di domenica scorsa, l’Inter di Mancini torna nuovamente in campo. Questa sera c’è da onorare al meglio l’impegno di Europa League contro il Dnipro in una San Siro pressoché deserta. Il Mancio non sarà in panchina a causa di una vecchia squalifica; al suo posto c’è il fido Nuciari. La gara rappresenta per i nerazzurri il trampolino di lancio verso i sedicesimi di finale e, in caso di vittoria, questo risultato arriverà con un turno di anticipo. Passiamo adesso alle formazioni delle due compagini. Nell’Inter, Handanovic è il portiere; Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus e Dodò i difensori; in mezzo al campo spazio al trio Guarin, Medel e Kuzmanovic con Hernanes dietro le due punte Osvaldo e Icardi. Risponde il Dnipro con un offensivo 4-2-3-1: Boyko in porta quindi Fedetskiy, Douglas, Mazuch, Vlad a comporre la linea arretrata; gli impronunciabili Kravchenko, Cheberyachko formano la cerniera di centrocampo mentre Luchkevych, Rotan, Konoplyanka hanno il compito di sostenere l’unica punta Kalinic. La gara di San Siro è piacevole sin dalle prime battute con gli ospiti che mostrano un buon atteggiamento nonostante la netta inferiorità, sulla carta, rispetto agli avversari. Buon possesso palla degli ucraini con Konoplyanka (6,5) uno dei migliori in campo: si capisce perché il ragazzo piaccia a diversi top club europei. I limiti del Dnipro sono semmai in fase di costruzione con i vari Cheberyachko (6,5) e Kravchenko (5,5) non in grado di mettere ordine ma bravi nella corsa. In ogni caso il primo tiro, seppur inguardabile, è di Kuzmanovic (6 che al 2′ calcia direttamente in curva dalla distanza: prova ad imitarlo dalla parte opposta Fedetskiy (6). La squadra di Mancini perde diversi palloni in fase di impostazione e proprio per questo viene punita dal buon Dnipro. Siamo al 15′ quando Juan Jesus perde palla al limite della propria area; Rotan (6,5) serve Kalinic (6) che sponda sulla sinistra per l’inserimento di Konoplyanka il cui tiro potente viene mal respinto da Handanovic (6,5). Sulla ribattuta Rotan è il più lesto a insaccare. Giocano in scioltezza gli ospiti, in affanno l’Inter che rischia di capitolare al 26′ quando Guarin (5) atterra in area Chberyachko. Madden indica il dischetto. Dagli undici metri Konoplyanka si fa parare il rigore da Handanovic. Poco dopo, alla mezzora, l’Inter pareggia con Kuzmanovic: dopo una punizione battuta in area, allontana male la difesa ucraina. Sulla ribattuta lo svizzero pareggia i conti. Prima della fine altre due occasioni, una per parte: prima Nagatomo (sv) non inquadra la porta su assist di Hernanes al 34′ poi, al 26′ è Douglas (5) che stacca male sugli sviluppi di un calcio di punizione. Gara piacevole con occasioni da una parte e dall’altra. Squadre che giocano a viso aperto. Dopo un pessimo inizio, Handanovic suona la sveglia con il rigore parato. Alla mezzora ci pensa poi Kuzmanovic a pareggiare i conti. Nerazzurri troppo intimoriti; dovrebbero osare di più. Compie un mezzo errore in occasione del gol del Dnipro ma si riscatta alla grande parando il rigore a Konoplyanka. Pessima prestazione per il centrale che perde un pallone banale regalando il gol agli ospiti. Uno dei peggiori assieme a Ranocchia e Guarin. Gli ucraini avrebbero potuto portarsi sul 2-0 ma un super Handanovic ha detto no. Buono l’atteggiamento mostrato a San Siro pur con tutti i limiti del caso. Ok, ha sbagliato un rigore ma molti sono i meriti di Handanovic. Propizia il gol dei suoi e regala ottime giocate. Talento da tenere d’occhio. Sfiora il gol con un colpo di testa ma dietro concede troppo, come quando sbaglia ad allontanare la sfera in occasione del pareggio nerazzurro. Giusti i cartellini estratti. Ok anche per il rigore. Gara semplice da gestire. (Federico Giuliani)
Non del tutto esente da colpe sul gol del Dnipro. Si riscatta alla grande parando il rigore a Konoplyanka e copiendo altri interventi da urlo. Man of the match.
Il giapponese è costretto a uscire dopo pochi minuti di gioco. Troppo presto per incidere (dal 36’CAMPAGNARO 5 – Malissimo l’ex difensore del Napoli. Regala un pallone killer al Dnipro e commette altri errori gravi).
Già nel primo tempo aveva rischiato di prendere il secondo giallo. Ci riesce nella ripresa lasciando i suoi con l’uomo in meno per quasi 45′. Non è da lui.
Nella ripresa riscatta un pessimo primo tempo. Salva sulla linea un potenziale gol del Dnipro e compie altri interventi sicuri.
Si limita a fare il suo senza strafare. Alla fine non commette errori gravi e lotta sino al 90′.
Prestazione sottotono per il colombiano che nel primo tempo commette il fallo da rigore. Nella ripresa l’ex Porto sparisce dai radar.
Tantissimo lavoro sporco che raddoppia quando l’Inter resta con l’uomo in meno. Poca classe ma tanta sostanza.
Fa una sola cosa buona ma è determinante: insacca il gol del pareggio. Non è straordinario a vedersi ma questa sera entra nel tabellino marcatori.
Un Profeta un po’ nervoso questa sera. In ogni caso, suo l’assist a Osvaldo per il 2-1 definitivo. (dal 60’OBI 6 – Mette il suo fiato a disposizione della squadra).
Altro giocatore determinante in questa partita. Segna la rete decisiva e si sdoppia tornando a difendere anche nella propria metà campo.
Non entra mai nel vivo della partita. Sostituito nella ripresa (dal 55’ANDREOLLI 6 – Dà man forte alla difesa in una fase delicata di gara).
Il sostituto di Mancini porta a casa una vittoria importante. Cambi azzeccati.
Subisce due gol e poco altro. Non sembra impeccabile né sul tiro di Kuzmanovic né sulla rete di Osvaldo.
Inizia bene poi, con il passare dei minuti si spegne fino a non superare più la metà campo. Si fa notare soltanto nei primi minuti di gioco. Sbaglia il fuorigioco sul 2-1 nerazzurro. (dal 70’MATHEUS 5,5 – Non riesce a cambiare le sordi del match. Confusionario).
Insicuro nel primo tempo (pesa la poca reattività in occasione del pareggio dell’Inter), meglio nella ripresa quando sbroglia diverse situazioni complicate. La macchia però resta.
Sorpreso insieme ai compagni di reparto dal filtrante di Hernanes (dall’80 SELEZNYOV SV – Segna all’89 ma il suo grido viene subito strozzato in gola: era in offside).
Il più ordinato del reparto arretrato. In attacco si nota poco ma sbaglia il minimo indispensabile per portarsi a casa la sufficienza.
Corre e cerca di recuperare palloni ma quando il fiato finisce sono problemi per il Dnipro (dal 73′ BRUNO GAMA 5,5 – Praticamente non si nota mai. Un paio di passaggi accademici e nient’altro).
Si conquista il calcio di rigore nel primo tempo ma in fase di impostazione è nullo. Mostra limiti tecnici evidenti ma ci mette tutta la grinta possibile.
Inizia molto bene poi come il collega di corsia si abbassa forse intimorito dal ritorno di fiamma dell’Inter. Incomprensibile questa sua involuzione.
Segna il gol del momentaneo vantaggio illudendo i suoi. Il capitano fa il suo dovere.
Ha sbagliato il rigore che avrebbe potuto mandare ko l’Inter ma non c’è nulla da fare: è lui l’uomo più pericoloso del Dnipro. Dribbling secco, rapidità e fantasia: il ragazzo ha tutto per sfondare in qualche big.
Partecipa come meglio può alla manovra offensiva. Entra nell’azione del gol distribuendo la sfera a Konoplyanka.
I suoi giocano un buon calcio ma, vuoi per limiti tecnici vuoi per inesperienza, vengono raggiunti e superati dall’Inter. Nel primo tempo si è comunque visto un buon Dnipro.
(Federico Giuliani)