Ai microfoni di Sky Sport, il commissario tecnico della nazionale italiana Antonio Conte ha parlato anche della recente esperienza alla Juventus, a cominciare dalle differenze fra club e Nazionale: «Si lavora in un modo diverso – dice l’ex allenatore bianconero – In un club hai i giocatori a disposizione tutti i giorni, il che ti dà continuità nel lavoro. Mentre in nazionale ce li hai a disposizione al massimo per 8-9 giorni in una volta. E poi bisogna avere le spalle larghe per sopportare la pressione che c’è nel periodo in cui si scende in campo. Il tecnico azzurro non nasconde un pizzico di amarezza nei confronti della Vecchia Signora, il cui obiettivo stagionale è quello di arrivare ai quarti di Champions League dopo un girone di coppa sin qui disastroso: «Quando ero alla Juventus – prosegue Conte – si parlava tante volte di fallimento in Europa: il primo anno siamo arrivati nelle prime otto, e questo oggi è l’obiettivo dichiarato, mentre l’anno scorso siamo usciti al girone ma siamo arrivati in semifinale di Europa League: non accadeva da dieci anni. Tuttavia, il mio lavoro in Europa è sempre stato visto come un fallimento. Secondo Conte la Juventus è ben lontana dal poter trionfare nel Vecchio Continente, come spiegato dallo stesso spesso e volentieri negli scorsi mesi: «Confermo quanto ho detto: non si possono porre obiettivi fuori dalla portata reale di una squadra. Ogni club deve sapere quali sono gli obiettivi reali, non bisogna buttare fumo negli occhi dei tifosi. Infine, sempre parlando della Juventus, Conte fa chiarezza circa la sua mancata visita al ritiro bianconeri in questi primi mesi da ct: «Sono stato respinto, nel senso buono del termine: la prima volta i dirigenti erano al sorteggio di Champions, mentre la seconda volta era la vigilia della partita con l’Udinese. Sicuramente ci sarà l’occasione, ci riproverò e sarà un piacere tornare a trovare vecchi amici.



Lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport da parte del commissario tecnico della nazionale italiana, Antonio Conte. Il ct ha toccato svariati argomenti fra cui anche le convocazioni e lassenza, da quando lo stesso siede sulla panchina azzurra, di Mario Balotelli. Lex tecnico della Juventus, comunque, non chiude affatto le porte, e parlando dellex centravanti del Milan sbarcato in estate a Liverpool, ammette: «Io non escludo nessuno. Balotelli ha iniziato una nuova carriera in Inghilterra, non è semplice. Lasciamogli il tempo di inserirsi in un nuovo campionato e in una nuova squadra. Lo osservo sempre, così come faccio con gli altri giocatori che militano all’estero. Poi, sempre parlando delle convocazioni, Conte aggiunge: «Sono grato ai giocatori per come rispondono sempre con voglia alle mie chiamate. Ma bisogna trovare un equilibrio tra giocatori esperti e promettenti. Anche se la cosa più importante è che tutti siano felici di indossare la maglia azzurra.

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