Diretta Inter-Verona: ancora Mauro Icardi, nerazzurri in vantaggio. Ora il risultato è di 2-1 in favore dell’Inter, il gol: passaggio per Palacio nel lato destro dell’area veronese, l’argentino riesce a girare un diagonale velenoso sul secondo palo dove il connazionale la butta dentro da pochi passi. I nerazzurri non fanno in tempo ad esultare che l’arbitro Rocchi decreta un calcio di rigore per fallo di mano in area di Medel, sulla girata in area di Juanito Gomez: il cileno era già ammonito e viene espulso; dal dischetto va Toni ma Samir Handanovic para il terzo rigore della sua stagione, ipnotizzando l’attaccante veronese. Inter salva ma ora in dieci uomini.
Diretta Inter-Verona: al 18′ minuto di gioco altro gol a San Siro, questa volta messo a segno dai padroni di casa. Lancio di Ranocchia dalla trequarti destra, sponda-assist di Palacio di testa e zampata vincente di Mauro Icardi nell’area piccola. Sesta rete per l’attaccante argentino in questo campionato. Subito dopo gran tiro da fuori area di Kuzmanovic e palla sul palo.
Diretta Inter-Verona: al 10′ minuto di gioco primo gol a San Siro, Inter 0 Verona 1. Bella azione in contropiede della squadra scaligera: passaggio a destra per Ionita, cross sul secondo palo per Christodoulopoulos che svetta di testa, facendo sponda per Toni bravissimo a girare in rete al volocol sinistro. Terzo gol in questo campionato per l’attaccante gialloblu.
Diretta Inter-Verona: di seguito le formazioni ufficiali con le scelte dei due allenatori per i rispettivi undici titolari. Nell’Inter torna dall’inizio Nagatomo, nel Verona Christodoulopoulos nel tridente con Toni e Gomez. 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 17 Kuzmanovic, 18 Medel, 10 Kovacic, 22 Dodò; 8 Palacio, 9 Icardi A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 7 Osvaldo, 20 Obi, 25 Mbaye, 44 Krhin, 54 Donkor, 88 Hernanes, 97 Bonazzoli Allenatore: Walter Mazzarri 1 Rafael; 71 Martic, 4 Marquez, 18 Moras, 33 Agostini; 23 Ionita, 8 Obbiadi, 10 Hallfredsson; 20 Christodoulopoulos, 9 Toni, 21 Gomez A disposizione: 22 Benussi, 2 Rodriguez, 7 Saviola, 11 Jankovic, 16 Luna, 17 Nicolas Lopez, 25 Marques, 27 Valoti, 28 Brivio, 30 Campanharo, 40 Gonzalez, 99 Nené Allenatore: Andrea Mandorlini Arbitro: Gianluca Rocchi (sezione di Firenze)
A San Siro Inter-Verona si presenta come una partita molto intensa; i nerazzurri sono in casa e quindi sono chiamati in un certo senso a fare la partita; ma attenzione perchè gli scaligeri sono una squadra che ha la proposizione nel DNA, con lInter che invece è molto abile quando può aspettare lavversario e ripartire in velocità sfruttando gli spazi che si creano. E allora, la chiave tattica di questa sera potrebbe vedere in realtà un Verona che agisce e comanda, con i nerazzurri rintanati nella loro metacampo con un pressing importante per poi andare in contropiede. Attenzione anche sugli esterni, dove lInter è molto valida tenendoli alti e propositivi ma può essere costretta a ripiegare qualora i terzini del Verona abbiano una buona spinta.
Il momento di grande difficoltà dellInter passa attraverso la sfida crocevia di San Siro contro lHellas Verona. Prendiamo in considerazioni le statistiche messe insieme dalle due formazioni nelle prime dieci giornate per unanalisi alternativa di quello che potrebbe succedere in campo. In quanto a possesso palla, i neroazzurri primeggiano con 3012 (gli scaligeri inseguono a distanza a 2442), mentre a tiri totali e conclusioni nello specchio i veneti superano di pochissimo i milanesi per i tiri in porta (4.9 contro 4.8), ma attentano meno in generale: 11.4 rispetto a 15.1. Eccoci dunque alla media delle palle giocate e della precisione dei passaggi: 650.8 e 71.7% per la banda Mazzarri e 531.1 e 63.9% per i giocatori di Mandorlini. Concludiamo con la supremazia territoriale e la pericolosità offensiva: 1408 e 54.2% per la Beneamata e 916 e 45.1 per lHellas.
Lo stadio Giuseppe Meazza di Milano ospita questa sera alle ore 20:45 Inter-Verona, uno dei due posticipi dellundicesima giornata del campionato di Serie A 2014-2015. I nerazzurri vanno a caccia della continuità necessaria per correre davvero al terzo posto; in questo momento hanno 15 punti e sono staccati di 4 lunghezze dallobiettivo, mentre gli scaligeri che lo scorso anno avevano dato limpressione di poter dire la loro per un posto in Europa League hanno 13 punti e restano una mina vagante del campionato, non giocheranno per salvarsi (pur avendolo come primo obiettivo ufficiale) e proveranno a rimanere nella parte sinistra della graduatoria. Sicuramente, come hanno già dimostrato, possono dare fastidio a tutti e se manterranno un rendimento esterno accettabile potranno inserirsi tra le formazioni più quotate. La storia di questa partita sorride ai nerazzurri: sembrerà incredibile, eppure lHellas in 36 confronti disputati a San Siro non ha mai vinto. E soltanto riuscito a pareggiare in 11 occasioni, ultima delle quali nel marzo del 1990 (0-0); da allora ha soltanto perso, fanno sette sconfitte consecutive con una lunga pausa tra lo 0-3 del dicembre 2001 e lo 0-2 del dicembre 2012, che peraltro era Coppa Italia. Lo scorso anno in campionato si giocò il 26 ottobre, fu una partita molto intensa che i nerazzurri portarono a casa con un 4-2: segnarono Palacio, Cambiasso e Rolando, il conto lo aveva aperto unautorete di Moras mentre per il Verona le realizzazioni furono di Martinho e Romulo. E un illustre doppio ex Osvaldo Bagnoli, il tecnico milanese che ha riportato gli scaligeri in Serie A ed è entrato nella leggenda vincendo lo scudetto del 1984-1985 quando tutti lo ritenevano impossibile; la sua ala destra in quella squadra era Pierino Fanna, che poi avrebbe giocato quattro stagioni in nerazzurro vincendo anche lì il tricolore (ma era già un comprimario). Anche il libero di quel Verona, Roberto Tricella, è un doppio ex: lui pur milanese e cresciuto nellInter, con cui ha disputato due stagioni in prima squadra ma facendo soltanto poche apparizioni. In tempi più recenti ci sono stati Sébastien Frey e Adrian Mutu: il primo fu mandato in prestito in Veneto dallInter, e giocò da titolare una stagione a ottimo livello rientrando poi alla Pinetina per prendersi i pali nerazzurri. Il secondo nellInter giocò poco (aveva 21 anni) e al Verona fu venduto in comproprietà, segnò 16 gol in campionato ma conobbe anche la retrocessione, così da venire ceduto in Emilia. La scorsa stagione a Verona ha giocato Matteo Bianchetti, giovane difensore uscito dal vivaio dei nerazzurri; poche presenze con la maglia degli scaligeri, oggi è a Empoli dove fa panchina. Non si può poi dimenticare Andrea Mandorlini, dal 2010 allenatore dei gialloblu: ha giocato come difensore nellInter per sei stagioni, vincendo lo scudetto dei record oltre a Supercoppa Italiana e Coppa UEFA. LInter va a caccia di punti: la formazione allenata da Walter Mazzarri non è ancora riuscita a trovare il giusto assetto e sta pagando in termini di continuità. Il tecnico toscano si è assunto le sue colpe (come dopo la sconfitta casalinga contro il Cagliari) ma parla anche di stanchezza; sicuramente gli infortuni che hanno colpito la rosa hanno influito, ma è possibile che sia stato anche sbagliato qualcosa in termini di preparazione fisica visto che siamo soltanto allinizio della stagione. Dopo le due vittorie consecutive di rigore (Cesena e Sampdoria) i nerazzurri sono caduti in casa del Parma, che veniva da sei sconfitte: ancora una volta Mazzarri non è riuscito a vincere tre partite in serie, una cosa che ancora gli manca da quando siede sulla panchina della Pinetina. In casa sono arrivate tre vittorie, poi un pareggio e come detto la sconfitta contro il Cagliari; il problema generale ancora una volta riguarda la difesa, che ha incassato 12 gol e non ha ancora sviluppato automatismi perfetti. Il Verona non vince più: dopo aver battuto il Cagliari per 1-0 (era il 4 ottobre) sono arrivate due sconfitte e due pareggi. Ha forse detto bene Luca Toni, che ha parlato di una squadra che lo scorso anno è andata oltre le aspettative ma che resta una realtà che si deve salvare; eppure ci si aspetta sempre tanto da una squadra che ha nel reparto offensivo e nella sua mentalità un punto di forza. E pure vero che lassetto tattico non è supportato da una difesa brillante; troppo esposta, la squadra ha concesso 16 gol in 10 partite e se viene attaccata va in difficoltà, così se lattacco non gira o non riesce a produrre i risultati non arrivano. Ad ogni modo il pareggio contro la Lazio (che veniva da quattro vittorie consecutive) può essere considerato positivo, mentre quello di Cesena (sempre 1-1) suona più che altro come unoccasione perduta. Come lo scorso anno gli scaligeri soffrono quando abbandonano il Bentegodi: fuori casa sono stati realizzati 5 dei 13 punti totali, con una vittoria, due pareggi e due sconfitte, ma soprattutto appena 4 gol segnati. Ci aspettiamo una partita tosta e combattuta; è possibile che i nerazzurri proveranno a far uscire allo scoperto gli scaligeri per poi colpirli in ripartenza, Mazzarri è molto bravo a praticare questo gioco mentre al Verona non riesce benissimo aspettare. Dunque non ci resta che metterci comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come andrà a finire questa sfida di San Siro: la diretta di Inter-Verona, valida per lundicesima giornata del campionato di Serie A 2014-2015, sta per cominciare
Potete seguire Inter-Verona andando su Sky Calcio 2, canali che trovate al numero 252 del satellite con disponibilità di streaming gratuito, per tutti gli abbonati, grazie allapplicazione Sky Go scaricabile su PC, tablet e smartphone. La telecronaca è di Andrea Marinozzi, il commento tecnico di Beppe Bergomi e gli interventi a bordo campo, comprensivi di interviste, ad opera di Andrea Paventi e Massimiliano Nebuloni. Tutti i tifosi di fede nerazzurra potranno avere accesso alla telecronaca tifosa, con la voce di Roberto Scarpini, sul secondo flusso audio.
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