Goleada in terra danese per il Torino che supera per 5 a 1 il Copenaghen ottenendo la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. I granata faticano leggermente nei primi minuti, andando sotto al 6′ a causa di un errore difensivo di Silva ad innescare Amartey per il momentaneo 1 a 0. Al 15′ Martinez pareggia controllando il lancio lungo di Maksimovic e aggirando N. Jorgensen. Il Copenaghen alla mezz’ora rimane in dieci a causa del fallo da dietro di Antonsson su Martinez lanciato a rete e al 41′ perde anche N. Jorgensen che commette fallo da rigore su Amauri, impassibile nel trasformare dal dischetto. Per il Torino sembra quindi tutto facile e nella ripresa dilaga in 6 minuti, passando al 47′ con la doppietta di Martinez su assist di El Kaddouri, replicando al 49′ grazie alla rete di Darmian al volo su cross di Silva che al 53′ chiude la partita sul 5 a 1 sulla spizzata di El Kaddouri. La squadra di Ventura supera quindi la fase a gironi, seconda in classifica a causa della vittoria del Bruges sull’Helsinki.



Partita divertente per i tanti episodi che la caratterizzano e la goleada del Toro.

Malissimo in difesa, paga i propri errori non potendo neanche mai esprimere il suo gioco.

Qualificazione raggiunta meritatamente. Per quanto fatto vedere probabilmente avrebbe potuto vincere anche in 11 contro 11.

Fiscale ma tecnicamente ineccepibile nel decidere sulle due espulsioni danesi.



Copenaghen-Torino 1-2 al termine del primo tempo. In Danimarca il Torino vive un primo tempo da sogno portandosi in vantaggio per 2 a 1 in rimonta sul Copenaghen e ritrovandosi in 11 contro 9 per la doppia espulsione dei due centrali di casa. La partita sembrava in salita per i granata che subiscono la rete del terzino destro Amartey dopo un pasticcio difensivo iniziato da Silva ma al 15′ Martinez controlla il lancio lungo di Maksimovic, salta M. Jorgensen e pareggia i conti. Alla mezz’ora di gioco, Amauri fa correre Martinez con un velo ma Antonsson decide di atterrare l’attaccante del Toro facendosi così espellere. Dieci minuti più tardi, al 40′, Amauri viene atterrato da M. Jorgensen che viene espulso per aver interrotto una chiara occasione da goal e permettendo all’ex Parma di portare avanti i suoi dal dischetto. Si prospetta così un facile secondo tempo per la formazione di Ventura, in vantaggio e in superiorità numerica. Trova la rete del momentaneo vantaggio grazie ad un’azione di pressing e si sostituisce spesso ad Amankwaa in fase offensiva. Non solo si fa saltare da Martinez in occasione del pareggio ma, con la squadra già in dieci, si fa anche espellere a sua volta e regala il rigore al Torino. Intelligente a disinteressarsi del pallone che porta all’espulsione di Antonsson, propizia anche l’espulsione di Mathias Jorgensen e realizza il rigore. Pessima decisione quella di cercare un retropassaggio in diagonale, perchè Amartey ci crede e porta momentaneamente in vantaggio i suoi. (Alessandro Rinoldi)



Copenhagen

Forse poteva anche meritarsi la sufficienza vista la brutta serata che gli fa passare la sua difesa ma non tocca nemmeno un pallone di quelli che terminano in rete. 

Il migliore dei suoi, regala il momentaneo vantaggio, poi sprecato dalla squadra, e da centrale cerca di chiudere il più possibile.

Il peggiore in campo, non capisce nulla in marcatura sul primo goal di Martinez e, con la squadra già in dieci, commette fallo da rigore su Amauri facendosi espellere a sua volta.

Al 30′ si fa fregare dal velo di Amauri e, nel rincorrere Martinez lanciato a rete, si fa espellere decidendo di tranciare da dietro l’attaccante del Toro.

Inizia bene anche se non avrà più modo di salire in fascia.

Male già in 11 contro 11, una volta schierato da terzino si perde sempre Silva.

Combina poco inseguendo le giocate del compagno Delaney.

Organizza bene la manovra prima di essere arretrato a centrale difensivo.

Mai presente, questa sera sembra invisibile.

In attacco non lo si vede mai e in inferiorità numerica non tocca un pallone.

Uno dei pochi a lottare comunque fino all’ultimo con un grande intelligenza tattica.

Entrano inutilmente sul 5 a 1 a gara ormai da tempo compromessa in modo da far rifiatare i compagni che hanno speso molto anche dal punto di vista mentale.

All.SOLBAKKEN 4 Pessima organizzazione difensiva e troppa fiducia nei suoi mezzi lo portano ad un tracollo non previsto dopo il vantaggio iniziale.

Torino

Il goal subito è colpa della difesa. Stoico a resistere nel freddo danese.

Bella prestazione per lui riuscendo anche a trovare l’assist per la rete dell’1 a 1. Esce al 60′ in vista del Campionato.

Sempre attento, leader totale.

Buona prova ma non appoggia Silva nel retropassaggio che dà il goal agli avversari.

Un vero treno in fascia, trova anche la rete con un tiro al volo.

Schierato a centrocampo per le numerose defezioni, non tradisce l’allenatore grazie alla sua tecnica.

Gestisce abilmente i palloni che transitano in mezzo al campo.

Inizialmente ingabbiato ed un po’ in difficoltà, nella ripresa ha spazio per fornire due assist vincenti.

Dopo l’errore su Amartey si riscatta con un goal e un assist.

Protagonista in entrambe le espulsioni, fa salire in vantaggio i suoi e realizza il goal decisivo del vantaggio.

Propizia la prima espulsione, pareggia il goal dei danesi e trova la doppietta al 47′, sfiorando la rete anche in un altro paio di occasioni.

Pochi palloni giocabili per lui che appare comprensibilmente svogliato.

Entra subito, e facilmente, in partita amministrando il suo settore.

Il tecnico gli regala la possibilità di acquisire esperienza e lui risponde dimostrando di avere personalità

All.VENTURA 8 La squadra ha la sua fame. Ribalta il risultato con una formazione improvvisata ma molto temibile ed alla fine guadagna una qualificazione meritata.

 

(Alessandro Rinoldi)

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