La Roma accorcia sulla Juventus nel giorno degli scontri diretti tra le prime in classifica e con Genova a fare da arbitro alla corsa-Scudetto: nel match del ‘Ferraris’, acceso da un nervosismo troppo accentuato dei padroni di casa verso l’arbitro, i giallorossi meritano 3 punti e successo con un grande primo tempo ed una ripresa fatta di sprechi abbastanza incredibibli. Il Genoa rischia di beffare i capitolini con un gol (annullato) di Rincon proprio all’ultimo minuto ma vede interrompersi a 9 giornate la serie positiva iniziata dopo il derby di settembre. Prestazione di cuore, dopo l’espulsione di Perin e nel secondo tempo, ma assolutamente insufficiente in 11 vs 11. Scaricare le responsabilità sull’arbitro e su alcune decisioni al limite non è la soluzione giusta. Potrebbe essere un match da 8 in pagella se al grande finale di primo tempo la squadra di Garcia aggiungesse almeno uno o due gol, sul campo della squadra fino a qui più sorprendente di questo campionato. Invece tanti sprechi e rischio-scherzetto rossoblu dietro l’angolo fino alla fine. La decisione che origina le proteste del Genoa è la mancata punizione fischiata (per simulazione) a Ljajic nell’azione del gol. Si aggiunga un fuorigioco dubbio di Sturaro e qualche contatto nell’area di De Sanctis. A nostro avviso, seppur non convincente anche per la difficoltà dei singoli casi, non è totalmente insufficiente nè colpevole di errori clamorosi. 



Al termine di un primo tempo quasi a senso unico (voto 6,5), la Roma raccoglie i frutti della sua superiorità con il migliore in campo Nainggolan (voto 7), abile a sfruttare una grande giocata di Maicon (voto 6,5) sulla destra. Proprio la corsia in cui agisce indisturbato anche Gervinho (voto 6,5) è quella decisiva per ora in chiave tattica: Garcia (voto 6,5) legge bene il match e l’insistenza con cui i giallorossi si presentano fin sul fondo da quella parte del campo trova giusto coronamento nel gol dello 0-1. Gasperini (voto 5) non riesce invece a tenere alto il livello di guardia di un Genoa in serie positiva da 9 turni, andando subito in difficoltà: il migliore fino all’espulsione è Perin (voto 6), che sceglie di ricorrere al fallo e quindi al logico rosso in occasione del calcio di rigore. Nota di merito per Lamanna (voto 7), che para al debutto in Serie A il rigore di Ljajic, ma anche per De Maio (voto 6,5) il migliore della retroguardia. Male tutto il tridente, in particolare Perotti (voto 5) che non conferma le ottime indicazioni fornite invece finora. Surclassato dalla Roma, rischia tutto già in 2 occasioni prima del gol di Nainggolan. Non regge l’impatto con gli avversari e sbaglia quasi tutto in transizione offensiva. Debutto da sogno. Nainggolan gli rovina la festa ma non può niente sulla conclusione del belga. Ha dimostrato di poter fare la differenza grazie a classe e mezzi tecnici. Per questo oggi soprattutto da lui ci si aspettava di più. Reazione rabbiosa ma incanalata in maniera perfetta in un’interpretazione del match da applausi dopo il tonfo-Champions. Primo tempo di alto livello. E’ la conferma più importante, giocatore in grado di fare la differenza sia in fase difensiva, sia in costruzione, sia infine in finalizzazione. Gioca piuttosto bene ma la macchia del rigore sbagliato rimane: cerca il gol per farsi prenotare ma lo sfiora soltanto. (Luca Brivio)



Eccezionale nell’occasione più clamorosa del primo tempo, fino al rigore. L’uscita pazza su Nainggolan che porta al rigore è più colpa di chi non chiude l’azione che sua

Traballa con tutta la difesa sulle tante offensive della Roma, soprattutto nel secondo tempo BURDISSO 5,5: Dà meno sicurezza rispetto al compagno di reparto, apprezzabile nel finale quando si getta in avanti a fare il centravanti

I pericoli arrivano sempre dalle fasce e quasi mai dal centro. Soffre la velocità dei vari Ljajic e Gervinho ma è il più positivo della difesa



Preso in mezzo da Maicon e Gervinho, non ci capisce quasi nulla

La grinta dell’ex non gli manca. Sarebbe però anche quello da cui aspettarsi qualche spunto in impostazione o conclusione; in questo, delude

Anche da parte del futuro juventino tanta aggressività e zero geometria. Il voto, come a scuola, ne risente

Lui, centrocampista totalmente votato alla quantità, interpreta invece come deve le indicazioni tattiche. E segna il gol del pareggio al 92′, ma è in fuorigioco.

Non si vede mai e la scelta più corretta di Gasperini è quella di inserire Lamanna e toglierlo dal campo dopo l’espulsione di Perin

Raggiunge una sufficienza stiracchiata con qualche spunto dei suoi nel finale. Non è nemmeno tutta colpa sua, d’altronde, se Gasperini si sogna di lasciarlo da solo in attacco togliendo Matri a inizio ripresa (il calcio a palla lontana su Cholevas, che gli provocherà probabilmente la prova tv, è da 2)

E’ il miglior marcatore ed il miglior uomo-assist del Genoa. Nonostante un primo tempo sottotono, perchè togliere proprio lui se si ha l’ambizione di recupera la partita?

( Il debutto in Serie A ha la forma di un sogno e di un rigore parato, come in una fiaba. Solo la prodezza di Nainggolan gli rovina il pomeriggio)

( Presenza abbastanza anonima sulla destra. Conferma ulteriore dell’errore nella gestione dei cambi di Gasperini)

( Entra carico ed esuberante per provare a raggiungere il pari ma si fa notare solo per l’eccessivo nervosismo)

E’ stato fino ad oggi il valore aggiunto del Genoa ma questo pomeriggio ha sbagliato sia l’interpretazione del match (vedi primo tempo inguardabile) sia l’atteggiamento successivo. Farsi espellere e scaricare le responsabilità – agli occhi della squadra, sull’arbitro – non è sembrata la mossa migliore.

Il Genoa non lo impensierisce praticamente mai. I disimpegni di piede, alla luce dell’errore in cui è caduto settimana scorsa, sono stati la conferma della sua forza mentale

Straripante in coppia con Gervinho sulla fascia destra. Il malcapitato Antonelli avrà gli incubi fino a martedì

Forza fisica e puntualità in chiusura, mette in campo le sue qualità senza acuti ma con continuità nei 90′

Rischia qualcosa nel contatto su Sturaro nel primo tempo (ci poteva stare la punizione a 2 in area per ostruzione), per il resto buona prova

Impetuoso nelle discese palla al piede fino all’area avversaria. Uno degli innesti migliori in assoluto tra i vari acquisti dell’ultima estate

Inventiva e tecnica al servizio della squadra, l’assist per Nainggolan nell’azione che porta al rigore svolta-match è suo

Punto di riferimento più per carattere e carisma che per particolari meriti tecnici, in mezzo al campo

Risolve la partita causando l’espulsione e dunque la superiorità numerica e poi segnando un gol bellissimo e decisivo. Impressionante per continuità ed utilità in ogni fase del match

Schierato nel tridente con evidente lettura tattica più difensiva rispetto all’inserimento di Destro o Totti ha l’unico limite di non sapersi far trovare pronto quando c’è da segnare il 2-0

La solita velocità supersonica al servizio della squadra, attualmente è fuori categoria per la Serie A. Difficilmente trova qualcuno in grado di stargli dietro

Il rigore sbagliato, le occasioni create a ripetizione ed un pò di concitazione e fretta di farsi perdonare. La sua partita è tutto questo: sommando i fattori, promosso con riserva (ma solo perchè l’errore è ininfluente)

( Qualche lampo di classe e qualche palleggio rischioso, che infatti viene chiuso a spintoni e calci dal Genoa. Non trova giocate di particolare efficacia)

( Entra carico come una molla e le prime azioni sono da trottola impazzita, che rimbalza tra le maglie rossoblu. Il gol sbagliato di testa però grida vendetta)

All. RUDI GARCIA 7: Si prende responsabilità pesanti, che a Roma diventano pesantissime. Rinunciare a Totti e continuare il “duello” con Destro implica un grande coraggio. Il -1 sulla Juve a fine match è il responso unico ed importante per valutarlo