E fatta: la prima squadra NBA a smuovere le acque sono i Dallas Mavericks. Se ne parlava da qualche giorno, adesso è ufficiale: Rajon Rondo vola in Texas alla corte di Dirk Nowitzki. Laffare porta in dote ai Boston Celtics una trade exception di 12,9 milioni di dollari oltre a Jameer Nelson, Brendan Wright, Jae Crowder e due future prime scelte. Dal lato della franchigia più vincente della storia cè poco da dire: Rajon Rondo, uscito da Kentucky e selezionato dai Phoenix Suns nel draft 2006 (con la ventunesima scelta), è stato subito girato ai Celtics e dopo un anno di apprendistato è diventato il playmaker titolare di una squadra da sogno, che ha vinto il titolo del 2008 con Paul Pierce, Kevin Garnett e Ray Allen. Poi però a Boston è iniziata la smobilitazione: via tutti i Big Three, la ricostruzione ha portato risultati evidentemente negativi e Rondo, che nel frattempo si era gravemente infortunato al ginocchio, è rimasto a predicare in un deserto fatto di giovani futuribili ma non ancora pronti. Tuttavia uno dei migliori playmaker della Lega (o il migliore di tutti, come ebbe a definirlo Magic Johnson, uno che su questo argomento due cose da dire le ha) non poteva certo accontentarsi delle briciole; Danny Ainge, general manager di Boston, lo aveva indicato come pietra angolare della ricostruzione ma il buon Rajon aveva idee diverse. Va così a Dallas, campione NBA nel 2006 e 2011 e attualmente al sesto posto della Western Conference (19 vinte e 8 perse). Quale sarà il suo impatto? Ci sono varie scuole di pensiero: quella positiva dice che le capacità di Rondo di mettere in ritmo i compagni si sposa alla perfezione con animali da punti quali Dirk Nowitzki, Monta Ellis e Chandler Parsons, e che Tyson Chandler trarrà enormi benefici offensivamente parlando. Quella negativa guarda nellaltra metacampo e segnala che aver perso due ottimi difensori come Nelson e soprattutto Brendan Wright peserà molto nella corsa al titolo, e che i noti problemi di Rondo al tiro permetteranno alle difese di battezzarlo stringendo la marcatura sugli altri. Chi scrive sta maggiormente con la prima ipotesi: Rondo è Rondo, ha una competitività pazzesca e quando arriva aprile è capace di alzare il suo rendimento (come si è già visto). Il campo sarà lultimo giudice: forse Dallas sarà una contender, forse vincerà un titolo o forse no, ma noi non vediamo lora di vederlo con la nuova maglia, ovviamente la numero 9 (appena liberata da Crowder).



(Claudio Franceschini)

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