Verona-Chievo, derby scaligero al Bentegodi alle ore 12.30 di domenica nella sedicesima giornata di Serie A. Diciassette punti contro tredici in classifica, il Verona ha ristabilito la propria superiorità storica (ma non negli anni Duemila) nell’ultima giornata, ma la rivalità tra questi due club a poco sta aumentando e un derby fino a un po’ di tempo fa impensabile nel calcio italiano sta diventando importante per i tifosi delle due squadre. Per presentare questo match abbiamo sentito Domenico Penzo, ex giocatore dell’Hellas. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Verona-Chievo che partita sarà? Una bella partita, un derby con molta rivalità, le stesse maglie, i simboli dei due club e un po’ di polemica dopo che la scorsa stagione il Chievo aveva aumentato i prezzi dei biglietti per l’incontro col Verona. Fino a un po’ di tempo fa per i tifosi del Verona il vero rivale calcistico era il Vicenza, ora però è il Chievo. Si sente molto il derby in città, speriamo che non ci siano problemi fuori dallo stadio.



Una bella cosa comunque che Verona abbia un derby in serie A, come città più grandi e più importanti… E’ un vanto per questa città che a livello calcistico e non solo ha delle eccellenze, il Verona è risalito in serie A la scorsa stagione, facendo 54 punti e disputando un campionato straordinario da neopromossa. Il Chievo è stato quasi sempre in serie A, in tredici anni ha subito solo una retrocessione. Un derby che non ha grande tradizione storica ma che ormai è entrato a far parte della storia.

Verona vincente ad Udine, la crisi è alle spalle? Il Verona ha avuto il merito di battere un’Udinese che veniva da una serie di risultati positivi, aveva vinto anche a Milano con l’Inter. Ha diciassette punti, poteva averne qualcuno di più. Speriamo che possa migliorare la sua classifica.



Mandorlini potrebbe far giocare Toni e Saviola assieme? Perché no, col 3-5-2 questo potrebbe essere possibile. Fermo restando che Toni giocherà, è un punto fisso del Verona, Saviola potrebbe prendere il posto di Nico Lopez. Con lui si avrebbe meno velocità ma più tecnica.

Dal Chievo cosa si attende? Bisognerà stare attenti a Paloschi: è un buon giocatore, un attaccante molto pericoloso, l’ho visto bene anche con l’Inter.

Chi potrebbe giocare al suo fianco? Meggiorini sta giocando molto bene, non credo proprio che Maran rinuncerà a lui. Non penso che il Chievo giocherà con due prime punte.

Farà una gara attendista? Non credo, il Chievo di solito punta molto sull’aggressività, è il tipo di gioco che sta utilizzando, non pratica un calcio attendista.

Cosa è cambiato nel Chievo passando da Corini a Maran? Corini era più attendista, Maran predilige un gioco d’attacco. I risultati di Corini comunque erano stati buoni nel complesso in questi anni, ma penso che Maran potrà portare alla salvezza questo Chievo che è una squadra che non s’arrende mai e rimane sempre in serie A.

Il suo pronostico? Come sapete io tifo Verona e spero che vinca questa partita, ma in un derby può sempre succedere di tutto! (Franco Vittadini)