Atalanta Palermo termina 3-3. Gli orobici dopo un pessimo primo tempo, terminato 1-3, riescono a recuperare rischiando addirittura di vincere nel finale. Pareggio giusto tutto sommato. Il Palermo attualmente occupa il nono posto con 22 punti. I nerazzurri invece restano al quartultimo posto con 15 punti, con soli 3 punti di vantaggio sul Cagliari terzultimo. Dopo un primo tempo orribile, i nerazzurri riescono a reagire uscendo dagli spogliatoi rigenerati. Il cambio di modulo che porta gli orobici dal 4-3-1-2 al 4-4-2 apre il gioco dei padroni di casa proponendo nuove rotte decisamente più efficaci. I rosanero propongono un primo tempo super. Vazquez e Dybala perfezionano con il passare del tempo la loro intesa, riuscendo a creare molte occasioni. Nella ripresa i siciliani si fanno schiacciare troppo, non riuscendo a ripartire a dovere. Mostra carattere autoritario e determinazione che gli permettono di non perdere mai di mano la conduzione del match.
Atalanta Palermo ha chiuso il primo tempo sul parziale di 1-3. Rigoni e Vazquez nel grio di un quarto dora aprono le danze, sfruttando un inizio pessimo degli orobici. Denis accorcia le distanze dopo un rigore generosamente concesso da Orsato. Negli ultimi minuti però Dybala si inventa un assist che Vazquez trasforma facilmente in gol. Colantuono alla ricerca di una vittoria che garantirebbe un periodo natalizio più sereno schiera i suoi con il 4-3-1-2. Tra i pali Sportiello, linea difensiva composta da Zappacosta, Benalouane, Stendardo e Dramè. In zona nevralgica ci sono Baselli, Cigarini e Carmona. In attacco la coppia Denis-Boakye è supportata da Maxi Moralez. Iachini risponde con il 3-5-2. Di fronte a Sorrentino si dispongono Munoz, G. Gonzalez e Andelkovic, sugli esterni Morganella e Lazaar, in mediana Rigoni, Maresca e Barreto. La coppia dattacco è infine formata dai gemelli del gol Vazquez e Dybala. LAtalanta prova a fare subito possesso, ma non riesce a eludere il pressing feroce degli uomini di Iachini. Al quinto di gioco gli ospiti sbloccano il risultato. Dybala e Vazquez combinano bene liberando Rigoni al tiro in area. Il centrocampista solo davanti a Sportiello non sbaglia punendo i padroni di casa alla prima disattenzione. LAtalanta accusa il contraccolpo per il gol subito e Sportiello rischia moltissimo facendosi ribattere un rinvio da Dybala. La reazione dei padroni di casa tarda ad arrivare e il Palermo colpisce ancora. Giancarlo Gonzalez recupera palla e lancia Vazquez che orchestra un interessante 3 contro 2. El Mudo anziché servire Barreto o Dybala ci prova con un pallonetto dai 25 metri che beffa Sportiello. I rosanero continuano a produrre gioco. Dybala ci prova sugli sviluppi di un corner ma centra il corpo di Vazquez. Cigarini alla mezzora prova svegliare i suoi compagni con una punizione violenta, ma la difesa ospite spazza. Al 40esimo un rigore dubbio rimette tutto in discussione. Orsato punisce una leggera trattenuta di Munoz su Denis concedendo il penalty. Il capitano nerazzurro dal dischetto non sbaglia. Le speranze dei bergamaschi vengono però subito ridimensionate. Al 45esimo Dybala penetra in area ridicolizzando Benalouane e Stendardo e servendo Vazquez che a porta vuota non può sbagliare. Vedremo se nella ripresa i padroni di casa sapranno reagire, riaprendo il match MAXI MORALEZ 6,5 STENDARDO 5 VAZQUEZ 7,5 MUNOZ 5,5
Si fa sorprendere da una splendida giocata di Vazquez, facendosi punire da un lob preciso. Più disattento del solito.
Manca la precisione, ma corre tantissimo proponendo un cross dopo l’altro.
Troppo impulsivo negli interventi. Rischia più volte l’espulsione.
Rimane immobile nell’incursione di Dybala che provoca l’1-3. Poco dinamico.
Non molla, risultando decisivo alla fine del match. Supera molte volte Morganella proponendo una quantità esagerata di traversoni.
Non riesce a emergere rimanendo spesso ai margini del gioco.
(dal 10’ s.t. A. GOMEZ 6 Il suo ingresso porta fantasia e un’arma in più in zona d’attacco.)
Il suo apporto manca alla squadra come il pane. Molti errori palla al piede e poche idee. Nel finale prova a salvare la prestazione sfiorando il gol con un tiro al volo che sbatte sul palo.
Spende molto, non dandosi mai per vinto.
Lo si trova in ogni porzione del campo. Punge con frequenza trovando spazi e tempi per colpire.
Doppietta importante soprattutto per il suo morale. Gara di cuore e coraggio, sempre attivo in area avversaria. (dal 37’ s.t. D’ALESSANDRO s.v.)
Gara da dimenticare. Molti errori e presenza impalpabile in area avversaria.
(dal 1’ s.t. BIANCHI 6 Si muove molto, proponendosi di continuo e sfiancando i difensori avversari. Si mangia un gol in maniera abbastanza clamorosa.)
All. COLANTUONO 6,5 Riesce a scuotere i suoi, mandando in campo una squadra totalmente rigenerata. Fa bene a cambiare modulo rischiando il tutto per tutto.
Regala palla a Moralez permettendo agli orobici di riaprire il match. Errore che pesa come un macigno.
Sottotono. Poche chiusure e scarsa efficacia negli interventi.
Interviene con coraggio, anticipando spesso l’avversario in posizione avanzata.
Spesso disattento. Chiusura sciagurata in occasione del gol del 3-3 finale.
Dopo un buon primo tempo, si abbassa troppo non riuscendo a gestire Dramè.
Trova il gol dopo un rapido inserimento che manda in tilt la difesa avversaria. Preciso e vigile fino alla fine. (dal 30’ s.t. BOLZONI s.v.)
Riesce a dettare i tempi di gioco, rallentando intelligentemente il ritmo quando l’occasione lo richiede. (dal 45’ s.t. BELOTTI s.v.)
Lotta a centrocampo trovando talvolta la palla e ogni tanto la gamba dell’avversario.
(dal 24’ s.t. DELLA ROCCA 5,5 Non riesce a garantire velocità nelle ripartenze.)
Si inserisce bene allungando spesso la difesa avversaria.
Si inventa un gol d’autore punendo Sportiello. Preciso nel giro palla e imprevedibile quando è palla al piede.
Duetta bene nello stretto, trovando in molte circostanze lo spazio per il tiro. Mette lo zampino in tutti i gol. Pericolo costante.
All. IACHINI 6 Nel primo tempo la squadra resta concentrata e compatta, punendo gli avversari in quasi tutte le occasioni. Nella ripresa però la gestione del match non è all’altezza…
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)