Fiorentina-Empoli finisce 1-1. Un derby di Toscana all’altezza della fama dei proprio tecnici, quello a cui danno vita al ‘Franchi’ Fiorentina ed Empoli, rovinato solo in minima parte da qualche errore arbitrale e dal nervosismo che nel finale prende il sopravvento. Montella e Sarri si spartiscono l’ultimo punto del 2014 ribaltando più volte prospettiva a 90′ prima dominati dai viola, che però sono imprecisi e non chiudono la contesa con freddezza quando dovrebbero, a inizio ripresa e poi meritatamente riaperti dagli azzurri, grazie all’ennesimo gol su calcio piazzato. VOTO FIORENTINA 6 Perde per strada almeno un voto, rischiando tremendamente sulle imbucate empolesi. Meritava ampiamente la vittoria fino all’1-1, poi troppi brividi Chiude in crescendo e rimontando, anche come pericolosità sottoporta, le tante occasioni viola. La semplicità con cui ripropone schemi vincenti da calcio d’angolo è straordinaria Il fallo di mano in area di Rugani, poi presto scordato visto il successivo gol di Vargas, è un errore grave, ancor di più alla luce della posizione dell’assistente di porta. Incerto nella gestione dei cartellini, perde infatti di mano il match negli ultimi minuti.



Fiorentina-Empoli dopo un primo tempo (voto 6,5) che alterna momenti di grande spettacolo ad altri soporiferi è per ora decisa da una bomba di Juan Manuel Vargas (voto 6,5) proprio allo scadere della prima frazione. La squadra di Sarri (voto 6), pericolosa in ripartenza in particolare con Tavano (voto 6) sfiora in una occasione il vantaggio dopo la metà del tempo ma trema a ripetizione nonostante una prova di buona sostanza della coppia centrale Tonelli-Rugani (voto 6 di coppia). Per Montella (voto 6,5) non arriva ancora il gol di Gomez (voto 5,5) ma solo grazie ad un miracolo di Sepe (voto 7) e – Vargas a parte – poteva esserci un vantaggio ben più anticipato con Borja Valero (voto 5,5) che sbaglia un colpo di testa incredibile nella prima parte del tempo. Vantaggio giusto per quantità di pericoli creati ma molta imprecisione e qualche disattenzione di troppo dietro. Partita ordinaria, gol straordinario. Si merita lo scettro parziale solo per il mancino devastante del 44′. Un errore incredibile su retropassaggio poteva costare lo 0-1 di Tavano, sarebbe stato imperdonabile. Frenare la Fiorentina non è mai semplice e la squadra di Sarri poteva aver raggiunto l’obiettivo, anche se solo a metà partita, non fosse stato per il missile sganciato da Vargas. Bravissimo prima su Cuadrado e poi su Gomez, capitola (e non può nulla) sul tracciante del numero 6 avversario all’ultimo respiro. Non si vede quasi mai al contrario di Verdi e Tavano che invece riescono ad impensierire la difesa viola. Voto condiviso con Signorelli, anche lui tra i peggiori. (Luca Brivio)



Il doppio intervento nel secondo tempo su Maccarone e Croce, rivisto all 90′, è fondamentale per portarsi a casa almeno un punto

E’ lui a perdersi Tonelli sul colpo di testa dell’1-1 ma anche a salvare alla disperata ad un centimetro dall’1-2, dopo deviazione di Neto, su Maccarone

Non sarà ai livelli altissimi delle prime due stagioni in viola ma ha uno stile ed un’eleganza nelle chiusure da applausi

Dopo l’errore del primo tempo che per poco non regala a Tavano lo 0-1 non combina altri disastri ma nemmeno si fa apprezzare particolarmente quando l’Empoli inizia a trottare



La scelta di Montella di toglierlo non convince. Come spesso gli accade è irrefrenabile nell’1 contro 1 ed i cross per Gomez sono da vera ala destra

Stranamente impreciso e nervoso, in particolare nel finale. L’errore di testa ad un metro dal gol, a inizio match, grida vendetta

Meno appariscente e “centrale” del solito per il gioco della Viola, resta il cervello della Fiorentina. Tanti passaggi, pochi in verticale

La bellezza del suo calcio con il sinistro verso l’angolino è assoluta. Maestro del tiro in porta e sempre apprezzabile anche sui cross: riuscisse a proporne più spesso, Gomez non potrebbe fare altro che segnare quel gol che al ‘Franchi’ proprio non vuole arrivare, così come i 3 punti

Guizzante ed abile nel dribbling tagliente, viene azionato però con troppa poca costanza e finisce per non incidere

Solito match a due facce, potrebbe segnare il gol dell’1-0 e solo Sepe glielo impedisce ma poi – così come l’altro incursore scelto da Montella – non produce quanto potrebbe

Dei tanti match nei quali scegliere di fischiarne la prestazione finale, come fatto oggi da parte del pubblico, quello del pomeriggio odierno non l’avremmo annoverato. Sia nel primo che nel secondo tempo, tra parate e palo, più sfortunato che impreciso

( Diciamo che oggi Montella non azzecca i cambi. Il suo ingresso per Joaquin conferma la tesi)

( Peccato che sui suoi traversoni sempre di ottima qualità non possa intervenire Gomez, che esce contestualmente al suo ingresso)

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All. MONTELLA 5,5: Fino al pari di Tonelli è la solita Fiorentina, un pò più sprecona e meno brillante, ma pur sempre meritatamente avanti. Poi sia lui che la squadra vanno un pò in tilt e per una volta i cambi non sono lucidissimi

Tiene in partita i suoi nel momento più duro, senza le sue parate (ed un pò di fortuna) sarebbe inattuabile la rimonta azzurra

Consueto apporto in termini di corsa, senza acuti e con un pò di sofferenza sui cross di Vargas prima e Alonso poi

Come già contro il Torino settimana scorsa non arriva al livello del compagno Tonelli ed in aggiunta oggi un suo intervento avrebbe portato ad un rigore netto, se arbitro e assistente non l’avessero graziato

Oltre ad un match di estrema difficoltà ed affrontato però con coraggio e vigore in chiave difensiva, un gol di grande significato e che fa partire la riscossa empolese

Joaquin lo porta in giro per la metà campo dell’Empoli a più riprese, ma impressiona per le ripartenze palla al piede. Aggiungesse un pò di qualità nel cross sarebbe un fattore

Supplente dello squalificato Vecino, non arriva nemmeno a sfiorare la tipologia di prestazioni del centrocampista uruguagio

Oltre ad essere il giocatore più decisivo in assoluto in Serie A su calcio piazzato, in termini di assist, è sempre pregevole ed elegante in cabina di regia

Meno presente del solito, qualche iniziativa – troppo timida – e tanta corsa, a volte a vuoto

Era l’uomo più in forma dei suoi al fischio d’inizio e i lampi in ripartenza non sono mancati nemmeno oggi pomeriggio. Ormai si inizia a chiedergli sempre qualcosa in più, buon segno

Dopo un primo tempo non da Big Mac arriva a sfiorare il colpo decisivo nella ripresa. In ogni caso, non convince completamente

A più riprese punge la difesa guidata da Gonzalo, esce più per stanchezza che per motivi tattici o tecnici. Con lui in campo la Fiorentina avrebbe rischiato molto di più

( Sarri lo inserisce sempre a partita in corso e le giocate non gli mancano mai. Mette in porta Croce, su cui salva Neto, prima di litigare con l’esagitato Borja Valero)

( Nelle ultime settimane ha lasciato per strada i grandi progressi ed il ruolo da sorpresa interpretato ad inizio anno)

( Presenza fisica di livello ma poca pericolosità. Molta lotta e gomiti larghi e pochi tiri)

All. SARRI 7: La capacità dei suoi di sfruttare il lavoro in allenamento, non solo negli schemi ma anche nell’idea di gioco, sono l’eccezione da portare a chi fa della “regola del ristorante da 100 euro”, enunciata da Antonio Conte, una legge di vita

(Luca Brivio)