E le sue dichiarazioni di autostima hanno colpito ancora. Flashback al novembre 2013: playoff mondiale tra Svezia e Portogallo, Zlatan risponde che solo Dio sa chi si qualificherà per la fase finale. Un po difficile chiederglielo dice il giornalista. Ce lhai davanti afferma Ibra. Era finita, per la cronaca, che la Svezia era stata eliminata da uno che magari non si è mai proclamato Dio ma di certo gioca tanto bene quanto il collega di campo. Ora, salto avanti alla giornata odierna: il sito svedese Dagens Nyhether ha pubblicato la classifica degli sportivi svedesi più grandi di tutti i tempi, facendo votare una giuria di appassionati, addetti ai lavori e personalità. Diciamola tutta: la classifica lascia il tempo che trova, considerato che già sarebbe un problema stabilire chi sia stato più forte tra, diciamo, due calciatori come Ibrahimovic e Gunnar Nordahl (bisognerebbe trovare qualche persona che li abbia visti giocare entrambi al loro apice e, visto che ai tempi del primo le televisioni non cerano o apparivano allora, la cosa non è immediata). Quel che conta ai fini della notizia è che Ibra è risultato secondo: precede Jan-Ove Waldner (ping pong), la golfista Annika Sorenstam e, clamorosamente solo quinto, il grande slalomista Ingemar Stenmark. Purtroppo, cè chi gli è finito davanti: nello specifico Bjorn Borg, il tennista che ha vinto sei volte il Roland Garros e cinque (consecutive Wimbledon) e se non si fosse ritirato a 26 anni avrebbe forse raddoppiato il numero di Slam in bacheca. Soprattutto, un giocatore che per la prima volta – aiutato in questo dai grandi rivali McEnroe, Connors, e perchè no Gerulaitis – ha portato il tennis a una dimensione di fama e popolarità pari se non superiore a quella goduta dalle rockstar. Insomma: che Borg stia davanti a Ibrahimovic ci può stare, e ci può stare anche senza aprire discussioni. Il problema è che il diretto interessato non la vede allo stesso modo; certo di Borg ha detto che è una leggenda vivente, rispondendo così ai complimenti che lex tennista gli aveva girato (Zlatan è più conosciuto dellIkea nel mondo, e sicuramente lo è più di quanto lo fossi io a suo tempo). Quando però il sito che ha stilato la classifica gli ha chiesto un commento in merito al secondo posto, Ibrahimovic non si è trattenuto e ha detto senza mezzi termini che ringrazio tutti per avermi votato, ma finire secondo è come finire ultimo. Fin qui niente di gravissimo, ma cè anche la chiosa finale: Con tutto il dovuto rispetto verso gli altri, in questa classifica avrei dovuto occupare da solo i primi cinque posti. Non cè che dire: a Ibrahimovic orgoglio e autostima non mancano di certo. Cosa penseranno Borg e tutti gli altri della sua uscita?
(Claudio Franceschini)