Cominciano oggi i Mondiali in vasca corta di nuoto a Doha, in Qatar. Cinque giorni di gara fino a domenica per assegnare 46 titoli: sarà la volta buona per Federica Pellegrini, nella cui bacheca manca soltanto l’oro iridato in vasca corta? Bisogna comunque considerare che questa competizione per i migliori nuotatori del mondo è una tappa di avvicinamento ai Mondiali in vasca lunga del 2015 in programma in Russia, a Kazan. Oltre a Federica Pellegrini noi puntiamo su Fabio Scozzoli che è campione uscente come Ilaria Bianchi, su Marco Orsi, su Gregorio Paltrinieri e sulle staffette. Per presentare i Mondiali di Doha abbiamo sentito l’ex nuotatore Domenico Fioravanti. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Mondiali in vasca corta a Doha: quanto saranno importanti? Diciamo che avranno un loro valore, però non sono l’avvenimento più importante della stagione natatoria che culminerà nei Mondiali di Kazan. I migliori nuotatori li utilizzeranno anche come preparazione per Kazan.
Solo un passo di avvicinamento verso Kazan quindi? In parte sì, perché quello sarà l’avvenimento principale. Certo, ci sono specialisti della vasca corta che vorranno fare qualcosa d’importante in questa competizione.
Per Federica Pellegrini l’occasione di vincere finalmente un oro ai Mondiali in vasca corta? Certamente sarebbe contenta di farlo. Sarà un’opportunità, ma non sarà comunque facile.
Quante possibilità ha almeno di andare a medaglia? Dipenderà dalle condizioni di forma sua e delle avversarie, che in questo periodo della stagione non sempre è uguale per tutte.
Gli altri italiani come li vede? I ranisti potrebbero fare bene sia in campo maschile sia femminile, a partire da Fabio Scozzoli. Dico poi Marco Orsi, anche lui potrebbe essere protagonista di questi Mondiali. Le staffette invece saranno un po’ un’incognita.
Quale potrebbe essere la stella dei Mondiali? Se devo fare un solo nome dico Park Tae-hwan, il sudcoreano che potrebbe veramente fare cose importanti a Doha. D’altronde le nazioni di riferimento sono sempre le stesse, dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Cina all’Australia fino alla Francia. (Franco Vittadini)