E’ stata consegnata a uno sceicco degli Emirati sul circuito di Yas Marina in occasione delle Finali Mondiali Ferrari ad Abu Dhabi la prima Ferrari Sergio, realizzata per ricordare lo storico legame fra il designer piemontese e la scuderia di Maranello: l’azienda di famiglia è ora guidata da Paolo Pininfarina, figlio di Sergio. Una curiosa coincidenza vuole che la Sergio arrivi proprio quando è stato nominato da pochi mesi alla presidenza del Cavallino Sergio Marchionne: per lui una sorta di omaggio indiretto… Comunque, al centro dell’attenzione ad Abu Dhabi c’è la nuova creazione che fa ‘coppia’ con l’altra novità, la Fxx K ibrida (clicca qui per saperne di più). La Ferrari Sergio è una roadster estrema derivata dalla 458 Spider che monta il motore della Speciale. Un pezzo da collezione prodotto solo in sei esemplari, il primo dei quali rimarrà appunto nei ricchissimi Emirati. La Sergio è stata presentata per la prima volta al Salone di Ginevra del 2013 sotto forma di concept. Rispetto al prototipo molte cose sono cambiate, a cominciare dal V8 aspirato da 605 Cv che consente alla vettura di passare da 0 a 100 km/h in 3 secondi. Ma la Sergio è soprattutto un tributo alla collaborazione fra il carrozzerie torinese e la Ferrari, un matrimonio lungo più di 60 anni e dal quale sono nate le più belle Rosse della storia: proprio per questo motivo la macchina è piena di citazioni ai modelli degli anni 60-70 come ad esempio i fari davanti uniti in un’unica fascia trasparente, o quelli dietro circolari. Un classico della tradizione di Maranello nel segno della mitica Gto. All’interno invece regna l’essenzialità con il cofano motore che scende verso l’interno fino ad avvolgere la parte posteriore dei sedili. Con dettagli realizzati tutti su misura dai proprietari nell’ambito del programma di personalizzazione tailor made di Maranello, come è normale che sia per una vettura che è stata prodotta in così pochi esemplari. Il prezzo è top secret, ma si parla di qualche milione di euro.



Leggi anche