PAGELLE CAGLIARI-FIORENTINA, I VOTI DELLA PARTITA – Clamoroso al Sant’Elia: il Cagliari batte 1-0 una pessima Fiorentina grazie al rigore di Pinilla arrivato al 39′ del primo tempo. Brutto stop per Montella, il Cagliari torna a gioire dopo sei partite senza vittoria.

Partita, 5: partita davvero brutta, senza alcuna emozione se non l’occasione del rigore e il finale concitato. Demerito di una Fiorentina incapace di giocare a calcio, merito di un Cagliari chiuso in difesa per non rischiare nulla. 
Cagliari, 6.5: legittima la vittoria con un finale incredibile. Una partita di grande ordine e compattezza difensiva, culminato con un ultimo quarto d’ora in cui, anzichè subire l’assedio degli avversari, rischia di chiuderla con il raddoppio. Da aggiungere, un impatto positivo di Adryan e Vecino, due giovani che saranno molto utili .
Fiorentina, 4.5: la peggiore partita dell’anno, ritmo lentissimo, alcuna incidenza offensiva e meno solidità difensiva del solito. Brutta sconfitta, soprattutto, appunto, per il modo in cui è maturata .



Decide il gol di Mauricio Pinilla dopo i primi 45 minuti di Cagliari-Fiorentina (1-0). Una squadra senza vittoria dal lontano 8 Dicembre, contro una in grande forma. É questa, in sintesi, la presentazione di Cagliari Fiorentina, anticipo della terza giornata di ritorno. Il Cagliari arriva da tre sconfitte consecutive, l’ultima in casa contro il Milan maturata nei minuti finali; la Fiorentina, invece, arriva dal rocambolesco pareggio col Genoa, nel quale però aveva dimostrato di meritarsi i tre punti. Il Cagliari in questo mercato, più che ottenere rinforzi ha assistito all’acquisizione da parte del suo presidente di un club britannico, il Leeds: non ci sono particolari novità, dunque, nella sua formazione, che vede Avramov confermato in porta dopo l’addio di Agazzi, Perico, Astorri, Rossettini e Murru in difesa, Ekdal, Conti e Dessena a comporre la mediana priva di Nainggolan, e Cabrera in appoggio a Sau e Pinilla. Montella, invece, ha ricevuto tre acquisti mirati, uno per reparto, ma di questi schiera solo Matri e Anderson, lasciando Diakitè a guardare: insieme a loro, Neto in porta, Roncaglia, Savic, Vargas e il rientrante Gonzalo dietro, Pizarro, Aquilani e Mati Fernandez in mezzo, Ilicic e appunto Anderson a sostegno di Matri. La partita comincia a ritmo blando, con la Fiorentina un po’ più decisa nel provare a conquistare metri. Il Cagliari però si difende alla perfezione, chiudendo tutti i varchi e accompagnando benissimo le offensive viola; la controparte della medaglia, però, è una totale assenza in fase offensiva, limitata alla ricerca di un errore degli ospiti che possa favorire i sardi senza che questi si espongano troppo. Alla luce della fine del primo tempo, la tattica vincente è proprio quella isolana: gli errori infatti arrivano, e sono due. Di Neto, al 21′, che perde palla in uscita lasciando a Dessena la possibilità di colpire a porta vuota, prima di salvare tutto con un grande intervento riparatorio; e di Roncaglia, al 39′, che ingenuamente interviene in mdood rude su Sau in area, regalando a Pinilla il rigore del vantaggio. Queste due semplici occasioni bastano a legittimare il vantaggio dei padroni di casa: del resto, gli ospiti non hanno combinato nulla, non entrando mai in area anche per colpa di un Matri poco mobile, marcato in modo esemplare da Rossettini.



CAGLIARI, 6.5: perfetto in fase difensiva, spietato in attacco: due occasioni, un gol e mezzo. Basta e avanza, per l’economia della squadra di Lopez.

MIGLIORE CAGLIARI, ROSSETTINI, 6.5: partita strepitosa per capacità di scegliere i tempi degli interventi e la posizione di partenza, perfetti per anticipare costantemente Matri.

PEGGIORE CAGLIARI, CABRERA, 5.5: poco mobile, non svolge bene il lavoro di legame tra attacco e centrocampo, scomparendo dal gioco.

FIORENTINA, 5: zero velocità, capacità offensiva mutilata e centrocampo confuso e pasticcione. Irriconoscibile.

MIGLIORE FIORENTINA, AQUILANI, 6: benissimo in fase difensiva, fatica a fare gioco anche per colpa dei colleghi in difficoltà.



PEGGIORE FIORENTINA, ANDERSON, 5: pessimo, tanti errori sia di posizionamento che proprio di tecnica, con errori grossolani.

Giovanni Gazzoli – @giogazzoli

Cagliari

Avramov, 6: inoperoso per tutta la partita.
Perico, 6: poco propenso a spingere com in altre occasioni, bada più a coprire.
Astori, 6: fa buona guardia, stasera il leader difensivo non è lui.
Rossettini, 7: partita straordinaria, anticipa costantemente Matri senza lasciarlo respirare. Imbattibile di testa.
Murru, 6: anche lui come Perico bada più a coprire, e lo fa bene.
Ekdal, 6.5: buona prestazione, di sostanza più che di qualità.
Conti, 6: resta nell’ombra, svolgendo il lavoro sporco davero capitano qual è.
Dessena, 7: partita esemplare per quantità e finezza tecnica. Si mangia un gol incredibile nel finale, ma ciò non toglie nulla alla splendida serata.
Cabrera, 5.5: poco visibile in fase offensiva, aiuta più a rompere l’inizio dell’azione avversaria.

Vecino, 6: esordio positivo, qualche lampo di qualità contro la sua ex squadra.
Sau, 6.5: conquista il rigore, e tiene alla grande ogni pallone. Rende la vita difficile ai difensori viola.
Nenê, 6: entra nel finale, aiuta con tenacia a tenere il risultato.
Pinilla, 6.5: gran match, tonico e lottatore, impeccabile nel rigore e nel dare sfogo alla manovra del Cagliari.
Adryan, 6.5: anche lui entra positivamente, con un assit incredibile sprecato malamente da Dessena.
All. Lopez, 7: organizza alla perfezione la squadra difensivamente, bravo nel trasmettere ai suoi la cattiveria giusta per concretizzare le poche occasione e reggere la pressione finale. Esemplare nella gestione dei cambi.

Fiorentina

Neto, 6: un errore a cui rimedia con una grande parata. Incolpevole sul rigore, graziato nel finale da Dessena.
Roncaglia, 5: pessima partita da terzino, non è capace nè di spingere con sovrapposizioni nè di crossare come Dio comanda. Ritorni al centro, o in alternativa in panchina.
Gonzalo, 5.5: il migliroe per distacco, tra i suoi, cin interventi precisi e letture anticipate del gioco. Ma anche lui non è in gran serata, commettendo spesso errori banali, soprattutto nel finale.
Savic, 5: prestazione anonima, non aggiunge nulla alla sua squadra.
Vargas, 5: brutta prestazione, passo indietro rispetto ai miglioramenti recenti. Non rischia, non spinge…non fa quasi nulla in pratica.
Pizarro, 5.5: stranamente lento e appannato in regia, ne risente tutta la squadra, bassa e poco pericolosa.
Aquilani, 6: combina poco in fase offensiva, ma nel primo tempo soprattutto è utile a recuperare molti palloni.

Joaquin, 5: apporto nullo alla causa nel finale.
Mati Fernandez, 6: uno dei migliori dei suoi, molto dinamico e sgusciante. Però incide poco sull’economia reale della gara.
Ryder Matos, s.v.
Anderson, 5: pessimo impatto da titolare. Sbaglia sia a livello tattico, comprensibilmente, che tecnico, decisamente meno.
Borja Valero, 6: cambia volto alla squadra, ma non è ancora in forma tale da risolvere il match da solo.
Ilicic, 5: partita insipida, non trova la sua dimensione tattica.
Matri, 5: poco servito, e male, ma anche lui ci mette del suo. Costantemente anticipato, sbaglia anche le poche volte che riesce a toccar palla.
All. Montella, 4.5: enorme passo indietro della sua squadra. Matri non sembra integrato perfettamente, Anderson è spaesato, e in generale la squadra sembra timorosa e lenta di idee. Rotta da invertire al più presto.

 

(Giovanni Gazzoli)