Si è conclusa l’ultima gara in programma oggi: nella finale maschile del freestyle gobbe continua il dominio del Canada che, dopo aver centrato oro e argento con le sorelle Dufour-Lapointe nella prova femminile, portano a casa lo stesso risultato. Medaglia d’oro, con conferma del titolo di Vancouver 2010, ad Alex Bilodeau, che si impone con 26.31 davanti al connazionale Mikael Kingsbury (24.71). I due lasciano solo le briciole agli altri: raccoglie il bronzo il russo Alexandr Smyshlyaev (24.34). Ricordiamo che l’Italia era rappresentata da Giacomo Matiz, 21esimo finale (ma già fuori nelle qualificazioni). Ha invece annunciato il suo ritiro Dale Begg-Smith, altro canadese che aveva centrato l’oro a Torino e l’argento a Vancouver.
Altra tripletta olandese nel pattinaggio di velocità. Cambiano le distanze e i protagonisti, non i risultati finali. Medaglia d’oro nei 500 metri per Michel Mulder, che ha completato le due manche con il tempo complessivo di 69″31, precedendo di un solo centesimo il connazionale Jan Smeekens, che ha conquisto così la medaglia d’argento, pur non nascondendo un umanissimo momento di delusione nel momento dell’ufficializzazione del risultato che gli ha negato l’oro per un soffio. Giusto così, dal momento che si tratta di una gara individuale e perdere un oro olimpico per un centesimo è sicuramente una forte delusione. A completare il trionfo olandese, ecco infine il terzo posto di Ronald Mulder, che completa un podio che – come nei 5000 di sabato – sarà tutto di un solo colore.
Per il francese Martin Fourcade nella 12,5 km inseguimento di biathlon maschile. Vincitore di due Coppe del Mondo e cinque ori Mondiali, Fourcade finora in carriera vantava “solo” un argento olimpico. Mancanza colmata oggi al termine di una gara impeccabile: recuperato in breve tempo il gap che lo separava dai primi (si partiva con i distacchi della gara sprint di sabato), Fourcade ha completato la gara newl tempo di 33’48″6, con un solo errore nelle quattro sessioni di tiro dal poligono. Medaglia d’argento per il ceco Ondrej Moravec, staccato di 14″1 dal vincitore, mentre la medaglia di bronzo di Jean Guillaume Beatrix a 24″2 dal connazionale Fourcade ha completato il trionfo francese, tenendo invece stavolta ai piedi del podio il leggendario Ole Einar Bjoerndalen, che si è dovuto accontentare del quarto posto. Il migliore italiano è stato Lukas Hofer, che ha chiuso la gara al diciassettesimo posto.
Il terzo titolo in palio oggi a Sochi è quello dei 500 metri di pattinaggio velocità uomini. Questa è la gara più breve, ma viene disputata su due manche per compensare il fatto che in una singola manche sarebbe impossibile far percorrere esattamente la stessa distanza a chi gareggia in corsia interna e a chi invece gareggia all’esterno (naturalmente nella seconda saranno invertite). Ancora una volta, il pattinaggio parla olandese: al primo posto troviamo Jan Smeekens in 34″59, quattro centesimi davanti al connazionale Michel Mulder. Terzo il giapponese Keiichiro Nagashima. Nelle retrovie i due azzurri: troviamo infatti al ventottesimo posto Mirko Nenzi e al trentaduesimo David Bosa.
Sotto la tutina niente. Sexy gaffe per l’atleta russa Olga Graf. La pattinatrice 31enne dell’est Europa è stata protagonista di un siparietto hot decisamente piccante. Dopo aver smesso di pattinare i suoi 3 mila metri in velocità, ed aver ottenuto la medaglia di bronzo in seguito al terzo posto in assoluto, la Graf si è lasciata andare ad un gesto probabilmente liberatorio, abbassandosi la zip della tutina. Peccato però che la stessa, sovrappensiero per l’emozione, si era dimenticata di non indossare alcunché sotto alla tuta sportiva. Accortasi dell’errore è andata subito a coprirsi visibilmente imbarazzata. «Mi ero completamente dimenticata di non indossare nulla sotto la tuta – il commento della stessa nazionale russa – abbiamo delle buone divise, ma sono molto strette. Si ha solo voglia di respirare e di togliersi la tuta. Solo Dopo mi sono resa conto che forse questo video apparirà su Youtube, ma non credo che sarà poi così male». Ed in effetti il video con protagonista la medaglia di bronzo è subito divenuto virale, facendo in breve tempo il giro del web: clicca qui per vederlo.
Va al canadese Charles Hamelin il secondo oro di giornata a Sochi 2014. Hamelin ha vinto infatti la gara dei 1500 metri maschili di short track con il tempo di 2’14″985, precedendo in una appassionante volata a tre il cinese Tianyu Han, secondo e quindi medaglia d’argento, e il russo di origini coreane Victor An, medaglia di bronzo per la gioia del pubblico del palazzetto Iceberg di Sochi. Hamelin è uno dei grandi campioni di questo sport: per lui è il terzo oro in carriera dopo i due di Vancouver 2010, ai quali si aggiunge anche un argento a Torino 2006.
Ha vinto la medaglia d’oro nella supercombinata femminile dei Giochi di Sochi 2014. La campionessa tedesca, che bissa il titolo ottenuto nella stessa specialità quattro anni fa, ha completato la propria gara con il tempo di , precedendo di 40/100 l’austriaca Nicole Hosp che ha così conquistato la medaglia d’argento. Terzo posto e medaglia di bronzo per l’americana Julia Mancuso, staccata di 53/100. La Mancuso era prima dopo la discesa: in slalom si è dovuta inchinare a Riesch ed Hosp, certamente molto più a loro agio fra i pali stretti, ma ha comunque difeso il podio, precedendo di soli 10/100 un’altra delle grandi favorite, la slovena Tina Maze. Per la Riesch grande rimonta dal quinto posto della discesa e terzo oro olimpico dopo la doppietta slalom-combinata di Vancouver 2010. Undicesima Federica Brignone, si è ritirata nel corso dello slalom Francesca Marsaglia, mentre Elena Fanchini e Daniela Merighetti hanno deciso di non prendere parte allo slalom dopo il non esaltante risultato ottenuto stamattina in discesa.
Beffa atroce per Yuri Confortola nella semifinale dei 1500 metri maschili. L’azzurro è stato danneggiato dallo statunitense Eduardo Alvarez nella terza delle tre semifinali: Alvarez è stato squalificato, ma Confortola non è stato ripescato per la finale, a differenza di quanto successo nella semifinale precedente, dove è stato salvato il sud-coreano Han-Bin Lee, a sua volta danneggiato da un altro concorrente. Sarà dunque una finale a sette: si qualificavano i primi due classificati di ciascuna delle tre semifinali, ai quali va appunto aggiunto Lee. Per Confortola resta solo l’amarezza.
Si qualifica per i quarti di finale dei 500 metri femminili di short track. L’azzurra più attesa di questo sport vince senza grosse difficoltà la propria batteria con il tempo di 43″568: giovedì ci saranno tutti i turni successivi, fino alla finale che assegnerà il titolo. Subito eliminate invece Martina Valcepina ed Elena Viviani. Il programma della giornata è ancora molto intenso: ora le semifinali dei 1500 maschili con Yuri Confortola, più avanti le batterie della staffetta donne e la finale della gara maschile.
Comincia il programma dello short track a Sochi 2014: nelle batterie dei 1500 metri maschili Yuri Confortola avanza alle semifinali, mentre Tommaso Dotti è stato subito eliminato. Confortola è giunto secondo nella propria batterie, Dotti invece quinto nella propria. Per accedere alle semifinali bisognava entrare fra i primi tre.
Anche le donne hanno fatto il loro debutto nello sci alpino a Sochi. Stamattina si è disputata la discesa della supercombinata femminile, che assegnerà le sue medaglie al termine dello slalom (che inizierà alle ore 12.00 italiane). Al termine della prova veloce, troviamo al comando l’americana Julia Mancuso in 1’42″68, davanti alla svizzera Lara Gut, seconda a 47/100, e alla slovena Tina Maze, terza a 86/100. In quarta posizione si è piazzata Anna Fenninger (Germania) davanti a Maria Riesch (Germania): insomma, le big sono tutte davanti, si annuncia grande spettacolo anche fra i pali stretti.
Altra intensa giornata alle Olimpiadi Invernali 2014 di Sochi. I titoli assegnati saranno cinque, ma le gare saranno tante e vedranno impegnati anche degli italiani. Apertura affidata alle partite del girone di curling maschile (Danimarca-Cina, Germania-Canada, Russia-Gran Bretagna, Svizzera-Svezia), poi sarà il momento dello sci alpino femminile, con la supercombinata: una mini-discesa, poi una singola manche di slalom (che si corre intorno alle 12). Favorite ovviamente le discesiste: abbiamo poche possibilità ma ci presentiamo al cancelletto di partenza con Francesca Marsaglia, Daniela Merighetti (era caduta nella prova cronometrata della discesa, ma senza esiti negativi), Federica Brignone (che ci può provare), Elena Fanchini. Da tenere d’occhio Anna Fenninger, Lara Gut e Tina Maze, ma soprattutto Maria Riesch che è la campionessa in carica, e l’argento di Vancouver Julia Mancuso. Poi Yuri Confortola e Tommaso Dotti nei 1500 metri dello short track, ma qui le speranze di andare a medaglia sono decisamente poche. Ancora curling ma questa volta femminile (siamo ancora nel girone), poi avremo le batterie dello short track femminile, 500 metri: abbiamo la nostra Arianna Fontana al via (insieme a Martina Valcepina), da qui possiamo ricevere delle gioie ma non oggi, perchè parliamo solo di batterie (la finale è in programma il 13 febbraio, giovedi). Alle ore 16 altro appuntamento con gli azzurri: c’è il biathlon, la 12,5 km a inseguimento, con Dominik Windisch, Lukas Hofer, Christian De Lorenzi. Diciamolo subito: a meno di miracoli, la medaglia non arriverà. Dopo altre gare dei gironi del curling maschile, si aprono le batterie dello slittino femminile, nelle qualisono impegnate Sandra Gasparini, Andrea Voetter e Sandra Robatscher. Chiusura con la finale del freestyle, ma non ci saranno italiani impegnati.