Arriva dal salto con gli femminile, piccolo trampolino, l’ultimo podio di giornata. L’oro, a sorpresa, è di Carina Vogt, tedesca; battuta quella che era considerata un po’ da tutti la grande favorita, l’austriaca Daniela Iraschko-Stolz; la francese Coline Mattel completa il podio con la medaglia di bronzo. Quarta la giapponese Sara Takanashi (un’altra favorita), che era terza dopo la prima manche ma ha effettuato un brutto secondo salto; solo quinta Evelyn Insam, ma per l’Italia è comunque un ottimo risultato e, soprattutto, il migliore di sempre.



Seconda medaglia d’oro per la Svizzera a Sochi 2014. Il merito è di Iouri Podladtchikov, che ha vinto l’halfpipe dello snowboard con il fantastico punteggio di , mentre alle sue spalle si sono piazzati due giapponesi: la medaglia d’argento è andata ad Ayumu Hirano con il punteggio di 93.50, mentre il bronzo va a Taku Hiraoka, che è arrivato a quota 92.25. Medaglie molto importanti per il Paese nipponico, che finora era ancora a secco. Grossa delusione invece per gli Usa, perché la star Shaun White si è fermata ai piedi del podio.



Doppietta per la Germania nello slittino femminile. La medaglia d’oro è andata a Natalie Geisenberger davanti alla connazionale Tatjana Huefner, staccata però di oltre un secondo nella somma dei tempi delle quattro manche di questa competizione. Non è certo una novità, perché da sempre la Nazionale tedesca domina tra le donne nello slittino, con rarissime intromissioni: così la Germania sale a quota quattro medaglie in questi Giochi, ma ben tre sono d’oro (due nello slittino con quella di Felix Loch). Completa il podio la statunitense Erin Hamlin, che si è aggiudicata la medaglia d’argento. Migliore delle azzurre Sandra Gasparini, quattordicesima. Troviamo poi Andrea Voetter diciannovesima e Sandra Robatscher, parente di Armin Zoeggeler, in ventiduesima posizione.



Il successo di Sang Hwa Lee, che si è aggiudicata la medaglia d’oro (con il nuovo record olimpico) nei 500 metri del pattinaggio di velocità femminile, permette alla Corea del Sud di entrare nel medagliere di Sochi 2014 e nel modo migliore, cioè con il metallo più prezioso. La medaglia d’argento va ai padroni di casa: la Russia ottiene la prima medaglia di giornata grazie al secondo posto di Olga Fatkulina. Per la prima volta qui a Sochi, l’Olanda non vince una gara di questo sport, ma sale comunque sul podio grazie alla medaglia di bronzo di Margot Boer, terza in questa gara.

Prima medaglia per la Bielorussia, ed è subito un oro: il merito è tutto di Darya Domracheva, vincitrice della 10 km inseguimento di biathlon femminile al termine di una gara letteralmente dominata sia sugli sci sia per la precisione al tiro. Dopo un bronzo conquistato a Vancouver quattro anni fa, l’ex sovietica sale altri due gradini per conquistare la posizione più ambita. L’argento è andato a Tora Berger, e per la Norvegia è una medaglia molto importante perché consente agli scandinavi di scavalcare il Canada al comando del medagliere generale di Sochi 2014. Il terzo posto invece è andato alla slovena Teja Gregorin, e per il piccolo Paese slavo è una grande soddisfazione visto che si tratta della seconda medaglia del giorno dopo il bronzo di Vesna Fabjan nello sci di fondo.

La giornata è stata caratterizzata dalle due gare sprint tl di sci di fondo, che hanno vissuto le loro finali una dopo l’altra. Grande gioia per la Norvegia, che ha vinto l’oro femminile con Maiken Caspersen Falla e l’oro maschile con Ola Vigen Hattestad, lanciando l’inseguimento al Canada in testa al medagliere generale (ora un solo argento avvantaggia i nordamericani). La gara femminile è stata un vero e proprio trionfo norvegese, con il secondo posto che è andato alla connazionale Ingvild Flugstad Oestberg mentre il bronzo è andato alla Slovenia grazie a Vesna Fabjan. Nazione di tradizione molto minore, ma che spesso sa essere protagonista nelle gare sprint. Nella gara maschile invece il resto del podio è stato occupato dalla Svezia, che aveva tre atleti in finale e ha raccolto bene, ma non l’obiettivo massimo. Medaglia d’argento per Teodor Peterson, bronzo per Emil Joensson al termine di una gara assurda, in cui si era rialzato presto ma è stato “graziato” da una clamorosa tripla caduta degli altri concorrenti.

Il primo titolo della giornata di oggi (11 febbraio) va al Canada, che consolida così la propria leadership nel medagliere generale e rinforza il dominio nel freestyle. Infatti, Dara Howell ha conquistato la medaglia d’oro nella gara dello slopestyle femminile, dominando già dalla prima manche, e la Nazione della foglia d’acero porta a casa anche la medaglia di bronzo conquistata da Kim Lamarre. Dominio contrastato solo dai “cugini” statunitensi: agli Usa va la medaglia d’argento grazie a Devin Logan.

Nella giornata di ieri sono stati assegnati altri titoli che hanno momentaneamente sconvolto gli equilibri tra le varie nazionali. Torna in vetta il Canada grazie alla doppietta nel freestyle gobbe maschile, dopo che già le donne l’avevano centrata nella loro specialità; l’Olanda resta comunque in totale scia con 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi; il pattinaggio di velocità è la disciplina in cui i tulipani hanno conquistato il maggior numero di titoli, martedì sono saliti sul podio tre olandesi per i 500 m. Quella di ieri è stata una giornata che ha visto un’altra nazionale irrompere sulla scena olimpica: la Francia. Il transalpino Martins Fourcade, che aveva deluso nella sprint 10 km, è riuscito a confermare quanto di buono fatto in Coppa del Mondo nella 12,5 km a inseguimento di Biathlon piazzandosi al primo posto. Il ceco Ondrej Moravec è arrivato al secondo posto e il bronzo è andato a un altro francese: Jean Guillame Beatrix. Bjorndalen, il vincitore della prima uscita olimpica del Biathlon, è arrivato in quarta posizione. I nazionali canadesi proseguono a velocità di crociera nel tabellone del medagliere: Charles Hamein ha vinto l’oro in un’emozionante testa a testa il cine se Tianyu Han nei 1500 m maschili dello Short track. Lo zar Victor An (coreano naturalizzato) è riuscito a soddisfare parzialmente i tifosi russi classificandosi in terza posizione. Ieri è stato anche il turno della Supercombinata di Sci alpino, la tedesca Marina Riesch è stata la più veloce di tutte, le attese non sono state smentite, questo è il suo terzo oro olimpico carriera;  alle sue spalle sono arrivate l’austriaca Nicole Hosp e l’americana Julia Mancuso. Quest’oggi verranno assegnati altri sette titoli e sono in programma altre gare che decreteranno le relative finali. C’è grande attesa in casa azzurra per quanto riguarda le discipline dello Sci di Fondo maschile, con Pellegrino in pole per il podio, del pattinaggio di figura a coppie e  per il Biathlon femminile a inseguimento, in cui la Oberhofer e la Wierer partiranno rispettivamente in quarta e sesta posizione. Speriamo in bene!

Rank Country Gold Silver Bronze Total
1 Norway 4 3 4 11
2 Canada 4 3 2 9
3 Germany 4 1 0 5
4 Netherlands 3 2 3 8
5 United States 2 1 4 7
6 Switzerland 2 0 0 2
7 Russian Fed. 1 3 3 7
8 Austria 1 3 0 4
9 France 1 0 2 3
10 Belarus 1 0 0 1
10 Korea 1 0 0 1
10 Poland 1 0 0 1
10 Slovakia 1 0 0 1
14 Sweden 0 3 1 4
15 Czech Republic 0 2 1 3
16 Slovenia 0 1 2 3
17 Italy 0 1 1 2
17 Japan 0 1 1 2
19 China 0 1 0 1
19 Finland 0 1 0 1
21 Great Britain 0 0 1 1
21 Ukraine 0 0 1 1

 

 

 

1. Dara Howell (Can) 94.20

2. Devin Logan (Usa) 85.40

3. Kim Lamarre (Can) 85.00

1. Maiken Caspersen Falla (Nor) 2’35”49

2. Ingvild Flugstad Oestberg (Nor) 2’35”87

3. Vesna Fabjan (Slo) 2’35”89

1. Ola Vigen Hattestad (Nor) 3’38”39

2. Teodor Peterson (Sve) 3’39”61

3. Emil Joensson (Sve) 3’58”13

1. Darya Domracheva (Bie) 29’30″7

2. Tora Berger (Nor) a 37″6

3. Teja Gregorin (Slo) a 42″0

1. Sang Hwa Lee (S. Cor) 74″70

2. Olga Fatkulina (Rus) 75″06

3. Margot Boer (Ola) 75″48

1. Natalie Geisenberger (Ger) 3’19″768

2. Tatjana Huefner (Ger) 3’20″907

3. Erin Hamlin (Usa) 3’21″145

1. Iouri Podladtchikov (Svi) 94.75

2. Ayumu Hirano (Jpn) 93.50

3. Taku Hiraoka (Jpn) 92.25.

1. Camila Vogt (GER) 247.4

2. Daniela Iraschko-Stolz (AUT) 246.2

3. Coline Mattel (FRA) 245.2