La storica gara di salto con gli sci femminile (prima nella storia dei Giochi) ha visto la vittoria a sorpresa della tedesca Carina Vogt con il punteggio di . La Vogt ha preceduto la grande favorita Daniela Iraschko-Stolz, che comunque garantisce all’Austria la medaglia d’argento con il punteggio di 246.2, frutto di un grande secondo salto. Per l’oro però paga la brutta prima manche, nella quale invece la Vogt era già prima. Completa il podio il terzo posto della francese Corine Mattel, con 245.2 punti. Grandissima gara per l’azzurra Evelyn Insam, quinta con 242.2 punti: si tratta infatti del miglior risultato di sempre (evidentemente contando le gare maschili) in questo sport, anche se dopo la prima manche l’azzurra era quarta e dunque speravamo in una medaglia. Evelyn si è migliorata nel secondo salto, ma non quanto la Iraschko (che era dietro), poi nessuna delle big ha sbagliato. Delusione per l’altra grande favorita, la giapponese Sara Takanashi, che si è dovuta accontentare del quarto posto.
Sorpresa nell’halfpipe. La medaglia d’oro va allo svizzero Iouri Podladtchikov, con il fantastico punteggio di , ma la più grande notizia è che l’americano Shaun White si deve accontentare di un quarto posto amarissimo per la stella globale dello snowboard. Onore però al vincitore, autore di una seconda run davvero eccellente, che gli ha portato in dote l’ambitissima medaglia d’oro. Dietro di lui si sono piazzati due giapponesi: la medaglia d’argento è andata ad Ayumu Hirano con il punteggio di 93.50, mentre il bronzo va a Taku Hiraoka, che è arrivato a quota 92.25.
La tedesca Natalie Geisenberger ha vinto la medaglia d’oro della gara di slittino singolo donne davanti alla connazionale Tatjana Huefner e all’americana Erin Hamlin. Un vero e proprio dominio per la Germania, come era d’altronde ampiamente prevedibile in base ai risultati di Coppa del Mondo e all’andamento delle prime due manche, disputate ieri. A Vancouver 2010 aveva vinto la Huefner, con la connazionale al terzo posto: stavolta invece ecco addirittura la doppietta, con la Geisenberger che però ha conquistato il gradino più alto ai danni della più titolata compagna di squadra. Abissale il margine di vantaggio, di oltre un secondo al termine delle quattro manche: nessun dubbio quindi sul trionfo della Geisenberger. Per la Hamlin invece la soddisfazione di essere stata la migliore del “resto del mondo”, traguardo mai banale nello slittino femminile. Intanto, è da segnalare anche che si è svolto il programma corto della gara di coppia di pattinaggio artistico. Qualificate per il libero entrambe le coppie italiane, ma purtroppo Stefania Berton-Ondrej Hotarek sono stati frenati da una caduta che li pone già lontani dal podio. Soddisfazione invece per Nicole Della Monica-Matteo Guarise che hanno centrato il loro obiettivo, cioè proprio il passaggio di questa prima prova per accedere al gran finale di domani.
La medaglia d’oro dei 500 metri di pattinaggio velocità donne va alla sudcoreana Sang Hwa Lee, che ha chiuso le due manche di cui la gara si compone con il tempo complessivo di , tempo che costituisce il nuovo record olimpico sulla distanza. Una grande prestazione dunque per la rappresentante della Corea del Sud, che dà alla sua Nazione il primo oro in questi Giochi. Medaglia d’argento alla russa Olga Fatkulina, staccata di 36 centesimi dalla vincitrice, mentre la medaglia d’argento è andata all’olandese Margot Boer, staccata di 78/100 dalla Lee, per l’ennesima medaglia conquista dai Paesi Bassi nel pattinaggio a questi Giochi. Trentesima l’unica italiana, Yvonne Daldossi.
Vittoria netta per la bielorussa Darya Domracheva nella 10 km inseguimento di biathlon femminile. Un successo mai in discussione: la nuova campionessa olimpica ha dominato sia sugli sci sia al poligono di tiro, dove ha commesso un solo errore su 20 bersagli. Al secondo posto si è classificata la norvegese Tora Berger, staccata però di ben 37″6, mentre sul terzo gradino del podio è salita la slovena Teja Gregorin, a sua volta staccata di 42 secondi netti dalla vincitrice della medaglia d’oro. Per l’Italia buono l’ottavo posto di Karin Oberhofer, mentre è scivolata nelle retrovie Dorothea Wierer, diciassettesima.
Un pomeriggio di grandi emozioni ci attende a Sochi. Alle ore 16.00 comincia la gara di biathlon femminile sulla distanza di 10 km inseguimento, con le azzurre Karin Oberhofer e Dorothea Wierer attese protagoniste. Alla stessa ora bvia anche al programma corto della gara a coppie del pattinaggio di figura: per l’Italia le coppie Della Monica-Guarise e Berton-Hotarek, il titolo sarà assegnato domani. Inoltre sono in corso le finali dei 500 metri femminili di pattinaggio di velocità e la terza manche dello slittino donne (il titolo sarà assegnato nel tardo pomeriggio, al termine della quarta manche). Per lo snowboard, in corso invece la semifinale dell’halfpipe maschile.
Il norvegese Ola Vigen Hattestad ha vinto la medaglia d’oro della gara sprint tl di sci di fondo. Una gara assurda, vinta dallo scandinavo con il tempo di battendo con grande facilità lo svedese Teodor Peterson, preceduto di 1″2. Solo loro due sono arrivati in fondo al percorso senza problemi. Una tripla caduta ha infatti messo fuori causa l’altro norvegese Anders Gloeersen, l’altro svedese Marcus Hellner e il russo Sergey Ustiugov, così paradossalmente la medaglia di bronzo è andata allo svedese Emil Joensson, che si era rialzato fin da subito, non avendo assorbito le fatiche dei turni precedenti. Per lui un pesantissimo distacco di quasi 20 secondi – una enormità in una gara così breve – ma comunque la gioia del podio. Epilogo incredibile di una gara in cui solo il grande favorito della finale non ha avuto sostanziali problemi, andando a cogliere così una medaglia d’oro nemmeno troppo sofferta.
La norvegese Maiken Caspersen Falla ha vinto la medaglia d’oro della gara sprint tl di sci di fondo. Un successo netto per l’atleta scandinava, che ha chiuso la gara con il tempo di , senza discussioni e con un arrivo in completa sicurezza. Bagarre fino al fotofinish, invece, per il secondo posto, che è poi andato alla sua connazionale Ingvild Flugstad Oestberg, staccata di 38 centesimi, che ha preceduto di un soffio la slovena Vesna Fabjan. Ben presto staccate le altre tre finaliste, che non hanno avuto alcuna possibilità di lottare per le medaglie. Nella classifica complessiva settima Gaia Vuerich, migliore delle eliminate in semifinale. Adesso la finale maschile.
Delusione per Federico Pellegrino nella gara sprint tl. Per il valdostano si è spenta la luce a metà della sua semifinale, che poi ha chiuso in sesta e ultima posizione, quindi non ci saranno azzurri in finale. Si giocheranno il titolo Joensson, Peterson ed Hellner per la Svezia, Hattestad e Gloeersen per la Norvegia e Ustiugov per la Russia. Ora in breve successione ci saranno la finale femminile e quella maschile: due titoli da assegnare sul filo dei decimi di secondo.
Eliminata con grande onore nella semifinale della gara sprint tl. L’azzurra, ultima per quasi tutto il percorso, ha sfoderato una grande volata con cui è risalita fino alla terza posizione. Purtroppo però passavano solamente le prime due, oltre al ripescaggio di altri due tempi, che però sono arrivati entrambi dall’altra semifinale, più veloce: Le finaliste saranno: Falla, Jacobsen e Oestberg per la Norvegia, Fabian per la Slovenia, Ingemarsdottir per la Svezia e Caldwell per gli Stati Uniti. Ora gli uomini, con Federico Pellegrino in gara.
Si qualifica per la semifinale della gara sprint tl vincendo il proprio quarto di finale. Una volata imperiale per il nostro azzurro, nella stessa batteria che ha visto partecipare anche David Hofer, terzo ma con un tempo non sufficiente per il ripescaggio, che ha graziato invece il norvegese Petter Northug. Pellegrino tornerà in pista per la seconda semifinale maschile, ma prima ci saranno quelle femminili, dove prenderà il via anche l’azzurra Gaia Vuerich.
Si qualifica per la semifinale della gara sprint tl femminile con il terzo posto nel più veloce quarto di finale: fondamentale, perché la qualificazione era garantita alle prime due di ogni batterie, e poi ai due migliori tempi. Brava Gaia a buttarsi in volata bruciando l’americana Kikkan Randall, una delle favorite che invece esce di scena con ampio anticipo. Niente da fare invece per Greta Laurent, sfortunata perché si è toccata con un’altra concorrente, chiudendo poi il proprio quarto all’ultimo posto. Ora, senza alcun momento di pausa, tocca agli uomini: nei quarti abbiamo Federico Pellegrino e David Hofer, entrambi nella quinta e ultima batteria.
Questa mattina è iniziata la lunga giornata delle gare sprint tl a Sochi 2014. Si sono da poco concluse le qualificazioni, che sia tra gli uomini sia tra le donne hanno ammesso i primi trenta ai quarti di finale). Federico Pellegrino si è confermato tra i favoriti ottenendo il terzo miglior tempo alle spalle del norvegese Ola Vigen Hattestad e del russo Sergey Ustiugov. Si è qualificato anche David Hofer, diciottesimo. Niente da fare invece per Enrico Nizzi e Dietmar Noeckler. Anche tra le donne due azzurre ce l’hanno fatta a passare la prima fase, Gaia Vuerich con il tredicesimo tempo e Greta Laurent con il sedicesimo, mentre è rimasta fuori per un soffio Ilaria De Bertolis, trentaduesima. Il miglior tempo è stato fatto registrare dalla norvegese Maiken Caspersen Falla, davanti alla slovena Katja Visnar e all’altra norvegese Marit Bjoergen.
Conquista la medaglia d’oro nello slopestyle femminile del freestyle, e continua così il dominio del Canada in questo sport (tre ori in altrettante gare). La Howell ha dominato già dalla prima manche, chiusa con il punteggio di . Nella seconda manche nessuna l’ha battuta, consegnandole così l’ambitissimo titolo ancora prima della sua seconda fatica. Medaglia d’argento per la statunitense Devin Logan con il punteggio di 85.40, medaglia di bronzo per Kim Lamarre (85.00), che così regala un’altra medaglia al Canada, che in tutte le gare del freestyle finora ha sempre piazzato due atleti sul podio. Ottimo ottavo posto per l’azzurra Silvia Bertagna, che era entrata in finale con il dodicesimo miglior punteggio ed è riuscita a scalare altre quattro posizioni con un punteggio di 69.40.
Inizia con una buona notizia la giornata per l’Italia a Sochi 2014. Infatti, Silvia Bertagna si è qualificata per la finale di slopestyle del freestyle femminile ottenendo il dodicesimo miglior punteggio (70.60) nelle qualificazioni, l’ultimo utile per conquistare un posto nella finale che sarà appunto a dodici. Miglior punteggio per la canadese Dara Howell, con 88.80. Finale alle ore 10.00 italiane.
Anche oggi sarà una giornata ricca di eventi sportivi per le Olimpiadi di Sochi 2014. i titoli assegnati saranno sette ma ci sono diverse gare in programma. Si parte con il curling alle ore 6.00 (orario italiano) al femminile per poi passare sulle piste del Freestyle per lo Slopestyle, sempre in rosa, alle ore 7.00. Sarà una giornata all’insegna di figure e salti mortali, al Roza Chutor snow park andranno inscena i funamboli dello snowboard per l’assegnazione delle medaglie nella specialità Halfpipe. Riflettori puntati anche sull’Hockey, in programma Germania-Svezia e Russia-Giappone (femminile). Grande attesa per gli atleti azzurri per la Sprint di sci di fondo: le speranze della squadra azzurra sono riposte in Federico Pellegrino, ma anche gli altri atleti italiani daranno del filo da torcere agli altri concorrenti. Si assegneranno i titoli sia della gara maschile sia di quella femminile, entrambe disputate in tecnica libera. Un’altra disciplina in cui possiamo sperare di vedere salire sul podio gli azzurri è il pattinaggio di figura. La coppia composta da Ondrej Hotarek e Stefania Berton, già medaglia di bronzo nei precedenti Europei di Budapest, proveranno a lasciare un segno e scrivere una nuova pagina delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014: si comincia con il programma corto, domani il libero che assegnerà le medaglie. Inoltre, riflettori anche sul biathlon con la 10 km inseguimento femminile. Le azzurre Karin Oberhofer e Dorothea Wierer possono ben figurare dopo gli ottimi risultati ottenuti nella sprint di domenica. Infine, da ricordare la gara femminile di salto con gli sci, inserita per la prima volta nel programma olimpico.