E’ della Russia l’ultimo acuto di giornata. La nazione ospitante di questi Giochi invernali si prende oro e argento nel pattinaggio artistico a coppie, grazie ai campioni europei in carica Tatiana Volosozhar-Maxim Trankov e a Ksenia Stolbova-Fedor Klimov. La Germania fa un passo avanti nel medagliere prendendosi il bronzo con Aliona Savchenko-Robin Szolkowy. Giù dal podio la Cina – può essere considerata una sorpresa – mentre l’Italia chiude un’altra giornata senza medaglie: oggi solo due “legni” con Daniela Merighetti (discesa libera) e Alessandro Pittin (combinata nordica). Speriamo che domani ci potremo rifare: abbiamo Arianna Fontana impegnata nello short track 500 metri.



Dominio totale della Germania nello slittino. Anche nel doppio arriva l’oro, grazie alla coppia formata da Tobias Wendl e Tobias Artl, che ha dominato la gara fin dalla prima manche. Un successo mai in discussione, arrivato con un margine di oltre mezzo secondo su un’altra coppia molto quotata, quella composta dai fratelli austriaci Andreas Linger-Wolfgang Linger. Per la Germania dunque sono arrivate tre vittorie nelle tre gare “classiche” (oltre al doppio, i due singoli maschile e femminile): la staffetta di domani ha una squadra favorita d’obbligo. Intanto, la Germania è sempre più in fuga nel medagliere generale. Grande soddisfazione anche per la Lettonia: la medaglia di bronzo conquistata dalla coppia di fratelli Andris Sics-Juris Sics è solamente la quarta nella storia ai Giochi invernali per il piccolo paese baltico.



Ennesima medaglia d’oro per l’Olanda nel pattinaggio di velocità. Stefan Groothuis infatti ha vinto oggi pomeriggio la gara dei 1000 metri maschili con il tempo di , precedendo il canadese Denny Morrison, medaglia d’argento con il tempo di 1’08″43 (solo quattro centesimi di ritardo), e l’altro olandese Michel Mulder, terzo e medaglia di bronzo in 1’08″74. Guardare il medagliere del solo pattinaggio è impressionante: gli olandesi infatti hanno conquistato quattro ori, due argenti e quattro bronzi su cinque gare, un dominio talente netto che consente alla Nazionale di Amsterdam di occupare il quarto posto nel medagliere generale pur non avendo vinto nemmeno una medaglia in nessun altro sport. La tradizione Orange è sempre stata fortissima, ma non c’è dubbio che i risultati di quest’anno stanno andando ogni oltre previsione, lasciando ai rivali solo le briciole.



La medaglia d’oro di Erick Frenzel nella combinata nordica esalta la Germania che vola al primo posto del medagliere generale dei Giochi. Per i tedeschi è “solo” la sesta medaglia, ma cinque di queste sono d’oro e così ecco materializzarsi il sorpasso su Norvegia e Canada, che hanno ottenuto molte più medaglie ma con meno successi. Frenzel ha dominato la gara fin dalla prova di salto, per poi completare l’opera nella 10 km di sci di fondo. Medaglie d’argento per il giapponese Akito Watabe, che ha ceduto nel finale, mentre il bronzo è andato al norvegese Magnus Krog che ha preceduto per poco più di un secondo l’azzurro Alessandro Pittin. Grande soddisfazione per l’ottima prestazione dell’azzurro, autore di una rimonta prodigiosa, ma anche amarezza per l’ennesima “medaglia di legno” della spedizione azzurra. A fronte delle sole due medaglie vinte finora, infatti, siamo già arrivati a quota quattro quarti posti.

La discesa libera femminile ci consegna il primo podio del giorno a Sochi 2014, con la bellezza di due medaglie d’oro perché è da registrare il successo ex-aequo di Tina Maze e Dominique Gisin. Per la slovena questo oro arriva dopo i due argenti di quattro anni fa a Vancouver ed è lo storico primo oro per la propria Nazione ai Giochi invernali, mentre la Svizzera vince la discesa donne per la quarta volta alle Olimpiadi (l’ultima fu Michela Figini a Sarajevo 1984). Per le elvetiche il dominio è stato completato dal terzo posto di Lara Gut, pur non del tutto soddisfatta per la sua medaglia di bronzo.

La giornata di oggi modificherà il medagliere olimpico di Sochi? Lo vedremo: intanto, ieri abbiamo assistito al dominio scandinavo nello sci di fondo, con Norvegia e Svezia a spartirsi come da copione le medaglie e lasciare le briciole alle altre (bello il bronzo di Teja Gregorin, Slovenia, nello sprint femminile). La giornata si era aperta con l’oro della Bielorussia (Darya Domracheva, 10 Km a inseguimento di biathlon) e si è conclusa con la vittoria della tedesca Carina Vogt nel salto con gli sci dal trampolino piccolo; due vittorie decisamente a sorpresa, che aumentano così i fatti inattesi che questa Olimpiade ci sta raccontando. Purtroppo, quello che è nelle previsioni è la difficoltà dell’Italia: anche ieri nessuna medaglia, pur se Federico Pellegrino e Evelyn Insam possono dire di averci provato con tutte le loro forze. Oggi chissà: lo slittino doppio maschile potrebbe regalarci soddisfazioni, meno possibilità le abbiamo nella discesa libera femminile dove le favorite sono altre (ma le sorelle Fanchini sono agguerrite), probabilmente siamo già fuori dai giochi nel pattinaggio figura a coppie. Per il momento la vittoria del medagliere se la giocano in tre: la Norvegia, il Canada (che ha dominato il freestyle) e la Germania che hanno quattro ori a testa e per il momento sono differenziate dagli altri metalli (tre argenti e quattro bronzi per la Norvegia, tre argenti e due bronzi per il Canada, un argento per la Germania). Dietro arriva l’Olanda: tre ori, due argenti e tre bronzi con una cannibalizzazione totale del pattinaggio in velocità. Per questo motivo è altamente probabile che i tulipani non dureranno, venendo alla fine riassorbiti da Stati Uniti (Mikaela Shiffrin non ha ancora iniziato a gareggiare) e Svizzera (Lara Gut ha fallito la supercombinata, ma già da oggi si può rifare). Poi c’è la Russia, che al momento latita in settima posizione con un solo oro (tre argenti e tre bronzi) ma qualcosa dall’hockey su ghiaccio raccoglierà, oltre che da altre discipline. Certo loro partivano per vincere le Olimpiadi casalinghe: non sarebbe drammatico non farcela, ma certo essere anche giù dal podio farebbe rumore.

Rank Country Gold Silver Bronze Total
1 Germany 6 1 1 8
2 Canada 4 4 2 10
3 Norway 4 3 5 12
4 Netherlands 4 2 4 10
5 United States 3 1 5 9
6 Switzerland 3 0 1 4
7 Russian Fed. 2 4 3 9
8 Austria 1 4 0 5
9 Slovenia 1 1 2 4
10 France 1 0 2 3
11 Belarus 1 0 0 1
11 Korea 1 0 0 1
11 Poland 1 0 0 1
11 Slovakia 1 0 0 1
15 Sweden 0 3 1 4
16 Czech Republic 0 2 1 3
16 Japan 0 2 1 3
18 Italy 0 1 1 2
19 Australia 0 1 0 1
19 China 0 1 0 1
19 Finland 0 1 0 1
22 Great Britain 0 0 1 1
22 Latvia 0 0 1 1
22 Ukraine 0 0 1 1

 

1. Tina Maze (Slo) e Dominique Gisin (Svi) 1’41″57

3. Lara Gut (Svi) a 10/100

1. Eric Frenzel (Ger) 23’50″2

2. Akito Watabe (Jpn) a 4″2

3. Magnus Krog (Nor) a 8″1

1. Stefan Groothuis (Ola) 1’08″39

2. Denny Morrison (Can) 1’08″43

3. Michel Mulder (Ola) 1’08″74

1. Tobias Wendl-Tobias Artl (Ger) 1’38″933

2. Andreas Linger-Wolfgang Linger (Aut) 1’39″455

3. Andris Sics-Juris Sics (Let) 1’39″790

1. Kaitlyn Farrington (Usa) 91.75

2. Torah Bright (Aus) 91.50

3. Kelly Clark (Usa) 90.75

1. Tatiana Volosozhar-Maxim Trankov (RUS) 236.86

2. Ksenia Stolbova-Fedor Klimov (RUS) 218.68

3. Aliona Savchenko-Robin Szolkowy (GER) 215.78