Alessandro Matri sarà con grande probabilità uno dei protagonista della sfida in programma nel weekend fra l’Inter e la Fiorentina in quel dell’Artemio Franchi. L’attaccante della Viola è infatti un ex di Juventus e Milan, e il big match contro i nerazzurri l’ha sempre “sentito” particolarmente. Un Matri che sembra aver trovato la serenità a Firenze dopo sei mesi oscuri passati nella Milano rossonera: «Ho sofferto a Milano, non c’è un solo lato positivo nel mio breve ritorno in rossonero – parla schietto l’attaccante ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ci tenevo più del dovuto e facevo una gran fatica. Quando vuoi e non riesci resti male, io mi sono forse abbattuto troppo. Si erano create strane circostanze, facevo le mie analisi interne prendendomi tutta la responsabilità, ero come entrato in un tunnel». Fortunatamente il passaggio alla Fiorentina sembra aver giovato allo stesso Matri: «Montella mi ha dato la cosa di cui avevo più bisogno in quel momento, la tranquillità: ho risentito fiducia, ho iniziato con due gol. Così è stato subito più facile star meglio. Mi sono inserito benissimo, Aquilani e Lupatelli sono stati fondamentali per me, come gli altri compagni, lo stesso Andrea Della Valle è una persona molto alla mano. Non ho la presunzione di dire: “Non avrò mai bisogno di uno psicologo”. Solo per ora non mi è servito». Il futuro è comunque tutto da scrivere; Matri è infatti in prestito semplice alla Viola e non è da escludere che possa tornare al Milan per rimettersi in gioco in vista della stagione 2014-2015: «Sono qui in prestito – commenta il diretto interessato – a quello che succederà in estate si dedicheranno le società, io penserò solo al campo».



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