Il risultato di Fiorentina-Inter cambia di nuovo grazie al gran gol di Mauro Icardi. Il centravanti nerazzurro sfrutta un cross di Nagatomo e ruba il tempo a Compper girando in rete il pallone con grande classe e velocità di esecuzione. La partita era tornata in equilibrio, ma ora è nuovamente diretta verso la sponda nerazzurra.
Cambia ancora il risultato in Fiorentina-Inter con un gran gol di Cuadrado proprio in avvio con la collaborazione involontaria di Samir Handanovic. Cuadrado ha scoccato un destro da fuori area, la pallle sembra diretta in porta ma innocua, e invece il portiere nerazzurro non trattiene ed ora è tutto da rifare.
Dopo un avvio di partita un po’ a rilento dove Fiorentina e Inter non sono riusciti a creare grandi occasioni da gol al minuto 34 del primo tempo con un contropiede la squadra di Mazzarri mette in difficoltà la Fiorentina, Guarin mette dentro per Palacio che stoppa di petto e trafigge Neto. Grande azione dell’Inter che sblocca la partita.
Finalmente ci siamo, iniza la sfida tra Fiorentina e Inter partita del postiticipo di serie A. Mazzarri riesce dopo molti mesi a schierare la migiiore coppia d’attacco per i neroazzurri Palacio-Milito. Montella ritrova in panchina Gomez pronto ad entrare nel secondo tempo per cercare di dare una volta alla partita. : 1 Neto; 2 Gonzalo, 3 Diakité, 5 Compper, 7 Pizarro, 10 Aquilani, 11 Cuadrado, 14 Mati Fernandez, 17 Joaquin, 66 Vargas, 72 Ilicic. A disposizione: 25 Rosati, 12 Lupatelli, 4 Roncaglia, 8 Bakic, 23 Pasqual, 27 Wolski, 30 Matos, 32 Matri, 33 Gomez, 40 Tomovic, 88 Anderson. Allenatore: Vincenzo Montella. : 1 Handanovic; 35 Rolando, 25 Samuel, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 13 Guarin, 17 Kuzmanovic, 88 Hernanes, 55 Nagatomo; 8 Palacio, 22 Milito. A disposizione: ?12 Castellazzi, 30 Carrizo, 4 Zanetti, 6 Andreolli, 9 Icardi, 14 Campagnaro, 16 Mudingayi, 19 Cambiasso, 20 Botta, 21 Taider, 23 Ranocchia, 33 D’Ambrosio. Allenatore: Walter Mazzarri.
Si affrontano due squadre che giocano con un modulo speculare, anche se nei fatti le idee di calcio di Montella e Mazzarri sono diverse. La Fiorentina infatti e più che altro un 4-3-3: non solo nella mentalità, ma anche e soprattutto perchè con questo modulo ci gioca spesso. Cuadrado e Vargas non rimangono ancorati alla linea mediana, si spingono in avanti a comporre un vero e proprio tridente offensivo con Matri. Quando succede, Ilicic abbassa la sua posizione fino a giocare sulla mediana e, tutt’al più, è uno dei due interditori che si posiziona come baluardo davanti alla difesa. Mazzarri preferisce invece tenere il suo centrocampo “ancorato” e giocare sulle ripartenze, casomai alza e abbassa la posizione delle mezzali che vanno a fare densità sulla trequarti (quindi Hernanes o Guarin) ma preferendo aspettare gli avversari. Che, in questo caso, sono la squadra numero uno per possesso palla: bisognerà stare attenti a non lasciare spazi alla Fiorentina, maestra nello sfiancare le difese avversarie per poi trovare il varco giusto.
Questa sera si gioca Fiorentina-Inter: le quote Snai per questa partita sono molto interessanti e ci dicono, se guardiamo il dato 1X2 finale, che non c’è una vera e propria favorita. E’ di 2,10 la quota per la vittoria della Fiorentina, di 3,50 quella per il successo dell’Inter e di 3,30 quella per il pareggio. Si punta maggiormente sul fatto che entrambe le squadre segnino, come del resto è accaduto negli ultimi precedenti: l’eventualità Goal vale 1,68 mentre la NoGoal vale 2,07. All’andata poi l’Inter aveva vinto rimontando lo svantaggio iniziale: dovesse succedere, con vantaggio della Fiorentina a fine primo tempo, la quota sarebbe di 33, mentre è di 25 l’esatto contrario. Andando invece a dare un occhio al risultato esatto, la Fiorentina potrebbe ripetere il 2-1 con cui aveva perso all’andata, restituendo la pariglia: vale 9. Molto più alta invece la quota del 4-1 dello scorso anno, 40. L’ultima vittoria nerazzurra al Franchi aveva visto un 1-2 come punteggio: in questo caso, vincendo 12 euro se ne vincono 120.
La Serie A torna in campo con la 24^ giornata, quinta del girone di ritorno: questa volta al sabato è previsto un solo anticipo, alle ore 20,45 si gioca Fiorentina-Inter allo stadio Artemio Franchi. E’ sostanzialmente uno scontro diretto per il quarto posto: ovvero, per entrare direttamente in Europa League senza passare dai preliminari. Per i nerazzurri la finale di Coppa Italia rappresenta una grande opportunità: molto probabilmente infatti i viola libereranno un posto (che vincano o perdano la finale) riuscendo a qualificarsi passando dalla coppa nazionale, e così la sesta in campionato giocherà i preliminari. Meglio per la squadra di Walter Mazzarri, che rispetto alla Fiorentina dovrebbe recuperare 8 lunghezze: sono infatti 44 e 36 i punti delle due formazioni che si sfidano questa sera, i viola certamente restano in corsa anche per un posto ai playoff di Champions League che invece all’Inter rimane leggermente precluso, pur se naturalmente le distanze non si possono ancora considerare incolmabili quando mancano 15 giornate al termine del campionato. Diciamo che, dovesse vincere, la squadra di Vincenzo Montella farebbe un bel passo avanti per blindare quantomeno la quarta posizione. A Firenze si sono giocate 82 partite, considerando tutte le competizioni: 76 in campionato, 6 in Coppa Italia (l’ultima una vittoria nerazzurra nell’aprile del 2010). Il bilancio parla di una Fiorentina in vantaggio con 29 vittorie contro 19 sconfitte, 34 i pareggi. L’anno scorso i viola si erano imposti con un netto 4-1, contro un’Inter che iniziava la lenta ma inesorabile fase di declino; è invece dell’aprile 2012 l’ultimo pareggio verificatosi (0-0) alla stagione immediatamente precedente (febbraio 2011) i nerazzurri espugnarono il Franchi per l’ultima volta, con un 2-1. Naturalmente ci sono tanti doppi ex: il più famoso resta forse Gabriel Omar Batistuta, 207 gol in 331 partite con la maglia della Fiorentina; 12 e 2 con l’Inter, nella seconda parte del 2002-2003. Poi, più o meno nello stesso periodo, il portiere Francesco Toldo, altro elemento fondamentale di quella formazione viola che traslocò armi e bagagli nella San Siro nerazzurra dove rimase 9 stagioni, perdendo però il posto a favore di Julio Cesar a metà avventura. Da ricordare naturalmente Roberto Baggio, idolo di casa Fiorentina che dopo alcuni anni si trovò all’Inter ma non legò mai con il suo allenatore Marcello Lippi; e poi Nicola Berti, tre stagioni importanti a Firenze prima di esplodere definitivamente in nerazzurro e rimanervi per dieci stagioni, con tanto di cinque trofei vinti. Adriano, recentemente tornato a firmare un contratto da professionista, era stato mandato in prestito alla Fiorentina (6 gol in 15 partite), Daniel Passarella fu portato in Italia dalla Fiorentina, ci rimase per quattro anni e poi giocò un biennio all’Inter, mentre Daniele Adani dalla Viola (tre anni) è passato in nerazzurro, rimanendovi per un biennio.
La Fiorentina arriva da due vittorie consecutive: una in campionato, il 2-0 sull’Atalanta, poi – e ancora più importante – il 2-0 all’Udinese che ha consentito alla squadra allenata da Vincenzo Montella di guadagnarsi la finale di Coppa Italia, a 13 anni dall’ultima (che peraltro era stata vinta). Un momento positivo per i viola, a riscattare invece un periodo a cavallo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio che aveva portato in dote qualche risultato sotto tono, nello specifico il pareggio interno e rocambolesco contro il Genoa (3-3) e la sconfitta di Cagliari (0-1). Il tecnico sorride, non solo per il ritorno alla vittoria e una classifica che migliora (sono sempre 3 i punti di ritardo dal Napoli, ma dietro i viola c’è un bel solco) ma anche per il ritorno di Mario Gomez. Il tedesco, fuori dal 15 settembre scorso, non ha ancora fatto il suo ingresso in campo ma la sua sola presenza in panchina martedi sera è un successo per la Fiorentina, che può nuovamente contare sul suo grande acquisto estivo (pur se bisognerà capire quando sarà al 100%). Adesso si attende anche il rientro di Giuseppe Rossi (ci vorrà di più): con il gruppo al completo questa squadra può davvero centrare il terzo posto. Aiutata anche da un bilancio interno di tutto rispetto: 7 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta (proprio contro il Napoli) con 25 gol segnati e 15 subiti. Se poi anche i giovani (vedi Wolski, in gol contro l’Udinese) aumentano il loro livello di gioco, Montella si potrà togliere grandi soddisfazioni. Potrà farlo anche l’Inter, il cui ritorno in Europa sarebbe comunque positivo: dopo il nono posto dello scorso anno arrivare nelle prime sei sarebbe comunque positivo, considerando che la concorrenza è aumentata e che questo è un anno “zero”, con un cambio alla presidenza e ora anche nella dirigenza (è stato risolto il contratto di Marco Branca, considerato dai tifosi il principale responsabile delle difficoltà nerazzurre). In effetti dopo un grande avvio di stagione la squadra è caduta nelle sue contraddizioni e nella stanchezza di alcuni uomini cardine; la scarsa attitudine al turnover ha impedito a Walter Mazzarri di far ruotare i giocatori, e prima della vittoria contro il Sassuolo era arrivata una serie di cinque partite senza i tre punti (due pareggi e tre sconfitte) e nove con la sola affermazione nel derby. A conti fatti l’Inter 2013-2014 sta facendo peggio di quella di Andrea Stramaccioni, ma la vera differenza si vedrà da qui alla fine; intanto in trasferta il bilancio non è dei migliori, ci sono 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Preoccupa come sempre la difesa: sono 27 le reti incassate. Vedremo come andrà a finire questa partita: la Fiorentina sulle ali dell’entusiasmo può andare a +11 sulla più seria rivale per il quarto posto, ma ha nelle gambe la stanchezza accumulata martedi e potrebbe pagarla. L’Inter da perdere ha poco: l’obiettivo primario è difendere il quinto posto, se poi dovesse arrivare qualcosa di meglio sarà tanto di guadagnato. Non resta dunque che dare la parola al campo e mettersi comodi: la diretta di Fiorentina-Inter sta per cominciare…