Sono tanti i protagonisti di Catania-Lazio, partita molto interessante che si gioca oggi alle ore 12,30. Vediamo dunque chi potrebbe essere l’uomo del match, per l’una o per l’altra squadra.  Con Barzagli e Chiellini indisponibili la Juventus trema: la statistica dice che senza uno dei suoi titolari la difesa imbarca acqua molto più del previsto. Oggi ne mancheranno due: Bonucci è chiamato a giocare una partita di responsabilità al fianco di Caceres e Ogbonna, è lui che deve guidare la linea, dettarne i tempi di salita, chiamarne i movimenti. In più, dovrà dare una mano a Pirlo e gli altri centrocampisti nell’impostazione della manovra, perchè è probabile che il Chievo farà tanta densità in mediana per chiudere i varchi ai bianconeri. Saprà Bonucci superare l’esame?  Potenzialmente, il Chievo di protagonisti ne ha tanti: chiunque possa far male alla capolista. Rigoni però sembra essere l’ago della bilancia: di fronte ad Andrea Pirlo l’ex del Vicenza ha il compito di essere il giocatore che detta i tempi in mezzo al campo, e che dispone la linea Maginot dopo che i bianconeri avranno saltato la prima pressione delle punte. Di Pirlo non si occuperà lui in prima persona, ma oggi è chiamato a fare tanta interdizione e lasciare magari agli altri la manovra e il contropiede. A centrocampo si gioca tanto: lui è il capitano di questa squadra e il vero padrone della mediana veneta. Oggi più che mai deve dimostrarlo.



Alle ore 15 di oggi va in scena Juventus-Chievo, partita valida per la 24^ giornata del campionato di Serie A. I bianconeri arrivano dal pareggio ottenuto al Bentegodi contro il Verona, due punti persi in modo beffardo nei minuti di recupero; per questo saranno particolarmente agguerriti, non volendo perdere altro terreno in vetta alla classifica. Per quanto riguarda il Chievo, la vittoria manca da molte partite ed Eugenio Corini vuole quantomeno uscire con un pareggio dallo Juventus Stadium, per smuovere la classifica e avvicinare l’obiettivo salvezza. Arbitra Valeri.



Come di consueto Antonio Conte non ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita. La Juventus di oggi si modifica rispetto alla formazione titolare che tutti conosciamo: intanto torna titolare Marchisio, a centrocampo insieme a Pirlo e Vidal, e viene concesso un turno di riposo a Llorente con Giovinco che lo sostituisce. Avremo dunque un attacco formato dai piccoli, visto che Tevez, reduce dalla doppietta di Verona, sarà regolarmente al suo posto nel tentativo di incrementare il bottino di reti in campionato. Dietro ci sono i cambiamenti più sostanziali: il solo titolare a disposizione è Bonucci, e allora Conte è costretto a mandare in campo Caceres e Ogbonna, sperando che le amnesie del reparto in assenza dei giocatori di maggior esperienza non si ripetano oggi.



Riposo anche per Pogba, pur se la sua panchina sembra più che altro una scelta punitiva per l’errore commesso nei minuti di recupero di Verona-Juventus; Llorente invece ha bisogno di ricaricare le batterie dopo aver giocato e segnato tanto, non è comunque escluso che Conte decida di farlo giocare a gara in corso per cambiare l’inerzia e avere un’opzione in più da sfruttare qualora la partita si dovesse complicare. C’è anche Osvaldo, che in settimana aveva avuto l’influenza; non è al top ma potrebbe comunque essere impiegato per qualche minuto, nel tentativo di fargli trovare il primo gol con la maglia bianconera. In panchina anche Quagliarella, evidentemente reintegrato nel gruppo dopo che si era vociferato di un’esclusione dalla rosa da qui al prossimo giugno.

Si è fermato Mirko Vucinic: sfortunato il montenegrino, questa sarebbe dovuta essere la sua partita. Fuori anche Barzagli e Chiellini, la cosa che maggiormente preoccupa Conte: finora erano rimasti ai box uno per volta, la difesa è nuova e bisognerà fare molta attenzione. Inoltre, un nuovo guaio muscolare ha frenato Simone Pepe: per lui solo l’esordio stagionale in Coppa Italia contro l’Avellino, in campionato è ancora a zero minuti giocati.

Ecco le parole dell’allenatore Eugenio Corini alla vigilia della partita contro la Juventus in trasferta:“Siamo molto arrabbiati anche noi, perchè vogliamo cambiare l’inerzia di questo momento. C’è la consapevolezza di affrontare una grandissima squadra, che tra l’altro sarà ancor più motivata, visto il pareggio contro l’Hellas all’ultimo momento. Sappiamo di affrontare una squadra che alle grandi abilità ha sempre abbinato una cattiveria agonistica straordinaria, che l’ha portata a raggiungere traguardi importanti. Questo non ci deve spaventare, perché noi abbiamo un nostro percorso che dobbiamo fare, le nostra caratteristiche da mettere in campo, abbiamo un momento oggettivamente difficile da superare e lo dobbiamo fare anche con prestazioni importanti contro squadre importanti. Sappiamo che sarà dura ma vogliamo fare una grande prestazione.” “Dire che è battibile è una forzatura, perchè negli ultimi anni hanno dimostrato di essere una squadra straordinaria, ma anche le grandi possono subire contraccolpi”. Per l’ex centrocampista bianconero formazione con il 3-5-2, nel tentativo di sistemarsi a specchio rispetto alla Juventus e creare qualche grattacapo in più; Sardo e Dramé (già in gol a Torino due stagioni fa) dovranno vincere i duelli individuali contro Asamoah e Lichtsteiner, in mezzo Bentivoglio ed Hetemaj proteggeranno Radovanovic che si occuperà di impostare la manovra. Scelto ancora Puggioni tra i pali, davanti la coppia Thereau-Stoian, dunque confermato l’ex della Roma.

Sembra dunque che Agazzi sia destinato al ruolo di secondo, in attesa di trasferirsi al Milan dal prossimo giugno. Attenzione agli attaccanti in panchina: Paloschi è rapace d’area di rigore e all’andata aveva segnato un gol regolare (e annullato), mentre Pellissier è il vero spauracchio della Juventus avendo realizzato una tripletta qualche anno fa, per un clamoroso 3-3 in casa dei bianconeri. Per il resto, Lazarevic potrebbe essere l’uomo destinato a far cambiare passo alla squadra.

Corini deve rinunciare al suo metronomo Luca Rigoni e al perno della sua difesa Cesar: assenze certamente non da poco per una squadra che non ha una rosa lunghissima. Fuori da tempo anche Calello, si appresta al ritorno Dainelli mentre purtroppo non abbiamo ancora visto all’opera Leandro Paredes, prestato al Chievo dalla Roma.

 

 

Catania (4-3-3): 1 Buffon; 4 M. Caceres, 19 Bonucci, 5 Ogbonna; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 10 Tevez, 12 Giovinco. All.: Conte

A disp.: 30 Storari, 34 Rubinho, 13 Peluso, 33 Isla, 20 Padoin, 6 Pogba, 14 Llorente, 18 Osvaldo, 27 Quagliarella

Squalificati:

Indisponibili: Barzagli, Chiellini, Pepe, Vucinic

Lazio (3-4-3): 1 Puggioni; 21 N. Frey, 5 Canini, 4 Dos Santos; 17 Sardo, 9 Bentivoglio, 8 Radovanovic, 56 P. Hetemaj, 93 Dramé; 77 Thereau, 39 Stoian. All.: Corini

A disp.: 25 Agazzi, 18 Squizzi, 33 Rubin, 2 Bernardini, 24 M. Mbaye, 11 Guana, 6 Kupisz, 23 Guarente, 7 Lazarevic, 43 Paloschi, 31 Pellissier, 10 Obinna

Squalificati: Cesar

Indisponibili: Dainelli, L. Rigoni, Calello, Paredes

 

Arbitro: Valeri

Tra le partite in programma per la ventiquattresima giornata del campionato di serie A troviamo anche il match tra Juventus e Chievo che sarà diretto dall’arbitro Valeri. Tutti in campo alle ore 15.00 per un testacoda, obiettivi  e motivazioni differenti, chi insegue il terzo titolo consecutivo e chi ancora una volta si trova a combattere per la permanenza nella massima serie italiana. Il tecnico bianconero Antonio Conte continua a sottolineare ai suoi, ma anche ai media, le disattenzioni nella fase difensiva che hanno portato la Juventus a subire 7 reti nelle ultime cinque partite; nonostante ciò il club torinese non ha mai perso e ha capitalizzato 11 punti conservando la prima posizione a quota 60. Dall’altra parte del tabellone troviamo una squadra che stenta a decollare e a trovare una continuità che le consentirebbe di allontanarsi dalla zona calda della classifica: il Chievo è una sola lunghezza sopra la terzultima posizione a quota 18 e nelle ultime cinque giornate ha messo in cascina solamente 2 punti. Andiamo a vedere quali sono le notizie alla vigilia in casa delle due squadre per capire che tipo di partita ci attende.

Sicuramente si tratta di una partita a portata di mano per la squadra di Conte, la distanza siderale tra le due squadre fa ben pensare ai tifosi bianconeri ma la Juventus per questa partita dovrà fare a meno di giocatori fondamentali. Chiellini è fermo ai box a causa dell’infiammazione al muscolo soleo della gamba sinistra; non va tanto meglio a Barzagli, non al top della forma e per tanto si ritiene più prudente fargli saltare il match di domani. Pepe cominciava a vedere la luce del sole ma invece è tornato alla ribalta il solito problema alla coscia sinistra che lo terrà nuovamente lontano dai campi da gioco. Ancora niente da fare per Vucinic che è alle prese con la distorsione a un ginocchio. Stando alle statistiche, la Juventus ha un possesso palla medio di 28’:43’’, gioca 645 palle e completa il 73% dei passaggi intrapresi. Per quanto concerne la fase d’attacco, i bianconeri calciano nello specchio della porta mediamente 7 volte su 16 e hanno una supremazia territoriale di 13’:04’’. Il giocatore più prolifico di una delle cooperative del gol della serie A è Carlos Tevez, che con i due gol di settimana scorsa ha raggiunto quota 13. L’argentino risulta anche il recordman per quanto riguarda gli assist: ben 39 di cui 6 vincenti.

Per Eugenio Corini non sarà facile strappare punti su un campo così difficile ma l’intero mondo clivense spera di poter imitare l’impresa dei cugini che settimana scorsa ha portato al pareggio tra Verona e Juventus. I veneti devono fare a meno di una pedina importante per lo scacchiere del Chievo. Cesar è alle prese con un turno di squalifica dopo l’ammonizione rimediata al Friuli, mentre sono fermi in infermeria Paredes, Dainelli, Rigoni e Calello. Al posto del centrocampista Rigoni giocherà Guarente, che sarà affiancato da Bentivoglio e Hetemaj. Se diamo un’occhiata ai numeri, il Chievo ha un possesso palla medio di 22’:04’’, gioca 494 palle e completa il 60% dei passaggi riusciti. Per quanto riguarda la fase offensiva, i veneti vantano una supremazia territoriale di 8’:27’’e calciano tra i pali della porta avversaria mediamente 3 volte su 10. Il giocatore che ha messo a segno il maggior numero di reti è Paloschi, 5 gol per lui, l’assistman della squadra è Thereau (27).