Sassuolo Napoli termina 0-2 grazie alle reti di Dzemaili al 37’ e Insigne al 55’. Napoli che si distacca ulteriormente dalla Fiorentina blindando il terzo posto; il Sassuolo rimane a 17 punti e vede allontanarsi il Catania oggi vincente contro la Lazio.  gara resa emozionante dal Napoli che nel primo tempo vuole a tutti i costi il vantaggio. Una volta ottenuto cerca di chiudere il match con i suoi uomini migliori: da Hamisk a Insigne passando per Mertens. Il Sassuolo offre una breve reazione solo dopo l’ora di gioco dopo che Malesani cambia qualcosa ma il gol che accorcerebbe le distanze non arriva ma mantiene interessante lo sviluppo della partita.



Troppo poco per impensierire il Napoli. Al netto dei 90’ 8 tiri di cui solo 3 nello specchio di Rafael. C’è ancora poca intensa tra le fila di una squadra completamente rivoluzionata sulla panchina e nel campo di gioco. Serve più compattezza tra reparti, una maggiore aggressività a centrocampo e qualche spint in più là davanti.



Sblocca il risultato tardi (solo al 37’) ma già al 10’ si vedeva su che binari sarebbe stata indirizzata la partita. Sulla mediana Bherami e Dzemaili sono quasi impeccabili, dalla trequarti in su ogni uomo è capace di creare una palla gol per il compagno. Uniche sbavature da registrare: un’innocua prestazione di Higuain (apparso abbastanza stanco), il terzo gol mancato nonostante le numerose occasioni e un paio di cali di concentrazione in difesa.

Dirige sufficientemente una gara per niente tesa, unico dubbio più che legittimo è il fallo non fischiato su Berardi che propizia il secondo gol di Insigne.



Il primo tempo di Sassuolo Napoli termina sul parziale di 0-1 grazie alla rete di Dzemaili al 37’. Partita ghiotta per il Napoli che con una vittoria può distaccarsi dalla Fiorentina, ieri sconfitta in casa dall’Inter. Anche il Sassuolo è chiamato a fare punti vista la vittoria del Catania contro la Lazio nella partita delle 12:30. Squadra tipo per Benitez che cambia solo Rafael al posto di Reina; dall’altro lato Malesani sceglie un attacco a tre con Sansone, Floro Flores e Berardi. Dopo cinque minuti di batti e ribatti senza un vero dominatore del gioco, gli ospiti alzano il baricentro conquistando la met campo avversaria col passare dei minuti. E’ Hamsik a portare avanti i suoi con tre conclusioni che allertano il Sassuolo ma non spaventano più di tanto Pegolo, mai chiamato all’intervento. Gli azzurri, oggi sostenuti da moltissimi tifosi in trasferta, crescono di intensità dopo il 20’ di gioco, la grande occasione capita sui piedi di Higuain che, imboccato da Insigne, non riesce a instare a tu per tu con Pegolo, prodigiosa la spaccata del portiere emiliano nell’occasione. Poi è Insigne a tentare la via del gol con una diagonale dentro l’aerea da posizione defilata, ancora una volta Pegolo risponde no con i guantoni tenendo a galla i suoi che appaiono tuttavia sempre più in difficoltà.Al 37’ arriva il vantaggio che ormai era nell’aria. La rete porta la firma di Dzemaili che segna un gol dei suoi aggredendo un pallone in uscita al limite dell’area e spedendolo diretto a filo del primo palo dove PEgolo non ci arriva. Per quanto riguarda la squadra di casa, il primo tempo non offre niente degno di nota, la squadra di Malesani si affida al brio di Berardi ma fatica a ripartire e non riesce mai a sospendere la corazzata azzurra. Subisce gol ma è molto bravo a respingere gli attacchi napoletani precedenti alla rete che arriva solo al 37’. Rallenta le ripartenze dei suoi e si intende poco con i compagni di reparto. Il più grintoso per ora, è quello che suona per primo la carica partecipando a tutte le azioni più pericolose. Cross poco precisi e poca presenza sulla destra, da rivedere.

Sassuolo

Subisce 2 reti ma ne evita almeno il doppio, buona prestazione del portiere che è reattivo sulle numerossisime occasioni partenopee.

Tiene a fatica Insigne che nel secondo tempo si scatena e converge più volte al centro. Duello perso.

Sente la sfida e entra in difficoltà ad ogni incursione dei suoi ex compagni, la difesa del Sassuolo con lui avrebbe dovuto guadagnare in esperienza. C’è ancora da lavorare.

Stesso discorso degli altri due compagni di reparto. Entra in confusione quando Maggio si sovrappone a Mertens, se ci aggiungiamo anche gli inserimenti di Hamsik tutto si fa ancora più complicato.

(dall’81’) FLOCCARI: S.V.

Spinge poco e contiene male Ghoulam che con il passare dei minuti riesce a stabilirsi definitivamente nella metà campo avversaria.

Poca aggressività a centrocampo, male anche nella distribuzione del gioco.

(dal 67’) CHIBSAH 7: buonissimo impatto sulla partita, permette al centrocampo del Sassuolo di portare avanti il baricentro di qualche metro e giocando con cattiveria e qualità in mezzo al campo. Merita più minuti.

Lotta su molti palloni, si becca più di un fallo non visto. Prova a tenere alto il morale della squadra ma anche lui alza bandiera bianca nella parte finale del secondo tempo.

Si propone diverse volte sulla corsia di competenza, mancano però la precisione e i tempi gusti del cross che lo portano a vanificare più di un’occasione interessante.

Si vede a sprazzi e quando ci crede punge. Parte dalla sinistra pronto ad accentrarsi, chiuso bene da Maggio e Fernandez per buona parte del match ha poche occasioni per mettersi in mostra.

Per niente in partita, non si intende con i compagni e va al tiro solo 2 volte in un’ora di gioco. Da ritrovare.

(dal 62’) ZAZA 6.5: riporta un po’ di vitalità alla manovra offensiva dei suoi. Molto meglio l’intesa con Sansone e Berardi e più presenza in mezzo all’area.

Cerca di far qualcosa contro tutta la difesa del Napoli, trova poca assistenza nei compagni per più di un’ora di gioco. Qualche dribbling e un paio di punizioni conquistate. Premiata la buona volontà.

Alla terza sulla panchina dell’ultima in classifica non si chiede chissà che, tanto più e si gioca contro il Napoli. Alla squadra manca sopratutto una compattezza e una continuità minima di gioco che le permetterebbe di restare maggiormente in partita. Più che apprezzabile la reazione nella parte centrale della ripresa, dovuta anche grazie ai cambi azzeccati, che ha portato i suoi più di una volta vicini al gol dell’1-2.

(Giorgio Davico)

Napoli

Quasi mai impegnato, si fa trovare pronto nei pochi momenti in cui è chiamato in causa.

Parte timido ma cresce nel corso della partita, buone le sovrapposizioni su Mertens e in generale la presenza costante sulla fascia dove Sansone fa ben poco.

Contiene i timidi attacchi degli avversari senza mai andare in seria difficoltà. Si sta meritando il posto da titolare.

Pochi i timori di fronte a questo Sassuolo, solo nella ripresa pecca di poca concentrazione o troppa tranquillità permettendo alla squadra di casa di sfiorare il gol.

Sta dando continuità di prestazione, grande corsa e intesa con Insigne. Resta sempre molto alto costringendo i diretti avversari a dedicarsi solo alla fase difensiva.

Solito guerriero in mezzo al campo, cattivo al punto giusto con 7 tackles lungo tutta la partita. Esce tra i complimenti di Benitez per il lavoro sporco ma decisivo per la squadra.

(dall’85’) RADOSEVIC: S.V.

Fa perfetta coppia con Bherami, quando non c’è uno c’è l’altro. Sblocca il risultato con un gol dei suoi da fuori area e colpisce una traversa sul finale del match. Abbina i muscoli alla presenza in zona gol.

Prestazione più che positiva per il giovane napoletano che si regala anche un gol come piace a lui a giro sul secondo palo. Crea molte occasioni pericolose e si intende con tutto il reparto offensivo.

Fa da raccordo tra centrocampo e attacco, appena vede la porta ci prova come successo più volte ne primo tempo. Tiene alto il morale della squadra con le sue giocate.

(dall’80’) HENRIQUE: S.V.

Altra buona gare del belga che sfiora anche la rete personale con la qualità che a dimostrato più volte di avere. Giusto confermarlo.

Il meno in forma dei suoi, nel primo tempo detta la profondità alla squadra e si vede solo in un paio di occasioni. Nella ripresa subisce un duro colpo alla schiena e ne rimane condizionato fino alla sostituzione. Stanco dopo la grande prestazione in Coppa Italia.

(dal 71’) PANDEV 6: entra subito nel vivo del gioco andando vicino al gol del KO. Sempre pronto ogni volta che è chiamato in causa.

Oggi i suoi fanno quello che dovevano dall’inizio alla fine, per trovare il pelo nell’uovo si può dire che nel finale si doveva fare il terzo gol. L’unico momento di leggera sofferenza si presenta nella parte centrale della ripresa ma dura poco senza nessuna conseguenza. Dopo una tranche di risultati altalenanti ridà punti e sicurezza alla piazza.

(Giorgio Davico)