Mancano ormai pochissimi minuti al fischio finale. I tifosi del Milan stanno già facendo festa sugli spalti, così come i giocatori della panchina. Per Inzaghi è ormai ad un passo il primo trofeo nella sua recente carriera da allenatore. Una partita da ricordare, chiusa in 9 contro 10 da parte dei rossoneri.
Al 9′ minuto del primo tempo supplementare Milan che forse chiude la partita e la pratica Torneo di Viareggio. Segna Mastalli: Milan 3 Anderlecht 1. Ancora una volta è Petagna il grande artefice del gol: l’attaccante sfonda a sinistra trascinandosi dietro due avversari, raggiunge il fondo come nella fotocopia della rete precedente e poi mette in mezzo, questa volta alzando il pallone. Nessuno taglia sul primo palo, ma la palla arriva indisturbata in mezzo all’area dove Mastalli irrompe e scarica il destro sotto la traversa, imprendibile per Giest.
Al 3′ minuto del primo tempo supplementare Milan in vantaggio grazie al gol segnato da Fabbro: Milan 2 Anderlecht 1. Ottima azione dei rossoneri, con Pinato che è arrivato sul fondo ed ha messo in mezzo un pallone che Fabbro ha messo in rete anticipando un difensore. Peccato però che poi il giovane rossonero si sia tolto la maglia per esultare: era già ammonito, e il secondo cartellino giallo gli costa l’inevitabile espulsione.
La finale del Torneo di Viareggio va ai supplementari, nel finale partita aperta con squadre più lunghe, ma nessuna delle due riesce a sferrare la stoccata risolutiva. Un espulso per parte nel secondo tempo: prima Benedicic per il Milan, poi Bastien per l’Anderlecht, entrambi per somma di ammonizioni.
Al 72′ minuto di gioco Milan 1 Anderlecht 1. Grande gol di Andrea Petagna, l’ennesimo da fuori per i rossoneri in questo Torneo di Viareggio: l’attaccante “prestato” dalla prima squadra stoppa al limite dell’area un passaggio dal centrocampo e spara un fenomenale sinistro che si infila alla sinistra di Gies, che non può fare nulla. Pareggio del Milan e adesso si avvicina lo spettro dei calci di rigore.
Al 63′ minuto Milan 0 Anderlecht 1. I belgi passano con Leya, il numero 9: azione di sfondamento di Soumaré che attira tre difensori e sbatte sul muro rossonero al limite dell’area. Il pallone però schizza verso Leya che è lesto a partire verso la porta e anticipare il ritorno di Pacifico, spedendo con il piatto sinistro sul palo alla destra di Gori. Vantaggio belga, ora per il Milan diventa dura recuperare.
Il primo tempo di Milan-Anderlecht si conclude sul punteggio di 0-0. La finale è per ora equilibrata, le due squadre si stanno palleggiando l’inerzia del match senza però prendere il sopravvendo. Il Milan ha sostituto l’ivoriano Bende-Bende al 37′, che ha subito un problema muscolare: al suo posto dentro Pinato per il cambio modulo rossonero (da 4-3-1-2 a 4-3-3). Buona occasione per Petagna prima poco prima della mezz’ora, ma la sua percussione sbatte sull’uscita del portiere belga Gies.
Sta per iniziare la finale del Torneo di Viareggio tra Milan e Aderlecht, partita cara ai rossineri chiamati a ribaltare il risultato della scorsa edizione sempre contro il club belga. Il Milan dovrebbe schierarsi con il modulo 4-3-3. Davanti al portiere Gori la difesa a quattro prevede Calabria a destra, Tamas a sinistra e la coppia centrale Pacifico-De Santis. Il trio di centrocampo dovrebbe essere composto da Mastalli, Modic e Benedicic mentire il tridente d’attacco dovrebbe vedere all’opera Petagna nel ruolo di punta centrale, con Pinato e Vido ai suoi fianchi. Dall’altra parte lo schieramento previsto dell’Anderlecht è il 4-2-3-1. Portiere Gies e difensori Carvalho (destra), Matthys (sinistra), Isci e Haagen (in mezzo). A centrocampo i piloni Bastien e Dendoncker, sulla trequarti invece Jaadi a destra, Soumare centralmente e Kindermans a sinistra. L’unica punta di riferimento dovrebbe essere Leya, considerando che Kawaya è squalificato.
Siamo arrivati al termine del Torneo di Viareggio 2014: oggi alle ore 15 si gioca Milan-Anderlecht, la finale. L’appuntamento è per le ore 15, allo stadio Torquato Bresciani (per l’appunto a Viareggio) conosciuto anche come stadio dei Pini. E’ un evento storico: non era mai successo, dalla prima edizione del 1949 a oggi, che la finale fosse la stessa del’anno precedente. Era accaduto naturalmente (e ben più di una volta) che una squadra tornasse a giocarsi l’ultimo atto nell’edizione successiva (la Juventus ha quattro finali consecutive tra il 2003 e il 2006, peraltro con tre vittorie nelle prime tre) e ci sono state partite ripetute a distanza di pochi anni (Torino-Roma si è giocata nel 1985, 1987 e 1989): mai, però, che entrambe le finaliste tornassero a giocarsi il trofeo l’anno successivo. Succede a Milan e Anderlecht: nel 2013 finì con un 3-0 netto a favore dei belgi, che riuscirono a mantenere blindata una difesa che non subì reti dagli ottavi in avanti, e a far valere la qualità e velocità dei suoi attaccanti. Si è trattato del primo e unico trionfo della squadra biancomalva, ma la decima per una squadra straniera contro le 55 dell’Italia. Nello specifico il Milan ne ha ottenute 8 ed è, insieme a Fiorentina e Juventus, la società che ha trionfato più volte: dunque, oggi può staccarsi dal gruppo. L’ultimo trionfo però è datato: 2001, quando le reti di Sarr, Antonini e De Martin diedero la vittoria sul Vitoria di Salvador de Bahia alla squadra allenata da Mauro Tassotti. Facevano parte di quel Milan anche Marco Donadel e Paolo Sammarco, oltre a Catilina Aubameyang che è il fratello dell’oggi famoso Pierre-Erick, lui pure passato dai rossoneri. Prima ancora, nel 1999, era stato Agazzone a segnare il gol decisivo contro il Varteks Varazdin. Ricordiamo il regolamento: non sono previsti tempi supplementari, perciò in caso di parità si andrà direttamente ai calci di rigori. L’ultima volta in cui una finale al Torneo di Viareggio si era conclusa ai rigori era stato nel 2008; in totale è successo tre volte, le altre due sono nel 1965 e nel 1995. Il Milan è arrivato in finale, oltre alle sette vittorie, in altre sette occasioni: consecutivamente è accaduto nel 1970-1971 e nel 1976-1977. Il dato non è certo favorevole: quattro sconfitte, mentre nel 1959-1960 erano giunte due vittorie. Questo significa che, venissero rispettati questi precedenti, per i rossoneri non ci sarebbero possibilità; l’Anderlecht invece è alla sua seconda finale, mentre nel 2007 era giunto quarto. Si giocava ancora la finale per il terzo posto, ma sarebbe stata la penultima edizione in tal senso.
Il Milan ha iniziato la sua corsa in questo torneo dagli ottavi di finale. Quest’anno infatti la formula prevedeva 32 squadre divise in 8 gironi, con 4 formazioni che avrebbero saltato la prima fase: Fiorentina, Inter, Juventus e appunto Milan, con il solo merito di aver vinto il maggior numero di edizioni della Coppa Carnevale. I ragazzi di Filippo Inzaghi, che sono impegnati anche nella Youth League (dove sono agli ottavi), sono partiti male: tempo un minuto ed erano già sotto contro i croati del Rijeka. Si sono rifatti nella ripresa: doppietta di Zan Benedicic e gol di Simic per il 3-1 finale. Ai quarti è bastato il gol di Bende Bende per far fuori la sorpresa Envigado (con rigore sbagliato da Pinato), poi in semifinale la grande sfida contro la Fiorentina, vantaggio 2-0 con Barisic e Benedicic, rimonta subita fino al 2-2 e poi reti all’86’ e 90′ di Modic e Pinato. Finale estremamente meritata per i rossoneri, che dunque ci arrivano con 8 gol realizzati e 3 subiti. Del gruppo fanno parte anche Andrea Petagna e Bryan Cristante (tuttavia infortunato), presenti lo scorso anno per tutta la durata del torneo e oggi aggregati stabilmente alla prima squadra. L’Anderlecht era invece inserito nel girone 2: è una delle squadre che ha centrato gli ottavi di finale come migliore seconda, in virtù della peggior differenza reti rispetto al Palermo con cui ha pareggiato lo scontro diretto per il primo posto. Una prima fase impreziosita dalla vittoria sul Napoli (Kawaya)e dal 3-0 agli australiani dell’APIA Leichhardt (tripletta di Soumaré); agli ottavi di finale l’appassionante 4-3 rifilato all’Inter con i gol di Kindermans, Jaadi e Leya (doppietta), ai quarti altra sfida emozionante contro l’Atalanta e vittoria sul filo di lana per 3-2 (doppietta di Jaadi e gol di Leya), mentre in semifinale c’è stata la rivincita con il Palermo: ancora 1-1 con il gol di Dendoncker (che era l’anima della squadra anche lo scorso anno), il rigore subito al 78′ e infine la vittoria dal dischetto con cinque centri su cinque. Dunque, nella fase a eliminazione diretta i belgi hanno segnato 8 reti subendone 6; rispetto allo scorso anno concedono molti più gol ma per contro sono in grado di trovare la rete con più continuità. Sarà una partita interessante e vibrante: a questi livelli il tatticismo e la ricerca della fase difensiva e della chiusura di tutti gli spazi non sono ancora così sviluppati da far pensare che sarà una battaglia a centrocampo senza troppe occasioni. Quantomeno è la nostra speranza: che vinca il migliore, con un occhio di riguardo chiaramente al Milan, che è formazione italiana. Per il resto diamo la parola al campo: la diretta di Milan-Anderlecht, finale del Torneo di Viareggio 2014, sta per cominciare…