Una partita dai due volti quella tra l’Hellas Verona e il Torino. Nel primo tempo le emozioni si sono contate sulle dita di una mano. I maggiori pericoli sono scaturiti in seguito a calci da fermo: è il 21′ quando Moras anticipa tutti, anche Padelli, ma spedisce il pallone sul fondo. Il Torino è troppo compassato così come il ritmo impresso al match. Unico squillo dei granata un esterno di Masiello su assist di Immobile che non inquadra lo specchio della porta per via di una deviazione della difesa locale. Poco prima dell’intervallo Rocchi vede un’evidente trattenuta di Bovo su Gomez: Rocchi applica il regolamento alla lettera e indica il dischetto. Dagli undici metri va Toni che batte Padelli e sigla il suo dodicesimo centro stagionale in Serie A; un attaccante ritrovato e rinato anche in ottica mondiali. Prandelli prenda appunti. Nel secondo tempo accade però l’impensabile. Il Torino scende in campo con una determinazione pazzesca ed in soli tre minuti ribalta il risultato portandosi sul 2-1. Al 49′ Immobile pareggia i conti; El Kaddouri attiva il radar e lancia l’ex Genoa che solo di fronte a Rafael non ha problemi a siglare il pareggio. Attenzione però perchè la posizione di partenza dell’attaccante era irregolare; male l’assistente di Rocchi in questo caso. Passano 3′ e il Toro capovolge il match con Cerci che realizza un vero e proprio gioiello balistico. Ancora El Kaddouri appoggia dal limite per l’esterno granata bravo a spedire il pallone nell’angolino basso dove il portiere non può arrivare. Una rete questa davvero pazzesca a coronare una stagione, quella di Cerci, davvero fantastica fin qui. Il Verona subisce il colpo, i reparti si sfilacciano e le idee si estinguono in un nulla di fatto. Halfredsson sparisce del tutto mentre la stella di Iturbe si eclissa; Toni, lasciato al suo destino, viene ben controllato da Glik vero e proprio baluardo della retroguardia del Toro. Sale in cattedra El Kaddouri, autore di due assist che sigla il terzo gol; azione di Cerci che apparecchia per il rasoterra vincente dl migliore in campo questa sera. Siamo all’ora di gioco e la situazione adesso vede il Toro in avanti di ben tre gol. Ventura non ha effettuato cambi eppure i suoi disputano una gara diversa rispetto alla prima frazione: aggressività, velocità e ricerca della profondità. Proprio tutto quello che era mancato fino a questo momento. L’Hellas prova a scuotersi ma ogni tentativo passa inevitabilmente da Toni. Un tentativo dell’ex attaccante della Fiorentina viene salvato miracolosamente da Padelli su un bell’assist di Halfredsson. Poco dopo ancora l’attaccante degli scaligeri si fa notare con una conclusione calciata sul fondo da zona centrale. La partita si avvia verso l’espilogo e Ventura toglie via via i suoi pezzi pregiati: fuori Cerci e Immobile per inserire forze fresche. Mandrolini non può far altro che sbilanciare ulteriormente la squadra e rischiare di subire in contropiede. Non succederà altri fino al triplice fischio del direttore di gara; quarta vittoria in trasferta del Torino che agguanta il Verona a quota 36 punti in classifica. La lotta per l’Europa League è più aperta che mai. E nel prossimo turno c’è il derby contro la Juventus… (clicca qui per il tabellino della partita)



Al 16′ minuto del secondo tempo Verona 1 Torino 3. Terzo gol granata realizzato da Omar El Kaddouri che mette e segno il suo terzo gol in campionato. Azione di Cerci che si accentra da sinistra e passa al limite dell’area per il trequartista belga, che di prima indirizza un bel destro rasoterra all’angolino, il portiere Rafael sfiora ma non riesce a respingere 



Pochi minuti dopo aver pareggiato il Torino trova anche il gol del sorpasso. L’autore è Alessio Cerci che batte Rafael con un gran tiro di prima scagliato dal cuore dell’area torinese. Per l’attaccante romano è l’undicesimo gol in campionato.

Al 4′ minuto del secondo tempo Verona 1 Torino 1. Il gol della formazione granata è stato realizzato da Ciro Immobile, che controlla sul passaggio filtrante di Vives e fredda Rafael con un gran destro sul primo palo. Il gol è però viziato da fuorigioco: al momento dell’assist l’attaccante granata è oltre i difensori del Verona, prima di realizzare la sua rete numero 13 in questo campionato.



Al 36′ minuto di gioco Verona 1 Torino 0. Gol di Luca Toni che realizza un calcio di rigore, concesso per una trattenuta di Bovo su un cross proveniente da calcio d’angolo. Per l’attaccante azzurro si tratta del dodicesimo gol in questo campionato.

I primi dieci minuti di partita rivelano che Verona Torino sarà una gara affrontata da due squadre che non vogliono troppo rischiare, ma che non disdegneranno di far male quando se ne presenterà l’occasione. La gara è per ora diretta dal Torino che fa girar palla, spinge e non si fa intimidire dalla rocciosità degli scaligeri. Tuttavia i padroni di casa padroneggiano ottime geometrie e danno l’impressione di poter verticalizzare in modo relativamente facile 

Le formazioni ufficiali della partita Verona-Torino, che chiude la ventiquattresima giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Mandorlini scioglie i ballottaggi: confermato Agostini a sinistra ma c’è Donadel al centro al posto di Cirigliano, mentre in attacco gioca Juanito Gomez con Jankovic a partire dalla panchina. Nel Torino giocano tutti i diffidati, alla faccia dei calcoli da derby: Padelli in porta, Glik in difesa, Kurtic a centrocampo e la coppia Cerci-Immobile in attacco. L’unico a “salvarsi” è il giovane Maksimovic, diffidato e panchinato: al suo posto Cesare Bovo. Novità anche a centrocampo: a destra gioca Darmian e non Basha, in mezzo c’è Omar El Kaddouri. Verona (4-3-3): 1 Rafael; 29 Cacciatore, 25 R.Marques, 19 Moras, 33 Agostini; 2 Romulo, 30 Donadel, 10 Halfredsson; 15 Iturbe, 9 Toni, 21 J.Gomez In panchina: 12 Nicolas, 3 Albertazzi, 4 Pillud, 5 Donati, 6 Martinho, 7 Marquinho, 8 Cacia, 11 Jankovic, 14 Cirigliano, 19 Rabusic, 23 A.Gonzalez, 26 Sala. Allenatore: Andrea Mandorlini Torino (3-5-2): 30 Padelli; 5 Bovo, 25 Glik, 24 Moretti; 36 Darmian, 27 Kurtic, 20 Vives, 7 El Kaddouri, 17 S.Masiello; 9 Immobile, 11 Cerci In panchina: 23 L.Gomis, 32 Berni, 2 G.Rodriguez, 4 Basha, 8 Farnerud, 16 Larrondo, 19 Maksimovic, 26 Pasquale, 28 Vesovic, 69 Meggiorini, 77 Tachtsidis Allenatore: Giampiero Ventura. 

Verona e Torino si sfidano questa sera: tra poco si comincia. Sono due squadre che divertono quando giocano. Sono due stili diversi, ma improntati comunque al bel calcio: da una parte gli scaligeri che con il 4-3-3 puntano molto sul lavoro delle mezzali, che si inseriscono alle spalle della difesa sfruttando i movimenti degli esterni d’attacco ad allargare il campo. Possesso palla e circolazione, senza però disdegnare le ripartenze con la velocità di Iturbe e magari il lancio lungo a cercare Toni. Il Torino invece mette in campo il 3-5-2, con il contropiede come arma principale: Cerci è il giocatore che prende palla e la porta avanti con grande velocità, che attira su di sè i raddoppi e permette così ai centrocampisti di seguire e inserirsi. La pericolosità di Immobile (12 gol) permette ai granata di avere altre soluzioni, come quella del cross a centro area: in questo attenzione a Darmian, che sulla corsia destra forma una catena, con lo stesso Cerci, da tenere d’occhio. Qualche residuo del 4-2-4 è rimasto: rispetto allo scorso anno il Torino controlla meno il possesso, ma ha straordinarie folate offensive che la rendono una delle formazioni più pericolose del torneo. La partita si gioca sulle corsie: Iturbe e Jankovic dovranno attaccare gli esterni granata per evitare loro di attaccare con due uomini per lato e schiacciare il Verona nella propria trequarti. Viceversa, Cerci non va lasciato solo nel suo lavoro di collante, altrimenti si rischia di creare una spaccatura tra i reparti e non dare sbocco alla manovra della squadra di Ventura. 

E’ una partita molto interessante Verona-Torino, che inizia tra poco e chiude la 24^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. C’è profumo di Europa, e anche se Mandorlini dice che si gioca per i 40 punti è chiaro che alla possibilità di qualificazione a un playoff di Europa League pensano entrambe le squadre. Le quote Snai ufficiali fanno ampiamente capire che si tratta di una gara imprevedibile, aperta a qualunque risultato: il Bentegodi è un fortino, ma il Torino di Ventura sa giocare benissimo sulle ripartenze. E allora, vediamo che i gialloblu sono lievemente favoriti (2,30) rispetto ai granata (3,10) con il pareggio a 3,20. Quote molto simili, da abbinare magari con altro: per esempio la possibilità che almeno una squadra non segni: il NoGoal vale 2,10 perchè è probabilità meno elevata rispetto al Goal (1,65). Interessanti certi dati del parziale/finale: ad esempio una vittoria del Verona dopo aver chiuso sotto il primo tempo, eventualità che vi farebbe guadagnare 28 volte la posta in palio; ma anche solo il pareggio scaligero nella ripresa, che vale 13. Per quanto riguarda il risultato esatto, ne segnaliamo due: all’andata era finita 2-2, questa sera lo stesso punteggio paga 12 volte la posta in palio. Se invece credete nella ripetizione degli eventi, possiamo far notare che l’ultimo incrocio al Bentegodi, datato ottobre 2011 (in Serie B) era finito 3-1 per il Torino. Scommettendo su questo risultato, e indovinando, con 10 euro ne vincereste 300. 

La 24^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014 si conclude questa sera alle ore 20,45: il Bentegodi ospita Verona-Torino. Partita dal profumo europeo: sono infatti 36 i punti del Verona che al momento si trova al sesto posto in classifica, il Torino è invece ottavo con 33. La finale di Coppa Italia ha aperto un posto in più per l’Europa League (non in via ufficiale, ma a fine stagione dovrebbe essere così): entrambe le squadre sognano, anche se naturalmente i proclami della vigilia sono diversi e si parla più che altro di voler raggiungere quota 40 punti, che significa salvezza. Di fatto già acquisita da entrambi: gli scaligeri questa sera possono volare al quinto posto con una finestra addirittura sul quarto (significa andare in Europa League dovendo passare da un solo turno preliminare, a meno che la quarta in classifica e la vincitrice di Coppa Italia non coincidano, cosa peraltro altamente probabile). Il Torino sogna l’aggancio: l’ultima volta in cui si era trovato in posizioni che qualificavano per l’Europa era la stagione 1987-1988, i granata giocarono il derby-spareggio per entrare in Coppa UEFA ma lo persero. Occasione quindi da non lasciarsi sfuggire per gli uomini di Giampiero Ventura. All’andata era finita con un bel 2-2: vantaggio su rigore di Cerci, pareggio di Juanito Gomez, ancora Cerci per il 2-1 e rigore finale di Jorginho a regalare un punto agli scaligeri, che per la prima volta erano usciti da una trasferta senza sconfitta. I precedenti a Verona sono 21: 6 li ha vinti la squadra di casa, 8 i granata mentre i pareggi sono 7. C’è dunque abbastanza equilibrio tra le due squadre: l’ultima al Bentegodi si era giocata nell’ottobre del 2011 in Serie B, vittoria secca dei granata per 3-1 (reti di Bianchi, Sgrigna e Ebagua per il Toro, di Abbate per il Verona). In quel campionato poi gli scaligeri si erano rifatti andando a espugnare l’Olimpico con un 4-1 secco. Il Torino si era aggiudicato anche il precedente dell’aprile 2006, sempre in cadetteria; l’ultima volta che le due squadre si sono incrociate in Serie A – a Verona – risale al marzo 2002, e anche in quell’occasione ad imporsi furono i granata (1-0). L’ultimo pareggio è del novembre 2003: 0-0 in Serie B. Per trovare l’ultima vittoria casalinga del Verona dobbiamo andare fino al gennaio 1987: allora furono Elkjaer e Paolo Rossi a garantire il 2-1 scaligero, mentre per i granata andò a segno Pileggi. Nel 1984-1985 inoltre queste due squadre hanno chiuso il campionato ai primi due posti: scudetto Verona, piazza d’onore per i granata. Tanti anche i doppi ex: in tempi recenti Alessandro Sgrigna, a Verona negli ultimi sei mesi della scorsa stagione dopo tre anni e mezzo in granata. 

Il Verona ha costruito le sue fortune sul bilancio casalingo: rispetto ad inizio stagione anche il cammino esterno è migliorato, ma è al Bentegodi che gli scaligeri fanno davvero la differenza. Qui sono arrivate 8 vittorie e 3 sconfitte, con l’unico pareggio ottenuto la scorsa domenica contro la Juventus. Proprio il 2-2 agguantato in extremis (da 0-2 sotto) ha dato nuova linfa ai veneti, che adesso sognano davvero l’ingresso in Europa. Il calciomercato di gennaio ha portato via Jorginho, 7 reti nella prima parte di stagione; ma sono rimasti altri gioielli (su tutti Iturbe) e certamente il valore aggiunto è rappresentato da Luca Toni, 11 reti in campionato. La pecca è rappresentata dai gol subiti: sono 37, e certo molti sono stati evitati da Rafael che, statistiche alla mano, è il portiere che subisce più tiri in stagione. Le ultime cinque sono state un vero tour de force: Napoli, Milan, Roma, Sassuolo e Juventus. Come prevedibile la marcia gialloblu si è arrestata, ma sono comunque arrivati 4 punti che hanno permesso ad Andrea Mandorlini di mantenere lo status di primo inseguitore della quinta in classifica (l’Inter) che stasera può addirittura essere agganciata. Il Torino invece arriva dall’inattesa sconfitta casalinga contro il Bologna: nonostante il vantaggio iniziale i granata hanno subito due reti e sono usciti con zero punti da una gara che invece avrebbero dovuto vincere. Il periodo era particolarmente fortunato: quattro partite senza perdere, con 8 punti ottenuti e le perle del pareggio di San Siro (contro il Milan) e quello interno contro la Fiorentina. E’ naturale che il segreto granata stia tutto nella coppia d’attacco: Immobile e Cerci sono a quota 22 (rispettivamente 12 e 10), solo Tevez e Vidal (24) fanno meglio in Serie A. La difesa potrebbe forse essere leggermente meglio (30 gol incassati) ma tutto sommato le formazioni di Ventura hanno sempre avuto una forte vocazione offensiva tralasciando qualcosa dietro, e tutto sommato nelle ultime cinque partite i gol incassati sono stati appena 3. Come detto si prospetta una partita molto interessante: entrambe le formazioni giocano un bel calcio, sono tra le più divertenti da guardare nel nostro campionato e fanno del collettivo la loro arma principale, pur se ci sono individualità che oggi meriterebbero, con tutto il rispetto per Verona e Torino, una grande. Vedremo come finirà: gli scaligeri hanno il fattore campo e i granata in trasferta non sempre sono stati brillantissimi (3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte). Tuttavia il Verona dovrà stare molto attento alle ripartenze orchestrate da Ventura, e quindi a non osare troppo nella spinta offensiva. A noi non resta che dare la parola al campo e metterci comodi: la diretta di Verona-Torino sta per cominciare…

HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael;  Cacciatore (65’Martinho), Marques, Moras, Agostini; Romulo, Donadel, Halfredsson (77’Marquinho); Iturbe (77’Sala), Toni, Gomez.  A disp: Andrade, Albertazzi, Pillud, Donati, Raphael, Cacia, Jankovic, Cirigliano, Rabusic, Gonzalez,  Sala. All.Mandorlini.

TORINO (3-5-2):  Padelli; Bovo, Glik, Moretti;  Darmian, Kurtic, Vives,  El Kaddouri (85’Farnerud), Masiello; Immobile (90’Larrondo), Cerci (77’Meggiorini). A disp: Gomis, Berni, Rodriguez, Basha, Maksimovic, Pasquale, Vesovic,  Tachtsidis. All. Ventura

ARBITRO: Rocchi di Firenze

RETI: 36’rig.Toni, 49’Immobile, 52 Cerci, 60′ El Kaddouri

AMMONITI: 28′ El Kaddouri, 31′ Vives, 44’Halfredsson, 45’Bovo