Questa sera alle ore 20,45 è grande spettacolo all’Etihad Stadium: si gioca Manchester City-Barcellona, partita valida per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. Come seconda del gruppo G, la formazione inglese gioca la prima partita in casa; il ritorno sarà invece al Camp Nou, perchè i blaugrana hanno vinto il gruppo H. Arbitra lo svedese Eriksson: la missione del City è quella di vincere senza subire pericolosi gol che peseranno doppio sulla sfida in Catalogna, quella del Barcellona è quindi di strappare un pareggio o comunque di contenere la sconfitta (con gol) potendo contare sull’effetto del pubblico casalingo, che in questi anni ha spesso e volentieri fatto la differenza.
Manuel Pellegrini non ha certo una tradizione favorevole contro il Barcellona; ma forse per la prima volta nella sua carriera affronta i blaugrana con i crismi del favorito (pur se di un’incollatura). “I tifosi si divertiranno parecchio” ha detto in conferenza stampa. “Sono felici per la prima qualificazione agli ottavi, lo sono per questa stagione: è importante che i tifosi apprezzino come gioca la squadra. Contro il Barcellona il test è importante: vogliamo continuare positivamente la stagione, e quando giochi contro squadre del genere devi considerare tante cose, innanzitutto quella di provare a essere la stessa squadra che gioca in Champions League. Poi, è chiaro che bisogna considerare che dall’altra parte c’è gente come Messi; ma ovviamente non dovremo pensare solo a quello”. Del resto il suo City ha già un’ìdentità ben precisa: oggi in campo la squadra sarà schierata con il 4-4-2 classico, con l’ex di lusso Yaya Touré a fare la differenza in mezzo al campo e proteggere le impostazioni di Javi Garcia. Qualche dubbio sulle corsie: possibile l’impiego di Kolarov come terzino sinistro, David Silva sicuro del posto mentre dalla parte opposta sarà Jesus Navas a occupare la posizione. Davanti è corsa a due per il posto al fianco di Negredo: dovrebbe spuntarla Edin Dzeko.
La panchina dei Citizens è di lusso: se puoi permetterti di tenere fuori giocatori come Jovetic e Clichy significa che la disponibilità economica c’è e il valore della squadra aumenta esponenzialmente. Certo, il montenegrino acquistato dalla Fiorentina non si è ancora inserito al meglio, ha problemi con la lingua e non gioca benissimo: utilizzato poco anche a causa di un infortunio, ha bisogno di ritrovare la fiducia per poter davvero incidere. Intanto, averlo a disposizione può spostare gli equilibri.
Tre assenze pesanti: Sergio Aguero è infortunato e non recupera. Si tenta il recupero per la gara di ritorno per lui come per Fernandinho, al Camp Nou certamente ci sarà James Milner che è fermato dal giudice sportivo. Fuori gioco anche Samir Nasri, che in questa stagione sta trovando più minuti rispetto allo scorso anno.
Ai tempi del sorteggio, lo scorso dicembre, Gerardo Martino aveva speso parole importanti nei confronti di Manuel Pellegrini. “E’ uno degli allenatori migliori al mondo e sono felice di poter giocare contro uno come lui”. Il gran giorno è arrivato: la formazione del Barcellona negli ultimi anni non è mai stata un mistero, ma resta qualche dubbio legato alla condizione di qualche giocatore. Su tutti Xavi: il centrocampista che ha appena festeggiato le 700 presenze con la maglia del club ha problemi a una coscia, sabato non è stato convocato per la gara contro il Rayo Vallecano e potrebbe partire dalla panchina. Lasciando dunque spazio a Cesc Fabregas, che andrebbe a comporre la linea mediana con Iniesta e Sergio Busquets. Dietro naturalmente non si scappa dai due centrali Pique-Mascherano e dalla presenza di Dani Alves e Jordi Alba sulle corsie. Davanti, l’ultimo punto interrogativo per il Tata: Neymar è rientrato con gol, ma a conti fatti Pedro e Sanchez sono più in forma del brasiliano e potrebbero e dovrebbero partire titolari affiancando Leo Messi, che sembra essere tornato sui suoi abituali livelli.
Anche qui, le seconde linee sono dei titolari aggiunti: Neymar e Song sarebbero inamovibili in tre quarti delle squadre europee e forse anche di più, Afellay e Cuenca sono calciatori di talento che possono cambiare l’inerzia della partita, anche se forse hanno qualcosa in meno rispetto ai compagni che giocano più regolarmente. Charlie Puyol naturalmente è il guerriero veterano la cui presenza è fondamentale anche per caricare lo spogliatoio.
Come detto Xavi dovrebbe farcela, mentre è ancora fuori Jonathan Dos Santos; è l’unico indisponibile nella rosa del Barcellona. Da verificare la condizione di Neymar, appena rientrato dallo stop, mentre come detto non dovrebbero esserci problemi per Leo Messi che ha dovuto carburare ma poi ha ripreso a segnare come sa.
1 Hart; 5 Zabaleta, 4 Kompany, 6 Lescott, 13 Kolarov; 15 Jesus Navas, 14 Javi Garcia, 44 Yaya Toure, 21 David Silva; 9 Negredo, 10 Dzeko. All. Pellegrini
A disp: 30 Pantillimon, 2 Richards, 26 Demichelis, 33 Nastasic, 22 Clichy, 17 Rodwell, 35 Jovetic
Squalificati: Milner
Indisponibili: Nasri, Aguero
1 Victor Valdes; 22 Dani Alves, 3 Piqué, 14 Mascherano, 18 Jordi Alba; 8 Iniesta, 16 Sergio Busquets, 4 Fabregas; 9 Sanchez, 10 Messi, 7 Pedro. All. Martino
A disp: 13 Pinto, 5 Puyol, 21 Adriano, 6 Xavi, 24 Sergi Roberto, 11 Neymar, 20 Tello
Squalificati: –
Indisponibili: Jonathan Dos Santos
Arbitro: Eriksson (Svezia)