Seedorf deve fare a meno di Honda, che avendo già giocato la prima fase con il CSKA Mosca non può essere utilizzato; di Montolivo e Muntari che sono squalificati; e di una serie di giocatori che dall’inizio della stagione accusano problemi fisici. Silvestre non è stato inserito nella lista UEFA, Zapata si è fermato ultimamente – come Robinho – Cristante era già indisponibile per il Torneo di Viareggio che avrebbe giocato. Su El Shaarawy continuano i dubbi: ad aprile potrebbe tornare, ma sarà in condizioni di giocare? L’Atletico Madrid ha recuperato David Villa, ma deve rinunciare ai due terzini sinistri Manquillo e Filipe Luis che costringono Simeone a schierare Insua; in più manca Tiago, che dopo la parentesi in chiaroscuro alla Juventus ha ritrovato una dimensione importante al Vicente Calderon, prendendosi i gradi del titolare. A conti fatti sta peggio il Milan, numericamente e perchè si deve più o meno reinventare il centrocampo; ma la rosa dell’Atletico Madrid è corta e quindi potrebbe pagare ulteriormente lo sforzo di tante partite ravvicinate (come si è già visto ultimamente).



Sostanzialmente ci sono pochi dubbi. Seedorf potrebbe decidere all’ultimo per la fisicità di Mexes in luogo di Bonera, o per l’inserimento immediato di Pazzini togliendo così uno dei trequartisti (sarebbe con tutta probabilità uno tra Kakà e Taarabt, per bilanciare la squadra). Tuttavia l’esperimento non è stato provato in campionato e difficilmente si farà stasera, almeno dal primo minuto. Simeone ha gli uomini contati, e vuole tenersi qualche arma tattica dalla panchina: nonostante tutto David Villa potrebbe giocare dal primo minuto (starebbe fuori Raul Garcia), mentre sono pochissime le possibilità di Adrian Lopez, considerando che il Cholo non vuole rinunciare a Koke e lo sposta sulla fascia destra (Arda Turan naturalmente rimane un intoccabile).



Sono tanti i protagonisti di Milan-Atletico Madrid: è sostanzialmente una parata di stelle quella di San Siro, come si addice a un ottavo di finale di Champions League. Vediamo allora chi potrebbe andare a decidere la partita, o comunque quali sono i giocatori da tenere maggiormente d’occhio in questa partita di andata. La vigilia è stata agitata dalle dichiarazioni su di lui: “Non è un campione”. Clarence Seedorf lo ha portato in conferenza stampa, lui ha detto che pur di vincere la Champions League giocherebbe anche in porta: intanto deve dimostrare di poter condurre la squadra a traguardi importanti, il suo mestiere è quello di fare i gol ed essere un leader anche carismatico. Adesso o mai più: si è già visto che senza il suo contributo il Milan fatica tantissimo a trovare la via della rete, ma prima che tecnicamente Balotelli deve incidere mentalmente nelle partite. Certo, Diego Costa fa i gol. Certo, David Villa è un volpone che sa far male sempre. Però, uno dei principali segreti dei Colchoneros è questo ragazzo del ’92 che sa giocare al centro come sulla corsia (preferibilmente destra) e che in stagione ha già smazzato 13 assist vincenti. Se Gabi detta i tempi, lui è l’uomo dell’ultimo passaggio. Qualità superiore, è già nel mirino delle principali squadre europee ma costa tantissimo: l’Atletico se lo tiene stretto, lui questa sera può far vedere che nonostante la giovane età è già pronto per essere protagonista su grandi palcoscenici. E’ il dubbio di Simeone: la tenuta di giocatori inesperti quando la contesa si fa dura. 



Torna la Champions League, e alle ore 20.45 lo stadio di San Siro ospiterà Milan-Atletico Madrid, partita d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Per i rossoneri una sfida non facile contro la capolista della Liga, anche se il sorteggio avrebbe potuto riservare avversarie ancora peggiori. Nelle ultime settimane la squadra di Diego Simeone ha avuto un piccolo passaggio a vuoto, ma gli uomini di Clarence Seedorf dovranno essere nella loro migliore versione – vista raramente in questa stagione – per poterne approfittare e costruire un vantaggio in vista del ritorno a Madrid. Arbitra il portoghese Proenca, ecco le ultime notizie e le probabili formazioni delle due squadre.

Così ha parlato Clarence Seedorf alla vigilia della partita: “La squadra è pronta ed è molto motivata. Affrontiamo un avversario che sta molto bene. Sarà una grande serata, ricca di opportunità per raccogliere quanto di buono fatto sinora. La Champions League è qualcosa di speciale, una competizione importantissima ed è giusto che domani (oggi, ndR) sia vissuta come una serata speciale. Siamo contenti di rappresentare l’Italia. L’Atletico è un avversario da rispettare. E’ forte, ben organizzato ma ha dei punti deboli che speriamo di sfruttare. Noi daremo il massimo e saremo uniti per cercare di fare del nostro meglio. Siamo alla vigilia di una partita importante, ma la viviamo in maniera equilibrata e intensa. Serve il giusto equilibrio per far esprimere la squadra al meglio. Come atteggiamento stiamo avanzando nella direzione giusta ma dobbiamo continuare a migliorare ogni aspetto del nostro gioco con umiltà. Vedo i ragazzi molto determinati in questo senso. Faccio tanti complimenti a Diego Simeone perché sta vivendo un percorso molto bello. Gli auguro il meglio ovviamente tranne contro di noi. Sta facendo un ottimo lavoro, sono felice per lui”. Pochi dubbi di formazione, anche perché tra infortuni e squalifiche non c’è molta scelta: solito 4-2-3-1 con Balotelli punta centrale e alle sue spalle il trio composto da Poli, Kakà e Taarabt. Scelte addirittura obbligate sulla mediana, dove è obbligata la coppia De Jong-Essien, mentre in difesa ci sarà un’altra coppia centrale che ben poco ha giocato assieme, cioè quella formata da Bonera e Rami, con De Sciglio ed Emanuelson sulle fasce.

Pazzini è l’elemento di spicco di una panchina che lascia praticamente sguarnito il centrocampo. Seedorf dunque “abbonda” in difesa con Abate, Zaccardo e Mexes, mentre in attacco oltre a Pazzini ci sarà Petagna, che torna in prima squadra dopo avere vinto con la Primavera il Torneo di Viareggio.

L’elenco è lungo, a partire dalle squalifiche di Montolivo e Muntari che causano numerosi problemi a centrocampo. Ci sono poi gli infortunati: nello stesso reparto ecco pure Cristante e Birsa, in difesa è fuori causa Zapata mentre in attacco mancheranno El Shaarawy e Robinho. Situazione non certo ideale per affrontare una partita così difficile.

Così ha parlato Diego Simeone nella conferenza stampa di ieri: “La storia conta in queste partite, ci troveremo di fronte una rivale molto forte sia a livello di club che come squadra. Ma domani (oggi, ndR) saranno i giocatori a scrivere la storia. Non ci sentiamo i favoriti, dobbiamo dimostrarlo sul terreno di gioco. Serviranno concentrazione e grande intensità. Sarà una partita molto aperta e spettacolare. Contro il Milan possiamo aspettarci di tutto, è difficile fare pronostici, sicuramente la prima partita sarà molto importante in vista della gara di ritorno. Mi aspetto una gara molto offensiva, quindi sarà importante concedere pochi spazi in difesa perché loro sono molto bravi a sfruttare certe occasioni. Ci troveremo di fronte il miglior Milan. A San Siro ho vissuto anni straordinari, ho tanti amici, ho fantastici ricordi. E’ una partita bellissima da giocare per i miei ragazzi, soprattutto considerato che in palio ci sono i quarti di finale. Giocare a San Siro è sempre una sensazione bella per qualsiasi giocatore”. La rosa corta dell’Atletico ha di recente sofferto per alcuni infortuni, tra i quali quello di David Villa lascia al Cholo l’unico dubbio per questa sera. Alla fine dovrebbe essere Raul Garcia ad affiancare in attacco Diego Costa, il brasiliano-spagnolo che sarà il pericolo pubblico numero 1 per la difesa rossonera. Per il resto, i Colchoneros si affidano a una difesa compatta davanti al portiere Courtois e poi alla velocità, in particolare con il turco Arda Turan.

Tre nomi di spicco a disposizione di Simeone nel suo vecchio stadio: naturalmente David Villa (se non sarà rischiato da titolare) e poi Adrian Lopez, altra ottima alternativa per l’attacco, e l’ex juventino Diego che potrà garantire ulteriore qualità alla manovra a partita in corso.

Assenti Manquillo, Filipe Luis e Tiago. Pesano soprattutto le assenze degli ultimi due, sostituiti rispettivamente da Insua come terzino sinistro e da Mario Suarez a centrocampo, nel 4-4-2 dell’Atletico.

 

32 Abbiati; 2 De Sciglio, 13 Rami, 25 Bonera, 28 Emanuelson; 34 N. De Jong, 15 Essien; 16 Poli, 22 Kakà, 23 Taarabt; 45 Balotelli. All. Seedorf.

A disp.: 1 Amelia, 5 Mexes, 81 Zaccardo, 20 Abate, 21 Constant, 11 Pazzini, 37 Petagna.

Squalificati: Montolivo, Muntari.

Indisponibili: Zapata, Cristante, Birsa, El Shaarawy, Robinho.

13 Courtois; 20 Juanfran, 23 Miranda, 2 Godin, 22 Insua; 6 Koke, 14 Gabi, 4 Mario Suarez, 10 Arda Turan; 19 Diego Costa, 8 Raul Garcia. All. Simeone.

A disp.: 1 Aranzubia, 12 Alderweireld, 11 Cristian Rodriguez, 24 J. Sosa, 21 Diego, 7 Adrian Lopez, 9 Villa.

Squalificati:

Indisponibili: Manquillo, Filipe Luis, Tiago

 

Arbitro: Proença (Portogallo).

La partita di Champions League tra Milan ed Atletico Madrid sarà un crocevia per la stagione dei rossoneri che vogliono tornare in corsa in europa dopo le delusioni del campionato. Balotelli in conferenza stampa si è detto favorevole ad un’eventuale tandem d’attacco con Pazzini confermando che la statistica ‘favorisce’ questa coppia visto che quando giocano insieme almeno uno dei due riesce a segnare. Insomma il bomber del Milan ha mandto un chiaro segnale a Seedorf che ora dovrà adottare lo schema più adatto per la partita facendo i conti anche con gli infortuni e le squalifiche che hanno ridotto la rosa rossonera.

Si avvicina la partita di Champions League tra Milan e Atletico Madrid e gli allenatori stanno pensando alle ultime rifiniture agli schemi e studinado eventuali variazioni alle formazioni che scenderanno in campo domani. Per Seedorf ci sono ancora dubbi sulle condizioni di Kakà che sta recuperando dalla distorsione della caviglia. In caso non riesca a tornare al 100% è possibile parta dalla panchina lasciando il posto alla coppia Pazzini-Balotelli con conseguente cambio di modulo. Tutto dipenderà dalla fase di rifinitura di domani.

 Il grande giorno arriva domani: Milan-Atletico Madrid, andata degli ottavi di finale di Champions League, si gioca alle 20,45 a San Siro. La prima è in casa dei rossoneri perchè i Colchoneros sono arrivati primi nel loro girone e si sono quindi guadagnati il diritto del ritorno al Vicente Calderon; conta poco ad ogni modo, in questi 180 minuti i rossoneri si giocano tanto della loro stagione e, chissà, forse anche della prossima. Arbitra il portoghese Pedro Proença; se guardiamo l’andamento delle due squadre in questa stagione diremmo che il Milan non ha speranze di superare gli ottavi, ma questa competizione ha sempre rivelato sorprese e in un turno a eliminazione diretta può sempre succedere di tutto. E’ la grande speranza rossonera, unita alla grande tradizione europea della squadra. 

 Clarence Seedord affronta la prima grande partita della sua carriera di allenatore. Naturale che domani sera ci sarà un po’ di tensione, ma certamente il tecnico olandese si è fatto le ossa da giocatore, vincendo per altro una cifra record di quattro Champions League (con tre squadre diverse). Arriva dalla sofferta vittoria contro il Bologna, utile per il morale; ma deve rinunciare agli squalificati Montolivo e Muntari, oltre agli infortunati Zapata, Birsa, Cristante, El Shaarawy (che è nella lista B) e Robinho. A questi si aggiungono Silvestre, che non è stato inserito nella lista, e Honda che avendo già giocato la prima fase con il CSKA Mosca e pertanto non può essere impiegato. Seedorf pensa così di rispolverare Bonera in mezzo alla difesa con il confermatissimo Rami, in mezzo con Essien giocherà De Jong e qui i rossoneri potrebbero soffrire in fase di impostazione; anche se ci sono Poli e Kakà che dalla trequarti possono abbassarsi per dare una mano. L’arma tattica dalla panchina si chiama Giampaolo Pazzini. 

 Non è un momento splendido per i Colchoneros, che hanno sì battuto 3-0 il Valladolid lo scorso sabato – e quindi continuano in testa con 60 punti insieme a Barcellona e Real Madrid – ma arrivavano da tre sconfitte consecutive, una sanguinosa in campionato sul campo dell’Almeria (0-2) e le altre due in Copa del Rey contro il Real Madrid, per un complessivo 0-5. Prima crisi per Diego Simeone, alimentata da una rosa corta che con alcuni giocatori indisponibili ha risentito degli impegni ravvicinati. Anche così, e anche con le indisponibilità di Filipe Luis (probabile l’inserimento di Insua a sinistra) e Tiago (giocherà Mario Suarez) resta altamente competitiva e, a conti fatti, una delle peggiori che il Milan potesse pescare dal sorteggio. Il dubbio resta legato alla presenza di David Villa, appena rientrato in campo: possibile che il Cholo lo metta subito in campo, perchè il Guaje è imprescindibile con la sua esperienza. L’alternativa è Adrian Lopez (oltre a Raul Garcia), mentre attenzione a Diego che questa manifestazione l’ha già giocata e dalla panchina è un’alternativa validissima.

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