Oggi inizia la gara di pattinaggio di figura più attesa in Italia. Parliamo naturalmente del singolo femminile che vedrà grande protagonista Carolina Kostner, e speriamo anche Valentina Marchei. Soprattutto l’altoatesina potrà salire sul podio e magari anche vincere l’oro, per coronare una carriera splendida ma alla quale manca la medaglia olimpica che sarebbe la ciliegina dopo tanti successi a Mondiali ed Europei. Le rivali saranno tante, dalla coreana Yu Na Kim alla giapponese Mao Asada fino alla nuova stella russa, la giovanissima Yulia Lipnitskaya. Oggi nel programma corto Carolina ci delizierà con un’angelica Ave Maria di Schubert, per poi scatenarsi domani nel libero con il Bolero di Ravel. Finora questi Giochi ci hanno regalato lo splendido quarto posto nella gara a squadre, dietro ai colossi Russia, Canada ed Usa, e il sesto posto di Anna Cappellini-Luca Lanotte nella danza. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Raffaella Cazzaniga, allenatrice ed ex coreografa della Marchei. Eccola in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cosa pensi degli italiani che hanno gareggiato finora? Diciamo che purtroppo a livelli maschile non siamo molto forti. Il livello estetico potrebbe essere importante, ma poi quello che conta è saper fare bene pattinaggio artistico e proprio in questo senso dobbiamo puntare su giovani interessanti come Paul Bonifacio Parkinson e Ivan Righini. Speriamo soprattutto nelle loro qualità tecniche.
Cappellini-Lanotte sesti: potevamo fare di più o ci si può/deve accontentare? Le coppie che sono arrivate davanti erano sicuramente superiori. Bisogna ammettere che Cappellini-Lanotte avevano fatto meglio il libero all’Europeo, ma bisogna anche dire che i giudici potevano dare loro un punteggio più alto nel corto. Credo quindi che la coppia italiana abbia disputato una buona gara.
Guardando ai punteggi: ci sono 26 punti di differenza tra Anna-Luca e la coppia americana che ha vinto l’oro. Tecnicamente puoi spiegarci dove stanno? Gli americani da anni dominano le gare nel pattinaggio: negli ultimi due, tre anni sono stati sempre i migliori. Nella prima giornata sono stati aiutati, ma nel libero sono stati sicuramente i più bravi. Sono veramente di un’altra categoria rispetto a tutte le altre coppie…
Se la coppia non funziona per vari motivi, quanto è “facile” cambiare partner e quanto tempo potrebbe richiedere per arrivare a un livello di competitività nelle gare? Non è una cosa facile e spesso il compito più difficile tocca alle donne nel trovare uomini validi come partner. Di solito ci vogliono due anni per poter trovare un affiatamento ideale.
Il quarto posto nella gara a squadre è da considerare un buon risultato? Direi proprio di sì, visto che ci sono arrivate davanti nazioni come Canada, Stati Uniti e Russia dove il pattinaggio è praticato tantissimo, quasi un’istituzione, con molti più iscritti dell’Italia.
Quali saranno le possibilità di Valentina Marchei?
Potrebbe arrivare tra le prime dieci. Per lei saranno le prime Olimpiadi e quindi scenderà in pista molto caricata. In gara Valentina si trasforma sempre. L’abbiamo vista nel libero della gara a squadre! Nel 2006 non poté partecipare perché Silvia Fontana tornò alle gare e prese il suo posto. Non andò neanche nel 2010. Ora eccola qua, pronta a fare una gara molto importante. Ha solo 28 anni e un fisico ancora molto integro, credo che potrebbe proseguire fino alle Olimpiadi in Corea.
Cosa potrà fare invece Carolina Kostner? La vedo convinta, determinata. E’ molto cresciuta anche a livello umano, è diventata donna a tutti gli effetti. L’ha aiutata il fatto di essere tornata dal suo allenatore storico. A Sochi c’è anche la sua coreografa. Potrebbe vincere o almeno andare a medaglia tranquillamente.
Come giudica il programma che presenterà? Ha fatto bene a riproporre nel suo programma il Bolero, una decisione intelligente che potrebbe alla fine risultare molto importante per lei.
Da chi si dovrà guardare soprattutto per le medaglie? Dalla campionessa coreana Yu Na Kim, che tornerà però a gareggiare dopo un anno e non si sa quindi cosa potrà valere in gara. Poi ci saranno soprattutto la giapponese Mao Asada e la russa Lipnitskaya. (Franco Vittadini)