E’ terminato il programma corto della gara di pattinaggio di figura femminile: dobbiamo alzarci in piedi e applaudire, perchè la gara è di un livello pazzesco. In testa c’è Yu-Na Kim, Corea del Sud: di punteggio che faceva pensare a una fuga per la medaglia d’oro irresistibile. Ma poi sono arrivate Carolina Kostner e Adelina Sotnikova: la nostra pattinatrice sull’aria dell’Ave Maria di Schubert ha portato a termine un programma meraviglioso, strappando il ai giudici. La Sotnikova ha fatto anche meglio: sulla Carmen di Bizet. Diventa una corsa a tre per le medaglie, da stabilire il metallo: a questa lotta mancano Yulia Lipnitskaya () e soprattutto Mao Asada () che hanno commesso errori che le hanno allontanate dal podio. In particolare Mao, massacrata da una giuria impietosa e fuori dai giochi a meno di un miracolo plurimo, sottoforma di autoeliminazione delle prime tre nello stesso pomeriggio. Tuttavia, domani è un altro giorno: si riparte dai punteggi di oggi ai quali saranno sommati quelli del programma libero, ma è chiaro che le sorprese sono sempre dietro l’angolo e avere alle spalle campionesse come la russa e la giapponese non fa dormire sogni tranquilli a nessuno.



Stellare: la pattinatrice azzurra esegue un programma corto, sulle note dell’Ave Maria di Schubert, e centra un punteggio strepitoso. E’ , ovvero attaccata a Yu-Na Kim che ha ottenuto . Vuol dire una cosa: domani nel programma libero si va per la medaglia d’oro. Carolina ha fatto questo: bando agli indugi e alle tattiche conservatrici, ha spinto a tutta e ha presentato un’esecuzione che, si è visto subito, era nettamente superiore a quella realizzata nella gara a squadre. Appena prima la grande sorpresa: la russa Yulia Lipnitskaya per la prima volta ha sentito tutta la tensione del momento ed è finita a terra sul tentativo di un triplo flip. E’ dietro, con : certo domani partendo da dietro sarà un bel problema per tutte, ma la distanza da colmare è ampia e c’è la sensazione che almeno per i primi due posti la storia sia chiusa. Non per Carolina Kostner, come abbiamo detto: dopo un programma corto così, il Bolero di domani avrà inciso a lettere cubitali il verbo “crederci”.



Va al Canada la medaglia d’oro del bob a due femminile. Il duello tutto nordamericano premia l’equipaggio formato dalla guidatrice Kaillie Humphries e dalla frenatrice Heather Moyse, che con due manche perfette oggi hanno prima avvicinato e poi superato Stati Uniti 1, a cui spetta l’argento ma anche la beffa del sorpasso subito proprio nella quarta e ultima manche. Dunque secondo posto per Elana Meyers e per la sua frenatrice Lauryn Williams, la quale fallisce l’obiettivo di diventare il secondo atleta nella storia a vincere un oro sia ai Giochi estivi sia a quelli invernali, dopo il successo nella staffetta 4×100 di atletica a Londra 2012. Per Canada 1 il tempo complessivo è stato di , dieci centesimi meglio delle statunitensi. Per gli Usa anche la medaglia di bronzo con l’equipaggio formato da Jamie Greubel e Aja Evans, staccate però di un secondo netto.Intanto è in corso anche il programma corto del pattinaggio di figura. Si è già esibita Valentina Marchei, che ha conquistato un posto nel programma libero di domani sera, cioè il suo principale obiettivo. Alle ore 19.54 ci sarà invece l’appuntamento con Carolina Kostner, per provare a mettere il primo mattone di una possibile medaglia.



Dopo la splendida medaglia di bronzo nella staffetta mista del biathlon, che ha ravvivato il pomeriggio italiano, si avvicina sempre di più il momento delle big nel programma corto della gara femminile del pattinaggio di figura. Alle ore 18.58 sarà il turno di Valentina Marchei, ventunesima a scendere sul ghiaccio e pronta ad esibirsi sulle note di ‘Torna a Surriento’, mentre per Carolina Kostner l’aventura inizierà alle ore 19.54, pattinando con l’Ave Maria di Schubert. Subito dopo la russa Julia Lipnitskaya e prima della giapponese Mao Asada, trentesima ed ultima in gara: le medaglie saranno assegnate domani, ma la situazione inizierà ad essere più chiara già stasera. Saranno grandi emozioni, da non perdere per nessun motivo…

Medaglia di bronzo per l’Italia nella staffetta mista di biathlon. Una grande soddisfazione in uno sport che non ci vedeva più sul podio da Nagano 1998, per giunta nella gara a squadre, quella che dà le indicazioni migliori sulla forza di un intero movimento. Bravissime Dorothea Wierer e Karin Oberhofer nelle due frazioni femminili, al termine delle quali eravamo già terzi. Poi è toccato a Dominik Windisch difendere la posizione e consegnare a Lukas Hofer un buon margine di vantaggio. A completare l’opera, ecco la perfetta ultima frazione dell’altoatesino, cecchino senza macchia nelle due sessioni al poligono. Il debutto di questa gara con due donne impegnate sulla distanza di 6 km ciascuna e poi due uomini con frazioni da 7,5 km (mai alle Olimpiadi prima di quest’anno) sorride innanzitutto alla Norvegia, che ha dominato fin dall’inizio e ha vinto così la medaglia d’oro con il tempo di 1h09’17”0. Uno squadrone eccezionale con Tora Berger, Tiril Eckhoff, il leggendario Ole Einar Bjoerndalen (che diventa l’atleta più medagliato di sempre ai Giochi invernali) ed Emil Hegle Svendsen, che ha tagliato il traguardo con 32”6 di vantaggio sulla Repubblica Ceca, argento con il quartetto formato da Veronika Vitkova, Gabriela Soukalova, Jaroslav Soukup e Ondrej Moravec. Il ritardo degli azzurri è stato invece di 58”2, con ampio margine sulla Germania, quarta a 1’41”3. Per l’Italia è dunque la settima medaglia a Sochi 2014, la prima nel biathlon che arriva in totale a quota quattro nella storia italiana, prima (almeno per metà) dal settore femminile.

, uno dei grandi personaggi del pattinaggio di velocità, regala alla Repubblica Ceca la medaglia d’oro nei 5000 metri femminili. Per lei tempo di 6’51″54, che le è servito per precedere due olandesi. Stavolta niente oro dunque per gli Orange, ma di certo nessuno si lamenterà dalle parti di Amsterdam: Ireen Wust infatti ha chiuso al secondo posto, terza invece Carien Kleibeuker. Argento e bronzo dunque per la Nazione dominatrice. Intanto, però, bisogna fare grande attenzione alla staffetta mista del biathlon: quando siamo a metà della terza frazione, l’Italia occupa infatti la terza posizione. Il podio è possibile. Infine l’hockey: Finlandia-Russia è finita 3-1, il torneo finisce ai quarti per i padroni di casa.

Mentre sono in corso i 5000 metri di pattinaggio velocità femminile (sarà un nuovo trionfo per l’Olanda?) e alle ore 15.30 inizierà la staffetta mista di biathlon, con l’Italia possibile outsider, segnaliamo i risultati delle partite di hockey ghiaccio e curling, i due sport di squadra dei Giochi invernali che vivono ormai la fase finale dei loro tornei. Partiamo dal curling: oggi è il giorno sia delle semifinali maschili – che sono Svezia-Gran Bretagna e Canada-Cina e avranno inizio alle ore 16.00 – sia di quelle femminili, che si sono già concluse. Il Canada ha battuto la Gran Bretagna per 6-4, la Svezia ha avuto la meglio sulla Svizzera per 7-5. Dunque la finale per il terzo posto sarà Gran Bretagna-Svizzera, la finale per l’oro invece Canada-Svezia. Entrambe saranno giocate domani. Per l’hockey invece è il giorno dei quarti maschili: in mattinata Svezia-Slovenia è finita con un perentorio 5-0, mentre è in corso l’attesissima sfida Finlandia-Russia, con i finnici avanti per 3-1 sui padroni di casa. Alle ore 18.00 inizieranno invece Canada-Lettonia e Stati Uniti-Repubblica Ceca.

La Finlandia vince la medaglia d’oro nella sprint a coppie maschile di sci di fondo. Finale drammatico per questa gara: a giocarsi le medaglie arrivano appunto i finlandesi, la Russia e la Germania. Tutto si decide quando cade il tedesco Tim Tscharnke, forse danneggiato da Sami Jauhojaervi che s’infila con un attimo di vantaggio nel binario che avrebbe voluto anche il tedesco. Nella caduta Tscharnke sbilancia anche Nikita Kriukov, che perde così l’attimo fuggente: Jauhojaervi s’invola verso l’oro da condividere con il compagno di squadra Iivo Niskanen, che si rifà così della beffa atroce del quarto posto nella 15 km (giù dal podio per due decimi di secondi). Argento dunque per i padroni di casa, con Kriukov e Maxim Vylegzhanin. Il tedesco invece non si rialza, e così a beneficiarne è pure la Svezia, che da quarta si ritrova sul podio, terza e medaglia di bronzo per Emil Joensson e Teodor Peterson.

La Norvegia torna a sorridere nello sci di fondo dopo un weekend difficile, e vince la medaglia d’oro della sprint a coppie tc donne con la squadra formata da Ingvild Flugstad Oestberg e la regina di questo sport Marit Bjoergen, che porta a casa l’ennesimo titolo di una carriera leggendaria (quinto oro ai Giochi). Un successo mai in discussione per le due norvegesi, con la Bjoergen che ha tagliato il traguardo dell’ultima frazione senza alcun problema con il tempo complessivo di . Gara dominata dalle classiche nazioni nordiche, favorite anche dal passo alternato: argento per la Finlandia, che ha schierato la veterana Aino Kaisa Saarinen e la giovane Kerttu Niskanen, staccate di circa nove secondi dalle norvegesi. Terzo gradino del podio per la Svezia, grazie a Ida Ingemarsdotter e Stina Nilsson, artefice di una perfetta volata finale ai danni della Germania, costretta a rimanere ai piedi del podio.

Festeggia un meritatissimo successo nello slalom gigante maschile. Una vittoria mai in discussione per il campione americano, che ha dominato la prima manche e nella seconda ha potuto gestire a piacimento senza correre rischi. Il suo tempo complessivo è stato di , con 48/100 di vantaggio sul francese Steve Missillier, il migliore della seconda manche. Missillier si è infatti reso protagonista di una grande rimonta dal decimo fino al secondo posto, sfruttando anche i distacchi molto contenuti con cui si era chiusa la prima manche, Ligety a parte. La Francia conferma così di avere una fortissima squadra di gigante, che piazza al terzo posto anche Alexis Pinturault, un altro dei favoriti della vigilia. Per il più atteso dei transalpini distacco di 64/100 da Ligety, mentre il grande sconfitto è Marcel Hirscher, relegato in quarta posizione e unico dei tre big della specialità a rimanere giù dal podio, staccato di tre decimi dal terzo posto. Delusione per gli azzurri: Davide Simoncelli sbaglia tutto nella seconda manche e scivola dal terzo addirittura al diciassettesimo posto. Risale Luca De Aliprandini, dal diciannovesimo all’undicesimo posto finale, mentre sbagliano ed escono nello stesso punto Manfred Moelgg e Roberto Nani. Gli unici a sbagliare su quel dosso: qualcosa non ha funzionato nella ricognizione degli azzurri? Praticamente in contemporanea si è chiuso anche il gigante parallelo di snowboard maschile. Medaglia d’oro a Vic Wild, americano naturalizzato russo per matrimonio. Una storia incredibile, potremmo dire il segno che la Guerra Fredda fortunatamente è finita. Wild ha battuto in finale lo svizzero Nevin Galmarini, mentre il bronzo è andato allo sloveno Zan Kosir, vincitore della “small final” in una gara che ha visto le precoci eliminazioni di molti favoriti, purtroppo compreso l’azzurro Roland Fischnaller.

Regala un nuovo oro alla Svizzera. L’elvetica si è infatti aggiudicata il gigante parallelo femminile dello snowboard, battendo in finale la giapponese Tomoka Takeuchi, che ha commesso un grave errore nella seconda discesa, consegnando così il titolo alla rivale. Completa il podio la russa Alena Zavarzina, che esalta il pubblico di casa battendo nella finale per il terzo posto l’austriaca Ina Meschik. Ma fra pochissimi minuti l’appuntamento è con Davide Simoncelli nel gigante dello sci alpino…

Grandi emozioni a Sochi. Scatta la seconda manche dello slalom gigante maschile di sci alpino, e ricordiamo che al momento c’è Davide Simoncelli al terzo posto, in una classifica dominata dal grande favorito Ted Ligety. Ma non solo: ci sono anche il gigante parallelo dello snowboard e le staffette sprint a coppie dello sci di fondo. In entrambi i casi, si disputano sia le gare maschili sia quelle femminili: quattro gare dunque in corso, che nel giro di poco tempo assegneranno tante medaglie. Italia eliminata nella staffetta femminile, si spera ancora in un possibile ripescaggio di quella maschile con Dietmar Noeckler e Federico Pellegrino.

In attesa della seconda manche del gigante, che scatterà alle ore 11.30, stamattina non sono arrivate buone notizie per l’Italia dal gigante parallelo dello snowboard. C’erano grandi speranze soprattutto per la gara maschile, ma tutti gli azzurri sono stati eliminati già nelle qualificazioni. Roland Fischnaller si è piazzato al diciottesimo dopo le due manche di qualificazione (passavano i primi sedici), mentre Christoph Mick è stato ventottesimo e Aaron March e Meinhard Erlacher non hanno portato a termine le due prove. Miglior tempo per il russo Andrey Sobolev in 1’35″62, davanti al connazionale Vic Wild (1’35″88) e al tedesco Patrick Bussler (1’36″94). In campo femminile avanti l’azzurra Corinna Boccacini: la 28enne friulana ha ottenuto il sedicesimo e ultimo tempo in 1’51″85 al termine delle due manche di qualificazione e affronterà agli ottavi la giapponese Tomoka Takeuchi, che ha fatto segnare il miglior crono con 1’46″33. Una notizia importante anche sulla sprint a coppie di sci di fondo. In campo maschile, ha rinunciato Giorgio Di Centa a causa del riacutizzarsi di un dolore alla schiena: così, al fianco di Dietmar Noeckler ci sarà Federico Pellegrino.

Nettamente davanti a tutti, Ondrej Bank clamorosamente secondo e poi il gruppone guidato da Davide Simoncelli. Conferme e sorprese nella prima manche dello slalom gigante. La conferma principale è quella legata all’americano, che domina con il tempo di 1’21″08. Tutti i principali rivali subiscono ben oltre un secondo di ritardo, l’oro sembra già ipotecato dal campione del Mondo in carica. Tuttavia, non sono mancate le sorprese, che rispondono ai nomi del ceco, dell’azzurro ma anche dell’austriaco Matthias Mayer, tutti fuori dai migliori 15 del mondo e piazzatisi nell’ordine dal secondo al quarto posto. Bank e Mayer confermano di avere feeling con questa pista, e chissà se il ceco avrà imparato a dominare la tensione dopo avere buttato via una medaglia in supercombinata: adesso è secondo a 93/100 da Ligety, unico a limitare il ritardo sotto il secondo. Terzo è il trentino, staccato di 1″27, ma tutto è ancora apertissimo perché in soli tre decimi si arriva fino al dodicesimo posto di Roberto Nani (a 1″57), quindi sono davvero tanti i candidati al podio. Non del tutto tagliati fuori nemmeno Manfred Moelgg, diciassettesimo a 1″85, e Luca De Aliprandini, diciannovesimo a 2″00. I distacchi (dal terzo in giù) sono talmente contenuti che sono possibili grandi rimonti per chi saprà interpretare al meglio la seconda manche. 

Giornata molto intensa quella di oggi a Sochi, la dodicesima delle Olimpiadi invernali 2014. Oggi saranno infatti ben otto i titoli da assegnare, quindi bisognerà stare molto attenti a tutto quello che succederà a Sochi e dintorni. Si comincia fin dal mattino. In primo piano lo slalom gigante maschile, grande appuntamento con lo sci alpino: gara con pronostici chiari in favore di Ted Ligety, Marcel Hirscher e Alexis Pinturault, ma anche la squadra italiana (Roberto Nani, Manfred Moelgg, Davide Simoncelli e Luca De Aliprandini) ha legittime ambizioni da podio. Sempre in mattinata, anche lo snowboard ci regalerà grandi emozioni con il gigante parallelo sia maschile sia femminile. Due titoli in palio, quindi: in campo per l’Italia Corinna Boccacini e Nadya Ochner nella gara delle donne, e poi Meinhard Erlacher, Roland Fischnaller, Aaron March e Christoph Mick in quella degli uomini, con possibilità di podio soprattutto per Fischnaller e March. Doppio titolo in palio anche nello sci di fondo, che torna protagonista con le gare sprint a coppie (in tecnica classica). Per l’Italia avremo in gara Ilaria Debertolis-Gaia Vuerich nella prova femminile, e Dietmar Noeckler-Giorgio Di Centa in quella maschile. In scena anche il biathlon, che propone una gara che farà proprio oggi il suo debutto assoluto sul palcoscenico a cinque cerchi: stiamo parlando della staffetta mista, nella quale gareggeranno due donne sulla distanza di 6 km ciascuna e poi due uomini (7,5 km) per ciascuna Nazione, Italia compresa naturalmente. Da segnalare poi due gare che non vedranno italiani protagonisti: stiamo parlando del bob a due femminile, che assegnerà il titolo al termine della quarta e ultima manche, e dei 5000 metri del pattinaggio di velocità femminile. Non assegnerà medaglie, ma bisognerà stare molto attenti al programma corto del pattinaggio di figura femminile, che segnerà l’inizio della gara di Carolina Kostner. Infine, ricordiamo che sono sempre più nel vivo i tornei di curling ed hockey: per il primo sport ci saranno oggi le semifinali sia maschili sia femminili, mentre per lo sport di squadra per eccellenza ai Giochi invernali siamo giunti ai quarti maschili.