Riparte la partita Swansea Napoli, con gli inglesi subito molto dinamici che provano ad approfittare della scarsa solidità del duo difensivo Britos-Reveillere. Napoli imballato che non riesce ad esprimere un bel gioco. Hamsik al 49′ minuto lancia Higuain che spresca l’ottimo assist sparando alta la palla
Fine primo tempo: Swansea Napoli 0-0. La partita sembra aver preso una direzione precisa: lo Swansea prova a segnare il gol che lo porterebbe in vantaggio e spinge a tutta, guadagna calci d’angolo a ripetizione (soprattutto nel finale) ma non sfonda. Bravo Rafael Cabral che si sta confermando sempre più come acquisto azzeccato; il pubblico del Liberty Stadium spinge i suoi, ma per il momento tiene il risultato di parità.
Le formazioni ufficiali della partita Swansea-Napoli, valida per l’andata dei sedicesimi si Europa League. Modulo 4-2-3-1 per entrambe le squadra, Rafa Benitez sceglie Reveillere nel ruolo di terzino sinistro, con Ghoulam che quindi parte dalla panchina. Al centro della difesa debutto da titolare per il brasiliano Henrique, che fa coppia con Britos perché Albiol non è al meglio. Sulla linea dei trequartisti Insigne preferito a Mertens. Swansea (4-2-3-1): 1 Vorm; 22 Rangel, 4 Chico, 6 Williams, 38 Davis; 7 Britton, 21 Canas; 11 P.Hernandez, 15 Routledge, 12 Dyer; 10 Bony In panchina: 25 Tremmel, 2 Amat, 3 Taylor, 8 Shelvey, 20 de Guzman, 30 Emnes, 54 Ngog Allenatore: Garry Monk Napoli (4-2-3-1): 1 Rafael; 11 Maggio, 4 Henrique, 5 Britos, 2 Reveillere; 88 Inler, 20 Dzemaili; 24 Insigne, 17 Hamsik, 7 Callejon; 9 Higuain In panchina: 25 Reina, 33 Albiol, 31 Ghoulam, 85 Behrami, 14 Mertens, 19 Pandev, 91 D.Zapata Allenatore: Rafael Benitez Arbitro: Ivan Bebek (Croazia)
La chiave tattica della partita Swansea-Napoli di Europa League. Si affronteranno due squadre dai moduli iniziali speculari: 4-2-3-1 sia per Garry Monk che per Rafael Benitez. Gli esterni d’attacco dovranno dare una mano importante alla fase difensiva, cercando di non lasciare troppo spazio alle sovrapposizioni avversarie. Nathan Dyer e Wayne Routledge per lo Swansea e Josè Callejon-Dries Mertens per il Napoli: da loro passano le sorti offensive delle rispettive squadre, ma dovranno anche sforzarsi rientrando nella metacampo difensiva all’occorrenza per non far soffrire troppo i terzini.
I pronostici della partita Swansea-Napoli, valida per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. La SNAI quota la vittoria finale dello Swansea a 3,40, il pareggio a 3,30 e la vittoria del Napoli a 2,10. Under 2,5 quotato a 1,75, Over 2,5 a 1,95, Gol a 1,70 e Nogol a 2,05. Combinazioni risultato parziale/finale: la vittoria dello Swansea in entrambi i tempi (combinazione 1-1) è quotata a 6,50, quella dopo pareggio nel primo tempo (X-1) a 7,00 e quella in rimonta nella ripresa a (2-1) a 33,00. Il pareggio del Napoli nel secondo tempo (combinazione 1-X) è quotato a 14,00, quello in entrambe le frazioni (X-X) a 5,00 e quello dello Swansea nella ripresa (2-X) a 14,00. Il successo del Napoli in rimonta nel secondo tempo (combinazione 1-2) è quotato a 25,00, quello dopo pareggio all’intervallo (X-2) a 4,50 e quello in entrambe i tempi (2-2) a 3,30. Somma gol finale: 0 quotato a 9,50, 1 a 4,20, 2 a 3,30, 3 a 4,00, 4 a 5,70 e superiori a 6,75. Risultato esatto, quelli pro Swansea: 1-0 quotato a 8,50, 2-0 a 18,00, 2-1 a 12,00, 3-0 a 50,00, 3-1 a 33,00, 3-2 a 35,00, 4-0 a 150,00, 4-1 e 4-2 a 125,00, 4-3 a 175,00. Pareggi: 1-1 quotato a 6,00, 2-2 a 13,00, 3-3 a 60,00, 4-4 a 175,00. Risultati esatti pro Napoli: 0-1 a 7,50, 0-2 a 10,00, 1-2 a 9,00, 0-3 a 20,00, 1-3 a 18,00, 2-3 a 25,00, 0-4 a 60,00, 1-4 a 40,00, 2-4 a 60,00. 1X2 primo tempo: segno 1 quotato a 3,90, X a 2,10, 2 a 2,80.
Questa sera alle ore 21,05 si gioca Swansea-Napoli, partita di andata dei sedicesimi di finale di Europa League 2013-2014. Al Liberty Stadium i partenopei cercano di staccare la prima parte del biglietto che li condurrà agli ottavi di finale: in questa competizione avevano già giocato due stagioni fa, superando il primo turno e poi perdendo ai sedicesimi. Walter Mazzarri aveva dichiaratamente preso la coppa internazionale come una sorta di banco di prova per le seconde linee; Aurelio De Laurentiis ha sempre detto di preferire la Champions League. Certo non si può dire che il presidente non abbia ragione, ma oggi c’è Rafa Benitez in panchina e, nonostante la grande delusione per l’eliminazione dall’Europa League, il Napoli sa bene che il suo allenatore è uno dei migliori quando si tratta di giocare nel Vecchio Continente, come dimostrano la vittoria della Coppa UEFA, quella della Champions League e quella della stessa Europa League, di cui peraltro è tecnicamente campione in carica. Dall’altra parte lo Swansea, una squadra che per la prima volta si affaccia a questo palcoscenico e che può rappresentare un pericolo per il gioco fluido e di qualità che presenta sul campo. E’ la prima squadra inglese mai promossa in Premier League e nella sua prima apparizione in questo campionato ha dimostrato di poterci stare alla grande, rivelandosi anzi come straordinaria sorpresa e rappresentando un tipo di calcio che può dare fastidio a tante grandi. Non ci sono incroci dunque tra queste due squadre, nè lo Swansea ha mai giocato contro formazioni italiane; solo una volta il Napoli ha affrontato una gallese ed è accaduto nel 1962-1963, nelle qualificazioni per la Coppa dei Campioni. Il Bangor vinse in casa 2-0, poi furono i partenopei a imporsi 3-1; la regola dei gol in trasferta non era ancora in vigore, perciò si andò allo spareggio di Highbury. Altra vittoria per 3-1 e Napoli che superò il turno. Non ci sono doppi ex, ma Michael Laudrup, ex allenatore dello Swansea, ha giocato in Italia per sei stagioni, portando a casa uno scudetto, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Di più: John Charles, in Italia per sei stagioni (cinque con la Juventus, con 105 gol in 182 partite) pur non avendo mai giocato nello Swansea è nato in questa città.
Lo Swansea a febbraio ha cambiato allenatore: Michael Laudrup è stato esonerato per i risultati non troppo brillanti della squadra. Un provvedimento a dirla tutta decisamente severo: dopotutto i gallesi sono pur sempre decimi in classifica, cioè in linea con quello che è il valore di una squadra che è superiore alle formazioni che lottano per non retrocedere ma ha probabilmente qualcosa in meno rispetto alle migliori, che si giocano stabilmente titolo e posizioni europee. La qualificazione in Europa League è arrivata attraverso la vittoria in Coppa di Lega, un traguardo storico per una piccola società che ha già fatto la storia del Galles. Ora il difensore Garry Monk, cui è stato dato l’incarico di allenatore ad interim e che tecnicamente resta nella rosa come calciatore, ha il compito di confermare quanto di buono da Laudrup nel girone, ovvero il secondo posto con 8 punti alle spalle del Valencia, tenendo dietro Kuban Krasnodar e San Gallo. Il pericolo pubblico numero uno è chiaramente Michu, che quest’anno segna meno ma ha anche arretrato il suo raggio d’azione: davanti gioca Wilfried Bony, 17 gol in stagione. Il Napoli è chiaramente la squadra più delusa tra le otto che si ritrovano in Europa League dopo la “retrocessione” (o ripescaggio, guardando il bicchiere mezzo pieno) dalla Champions. I partenopei hanno fatto 12 punti nel loro girone: per la seconda volta nelle due partecipazioni alla competizione si sono ritrovati nel gruppo di ferro, in compagnia dell’Arsenal e dei vice campioni del Borussia Dortmund. Se nel 2011-2012 avevano centrato gli ottavi, questa volta non è servito vincere tutte le partite casalinghe e battere il Marsiglia anche al Vélodrome; le altre due hanno fatto lo stesso e la differenza reti ha dato torto agli azzurri. Questione di dettagli: inutile recriminare, questo è quanto e ora bisognerà farsi una ragione di essere in questa competizione. La finale dopo tutto si gioca in casa (a meno di non arrivarci contro la Juventus), e come detto la presenza di Rafa Benitez obbliga quasi il Napoli a provare a vincere l’Europa League, anche perchè nonostante le pur giuste dichiarazioni di De Laurentiis si tratta pur sempre di una manifestazione internazionale, che nel corso degli anni ha acquistato peso e valore anche in virtù dell’arrivo delle otto squadre eliminate dalla Champions League. Sarà una bella partita, perchè le due squadre amano praticare un calcio propositivo e sempre alla ricerca del gol; in questo senso potremmo anche assistere a una sfida con difese allegre, che però si aprirà allo spettacolo. Con la speranza, ovviamente, che il Napoli possa avere la meglio e porre già un’ipoteca sul passaggio del turno. Non resta dunque che mettersi comodi, dare la parola al campo e andare a vedere come finirà: la diretta di Swansea-Napoli sta per cominciare…