Una partita unica: Juventus e Torino si affronteranno stasera alle 18.30 allo Juventus Stadium per la venticinquesima giornata della serie A, e il derby della Mole sarà sicuramente il big-match del turno. I bianconeri vengono dai successi col Chievo in campionato e col Trabzonspor in Europa League, i granata invece lunedì hanno battuto il Verona al Bentegodi con uno splendido secondo tempo. La stagione è positiva per entrambe le squadre: quella di Antonio Conte ha 63 punti ed è nettamente prima in classifica, quella di Giampiero Ventura ne ha 36 ed è sesta con il Parma e il Verona, in piena lotta per l’Europa League come non succedeva da tanti, troppi anni. Nella Juventus mancheranno due giocatori importanti come Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini, mentre il Torino potrebbe affidare molte delle sue speranze di un successo nel derby, che manca dall’aprile 1995, ai suoi due uomini più forti cioè Alessio Cerci e Ciro Immobile. Si prevede comunque una partita molto combattuta e incerta. Per presentare Juventus-Torino abbiamo sentito Emiliano Mondonico. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Juventus-Torino che partita sarà? Una partita combattuta, molto interessante e molto incerta. Un derby è sempre un derby, è veramente una partita speciale. Le due squadre poi vengono anche da risultati molto positivi.

L’impegno in Europa League potrebbe aver stancato la Juventus? No, non direi, perché la Juventus ha una rosa molto ampia e in Europa League hanno giocato ad esempio Peluso e Isla per far riposare gli altri giocatori.



L’assenza di Barzagli e Chiellini sarà negativa per la squadra? Certamente i due titolari occupano un ruolo ben specifico nella squadra. Ogbonna però è un buon giocatore e vorrà anche dimostrare alla sua ex squadra tutto il suo valore e disputare una grande partita.

Come valuta il momento dei granata? E’ un buon momento, il Torino potrebbe veramente raggiungere la qualificazione in Europa League in questa stagione. E’ in lotta col Verona e il Parma, che dovrebbero essere le formazioni avversarie per raggiungere questo traguardo.

Cerci e Immobile sono i giocatori in più della squadra di Ventura? Tutti parlano di loro, ma proprio per questo potrebbe esserci molta attenzione su di loro da parte dei giocatori della Juventus durante il derby. Penso invece che El Kaddouri potrebbe essere l’elemento a sorpresa della formazione granata.



Come si prepara e si vive un derby come quello di Torino?

E’ una partita particolare, potremmo dire la partita della gente. Chi vince si sente più orgoglioso della sua squadra per qualche giorno, per una settimana, all’ufficio e al lavoro, in qualunque posto di Torino.

Quando allenava lei il Torino, la formazione granata era veramente di grande livello… Era un Torino molto forte, mentre la Juventus faceva un po’ di fatica, speriamo che quei tempi tornino presto. Il Toro non vince dal 1995, sarebbe ora che questo succedesse e per la legge dei grandi numeri potrebbe accadere.

Il suo pronostico? La Juventus vince da dodici giornate in casa, il Torino non vince da troppo tempo. Vedo un successo della formazione granata per 2-1.

C’è anche del tifo in questo suo pronostico? Non ho mai nascosto il mio tifo per la Fiorentina, la mia squadra del cuore. Non posso che avere simpatia per il Torino, squadra a cui sono legato tantissimo…

Quando tornerà ad allenare? Mi piacerebbe ritornare a fare l’allenatore. E’ il mio lavoro, quello che mi piace fare di più. Ho ricevuto proposte dall’estero, come le avevo ricevuto anche molti anni fa all’apice della mia carriera. Per una mia scelta personale preferisco allenare in Italia. Per ora lo faccio con i ragazzini dell’oratorio, è la mia passione e mi piace insegnare calcio anche ai più giovani, nell’attesa di una chiamata di qualche presidente! (Franco Vittadini)