A San Siro i nerazzurri cercano la terza vittoria consecutiva dopo Sassuolo e Fiorentina, mentre i sardi arrivano da cinque sconfitte nelle ultime sei partite. Nonostante ciò il Cagliari affronta i meneghini a viso aperto mettendo in difficoltà la difesa nerazzurra e trovando il vantaggio con Pinilla al 40’ su rigore. Nella ripresa l’Inter di Mazzarri spinge di più con l’ingresso di Icardi e trova il pareggio con Rolando. Alla fine prova la spinta finale ma la roccaforte sarda rimane in piedi.



Entrambe le squadre mettono in campo tanta intensità senza riuscire a costruire un gioco ben architettato. Non tantissime le occasioni da gol, tranne nel finale quando l’Inter prova l’arrembaggio senza riuscire a sfondare la porta difesa da Avramov.

C’è sempre qualcosa che non va. Dietro Ibarbo crea scompigli con la sua velocità, ma soprattutto davanti non si riesce a concretizzare le poche occasioni da gol create.



Non è da tutte le squadre arrivare a Milano e provare a fare la partita. Per un po’ i ragazzi di Lopez ci riescono, ma alla fine sono costretti a chiudersi davanti ad Avramov per evitare il tracollo nel finale.

I nerazzurri arrivano dalla bellissima vittoria contro la Fiorentina e vogliono confermare il buon momento. Ma si trovano di fronte un Cagliari tutt’altro che rinunciatario. La formazione sarda non ha paura e non si chiude nella propria metà campo, anzi prova a fare la partita aprendosi più volte ma ristabilendo subito l’equilibrio. Dopo un primo tempo equilibrato i sardi trovano il vantaggio su rigore al 40’, dal dischetto non sbaglia Pinilla che spiazza Handanovic. Il colombiano sembra ritrovato. Tante accelerazioni e dribbling, in qualche occasione prova anche il tiro da fuori area.  Come al solito inesistente nel centrocampo nerazzurro. Terrificante la sua conclusione dal limite che si spegne sul fondo. Buona prestazione del folletto sardo con le sue verticalizzazione sempre molto pericolose. Soffre le accelerazioni di Jonathan e gli inserimenti di Guarin e si vede poco in fase offensiva. (Federico Montanaro)



Inter

Handanovic S.V. Partita da spettatore per il portiere nerazzurro che non può nulla sul rigore di Pinilla.

Rolando 6,5: Oltre a una buona prestazione difensiva, con le sue scorribande offensive mette in difficoltà i sardi. Certo, i piedi sono quelli che sono, ma è lui a segnare il gol del pareggio.

Samuel 6: Nonostante il tempo passi, lui rimane un muro.

Juan Jesus 5,5: Non è mai facile per un difensore affrontare uno come Ibarbo, ma lui con le buone o le cattive lo riesce a contenere. Peccato per il colpo di mano che regala il rigore agli avversari.

Jonathan 5.5: Le sue accelerazioni sulla fascia si concludono quasi sempre con un nulla di fatto.

Guarin 6,5: Sembra tornato quello di una volta. Svaria dal centro a destra e mette spesso palloni interessanti per gli attaccanti.

Kuzmanovic 5,5: Prestazione tutto sommato positiva in fase difensiva, ma quandi si tratta di impostare l’azione sbaglia davvero troppo. (dal 77′ Botta s.v.)

Alvarez 5,5: Si affatica con il pressing e per il resto della gara non riesce mai ad essere incisivo. (dal 66′ Kovacic s.v.)

Nagatomo 6: Si vede poco nella prima parte di gara, poi inizia a spingere con continuità e a mettere cross a ripetizione nell’area avversaria.

Palacio 5,5: Non ha tanti palloni giocabili e non riesce ad essere pericoloso come vorrebbe. Non riesce ad avere la gioia del gol grazie a un grande intervento di Avramov.

Milito 5: Non ha ancora trovato la forma e chissà se riuscirà a ritrovarla in futuro. (dal 46′ Icardi 6,5: Quando entra lui i nerazzurri si fanno più pericolosi. È lui a fare la sponda per Rolando per il pareggio, sfiora il gol con un colpo di testa che sbatte sulla traversa. Probabilmente ora ha scavalcato Milito nelle gerarchie.

(Federico Montanaro)

Cagliari

Avramov 7: Non può nulla sul tiro ravvicinato di Rolando, ma salva il risultato sul tiro di Palacio dimostrando ottimi riflessi.

Dessena 6: Si sacrifica molto giocando in un ruolo a lui non congeniale.

Avelar 5,5: Soffre un po’ sugli attacchi di Jonathan e le incursioni di Guarin, ma riesce a cavarsela senza troppi rischi.

Astori 6,5: E’ il condottiero di un reparto difensivo che riesce ad innalzare le barricate e a non far passare i nemici.

Rossettini 6: Obbedisce agli ordini del compagno di reparto e se la cava egregiamente.

Ekdal 6,5: E’ il fulcro del gioco sardo. Tocca tanti palloni e, nonostante il pressing, riesce sempre a distribuirli.

Cossu 6: Lopez lo mette in un ruolo a cui di certo non è abituato. Comincia bene con le solite verticalizzazioni pericolose e conquista il rigore grazie a un suo passaggio in area. Per il resto non si vede molto in fase di impostazione. (dal 76′ Perico s.v.)

Ibarbo 6,5: E’ il solito guerriero. Con i suoi guizzi mette a repentaglio la difesa nerazzurra, poi nella ripresa accusa anche lui la stanchezza.

Vecino 5: Partita insipida. Non è ancora negli schemi del  gioco sardo.

Adryan 5,5: Anche per lui la prestazione è insufficiente. Combina troppo poco, ma è ancora giovane. (dal 56′ Eriksson s.v.)

Pinilla 6: A parte il gol dal dischetto si vede poco. Riceve pochi palloni e non fa salire la squadra come vorrebbe il mister. (dal 70′ Nenè s.v.)

(Federico Montanaro)