La Fiorentina si sveglia nella ripresa dopo un primo tempo soporifero o quasi. Gli uomini di Montella passano in vantaggio con Ilicic soltanto al 47′ quando lo sloveno batte Dubravka con un perfetto calcio di punizione dai venticinque metri. A rivedere le immagini si notano però almeno due errori macroscopici della squadra allenata da Frederiksen: il portiere non si muove di un passo e la barriera foltissima non salta. Sarebbe infatti bastato un minimo allungo del muro che la sfera non avrebbe infilato l’estremo difensore. Facendo un passo indietro, c’è da dire che la Fiorentina in avvio è stata quasi vittima di Mario Gomez, rientrato titolare dal lungo infortunio; decisamente troppi e sballati i lanci della viola all’indirizzo del bomber tedesco. Il problema è che la difesa dell’Esbjerg questa sera non è quella ballerina incontrata all’andata e ne consegue che di occasioni gli uomini di Montella ne creano davvero poche eccezion fatta un tiro deviato due volte di Ilicic (sempre lo sloveno a rendersi pericoloso) finito in corner. Gli ospiti si dispongono con un ordinato 4-4-2 e dietro chiudono ogni varco; in avanti sono comunque aggressivi e quando possono approfittano delle dormite dei viola. Ad esempio Pusic al 6′ potrebbe concludere in porta dopo una bella triangolazione ma il giocatore in maglia biancoblu preferisce cercare un improbabile compagno. Nella ripresa la Fiorentina, quasi sicuramente scossa dal proprio tecnico, decide di iniziare a giocare a calcio e dalle parti di Firenze questo significa palla a terra, scambi rapidi e inserimenti vincenti da dietro. Il ritorno al dna originario frutta ai toscani non solo il gol ma anche il 2-0 sfiorato in seguito ad una bordata di Ilicic deviata da Drobo-Ampem sopra la traversa. Non è Natale ma Compper decide di regalare un’occasione agli avversari: il difensore viola perde un pallone banale al limite della propria area e Vestergaard scalda i guantoni di Rosati con un bel tiro al 52′. A questo punto, non si sa per quale legge fisica, i ritmi si riabbassano improvvisamente e di spettacolo ne vediamo ben poco. Girandola di cambi da parte di entrambe le compagini ma la situazione non muta di una virgola. Al 72′ Pasqual, uno che di mestiere non fa l’attaccante, ha sul piede il pallone del 2-0; lancio calibrato di Pizarro da centrocampo per l’inserimento del capitano dei viola che di controbalzo trova la risposta in corner di Dubravka. Gomez gioca tutta la partita anche se per il tedesco arriveranno sicuramente tempi migliori visto che l’ex Bayern ha bisogno di minuti prima di ritrovare la forma fisica migliore. Nel finale da segnalare due buone uscite di Rosati su altrettante iniziative dell’Esbjerg e una bella giocata di Nielsen terminata sul fondo di poco; veronica e conclusione che l’estremo difensore viola battezza sul fondo. Il pubblico del Franchi si scalda poi in seguito all’uscita di Pasqual visto che la fascia di capitano passa a Borja Valero, “vittima” dell’arbitro Gervasoni a causa delle 4 giornate di squalifica rimediate; lo spaganolo viene acclamato dal Franchi. Lo stesso numero 20 prova a farsi pericoloso con una conclusione da fuori deviata in corner da Dubravka. Quando tutto sembrava ormai archiviato ecco un altro errore di Compper che nell’uno contro uno di fronte a Vesteergaard si fa beffare con un tunnel da quest’ultimo per poi assistere al bel sinistro dell’avversario a rimettere il risultato in parità. Siamo al 91′ e i gigliati potrebbero ancora ribaltare il match con Bakic ma la conclusione del neo entrato termina fuori da posizione favorevolissima. Entrambe le formazioni possono dirsi contente al termine di questa sfida; la Fiorentina che approda senza patemi agli ottavi di finale di Europa League (pur non disputanto, lo ripetiamo, una gara brillante) e l’Esbjerg che ha mostrato buona personalità nonostante evidenti limiti tecnici.
Al 90′ minuto di gioco Fiorentina 1 Esbjerg 1. Il pareggio della formazione danese è stato realizzato da Mikkel Vestergaard, attaccante classe 1992. Il numero 7 dell’Esbjerg è molto bravo a liberarsi di Compper con un tunnel e ad insaccare da destra con una zampata sottomisura. Primo gol in Europa League per lui ed è anche l’ultima emozione del match: fischio finale dell’arbitro, Fiorentina-Esbjerg finisce 1-1 e i viola passano agli ottavi dove troveranno la Juventus.
Al 47′ minuto di gioco Fiorentina 1 Esbjerg 0. La rete è di Josip Ilicic, direttamente su calcio di punizione. Una specialità della casa per lo sloveno, che dunque bissa il gol realizzato in Danimarca: discorso definitivamente chiuso, adesso si può davvero parlare di Fiorentina-Juventus agli ottavi di finale.
Al termine del primo tempo, Fiorentina Esbjerg 0-0. Ritmi assolutamente blandi in campo, a far capire che la questione qualificazione è ormai decisa: i danesi avrebbero bisogno di tre gol. La Fiorentina si muove a proprio agio sul terreno di gioco, con l’unica pecca di non essere ancora riuscita a sbloccare il risultato: bel destro di Pizarro dal limite dell’area, ma il pallone non prende la traiettoria voluta e termina a lato. Si muove bene anche Mario Gomez, alla prima da titolare dopo cinque mesi. Vedremo se nella ripresa Montella deciderà per qualche cambio pensando già alla sfida contro la Lazio di campionato.
Le formazioni ufficiali della partita Fiorentina-Esbjerg, ritorno dei sedicesimi di finale dell’Europa League 2013-2014. Montella schiera i suoi giocatori nel modulo 4-3-3 e piazza tra i pali Rosati, concedendo un turno di riposo al portiere titolare Neto. Tridente d’attacco con Mario Gomez punta centrale e ai suoi fianchi Matos e Ilicic. A centrocampo si rivede Ambrosini. Fiorentina (4-3-3): Rosati; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Compper, Pasqual; Ambrosini, Pizarro, Borja Valero; Matos, Gomez, Ilicic In panchina: Neto, Tomovic, Bakic, Mati Fernandez, Joaquin, Vargas, Matri Allenatore: Montella. Esbjerg (4-4-2): Dubravka; Laursen, Luceana, Drobo-Ampem, Knudsen; Rasmussen, Bergvold, J. Andersen, Nielsen; Pusic, van Buren In panchina: Højbjerg, P. Ankersen, Jakobsen, Lekven, J. Ankersen, Vestergaard, Bakenga Allenatore: Frederiksen
Sarà una partita non troppo intensa, Fiorentina-Esbjerg: la squadra diretta da Vincenzo Montella ha la qualificazione in tasca dopo il 3-1 in Danimarca e dunque non ha nessun motivo per spingere sull’acceleratore. Nè ce l’ha l’Esbjerg che, dovesse impostare la gara sulla velocità, verrebbe quasi certamente presa di infilata dai padroni di casa. Per contro, tuttavia, il fatto che il punteggio non sia in discussione può aprire a giocate che normalmente non si tenterebbero, e a squadre non troppo attente dal punto di vista dell’organizzazione tattica; per la Fiorentina questa può essere un’occasione per provare qualche situazione in vista della prossima giornata di campionato e un modo per far entrare in ritmo e fiducia qualcuno dei giocatori che finora ha visto meno il campo.
Fiorentina-Esbjerg si gioca alle ore 21,05 ed è valida per i sedicesimi di ritorno di Europa League 2013-2014. I viola hanno già fatto tutto una settimana fa, e sostanzialmente sono già qualificati agli ottavi: giocando in casa contro una formazione che si affacciava per la prima volta alla fase a eliminazione diretta di una competizione internazionale i pronostici sono nettamente a favore della squadra allenata da Vincenzo Montella. La vittoria vale 1,17 contro il 15 per un’affermazione storica dei danesi, che sarebbe storica ma con tutta probabilità non arriverà. E’ invece di 6,50 la quota del pareggio. Si punta naturalmente sul fatto che ad andare a segno sia solo la squadra di casa: è di 2,15 la quota Goal contro 1,63 per il NoGoal. Se la Fiorentina dovesse chiudere la partita già nel primo tempo la vincita sarebbe di 1,55 la posta in palio, dovesse sbloccare nella ripresa arriveremmo a 4; cifre molto basse, a meno che non vogliate scommettere sull’orgoglio dell’Esbjerg e su una squadra viola assente dal punto di vista mentale non porterete a casa troppi soldi. Potete chiaramente provare ad abbinare qualche scommessa: se la Fiorentina dovesse replicare il 3-1 della partita di andata vincereste 100 euro giocandone 10.
Alle ore 21,05 di questa sera allo stadio Artemio Franchi si gioca Fiorentina-Esbjerg, partita diretta dall’arbitro Marijo Strahonja valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League 2013-2014. La questione qualificazione dovrebbe essere in archivio: ancora una volta i viola, come è sempre successo in questa edizione del torneo, hanno fatto valere la loro superiorità e una settimana fa hanno vinto alla Blue Water Arena per 3-1 (reti di Matri, Ilicic e Aquilani su rigore) mettendo così una serissima ipoteca sugli ottavi di finale. Dove, con tutta probabilità, ci sarà la Juventus: uno stimolo in più per la squadra allenata da Vincenzo Montella per fare strada in Europa League e provare ad andare in finale (che si gioca allo Juventus Stadium). I risultati a disposizione sono più di due: con vittoria e pareggio naturalmente i viola vanno avanti, altrimenti possono permettersi di perdere con un gol di scarto, oppure con due a patto che l’Esbjerg non ne segni più di uno (con la vittoria danese per 3-1 si andrebbe ai tempi supplementari ed eventualmente ai calci di rigore). Insomma: per i toscani dovrebbe essere tutto facile perchè appare difficile pensare che l’Esbjerg vinca – per esempio – 4-2 o 3-0 al Franchi, pur con le difficoltà di continuità che la Viola ha attraversato e attraversa nel corso della stagione. Montella farà dunque turnover ed è naturale che sia così; anche i precedenti dicono che per i danesi c’è poco da fare, perchè le italiane contro di loro (cioè negli incroci europee tra nostre squadre e squadre della Danimarca) hanno ottenuto 21 vittorie contro 9 pareggi e solo 3 sconfitte. In più, nelle ultime 14 sfide le danesi non hanno mai vinto: sei sconfitte e otto pareggi. In più l’Esbjerg si affaccia per la prima volta alla fase a eliminazione diretta di Europa League, mentre i viola hanno raggiunto la finale nel 1990 e non è passato troppo tempo dall’ultima volta in cui sono stati ai sedicesimi di finale (nel 2008-2009, eliminati dall’Ajax). Contro l’avversario di oggi l’unico precedente è quello della partita di andata; non ci sono doppi ex, ma due calciatori danesi sono stati importanti nella storia recente della Fiorentina, si tratta ovviamente di Martin Jorgensen e Per Kroldrup. Un terzo, Brian Laudrup, ha messo insieme 31 presenze e 5 gol in viola. In più, altri giocatori sono arrivati dalla Danimarca per giocare in Serie A: dai tre danesi della Juventus (Karl-Haage Hansen, John Hansen e Karl-Haage Praest, tra gli anni Quaranta e i Cinquanta) a Preben-Larsen Elkjaer che vinse lo scudetto con il Verona, fino a Thomas Helveg e Martin Laursen. Quello rimasto maggiormente nella memoria degli italiani è forse Michael Laudrup, che giocò nella Juventus con una parentesi in prestito alla Lazio.
La Fiorentina marcia spedita verso gli ottavi di Europa League, ma non arriva da un periodo particolarmente fortunato. Il vero obiettivo della squadra, dichiarato anche dalla dirigenza, è la Champions League: per farlo bisogna arrivare al terzo posto e giocarsi il playoff in agosto, non ci sono altre strade possibili. Peccato che ogni occasione per avvicinarsi al Napoli sia frustrata dai rallentamenti: in questo senso il 2-2 contro il Parma è sì stato accolto con l’entusiasmo di aver ripreso una partita che sembrava persa, ma certo si tratta di due punti gettati alle ortiche. La continuità è il vero tarlo della Fiorentina, che deve convivere senza Giuseppe Rossi (18 partite e 14 gol in campionato) e non ha ancora recuperato il miglior Mario Gomez. Nonostante tutto, perchè bisogna guardare anche il bicchiere mezzo pieno, la squadra è competitiva e il pungolo della doppia sfida (tripla, considerando il campionato) contro la Juventus spingerà la squadra a cercare i quarti di finale in Europa League. In più bisogna aggiungere la finale di Coppa Italia: mettere un trofeo in bacheca sarebbe un ottimo viatico per avanzare di un ulteriore passo nel progetto dei Della Valle. L’Esbjerg finora ha impressionato: è uscito dal gruppo C con 12 punti, vincendo quattro partite e perdendone due. E’ addirittura riuscito a vincere due partite in trasferta (2-1 allo Standard Liegi, 2-1 all’Elfsborg) dimostrando che ha meritato ampiamente di essere in questa competizione. Nonostante ciò la partita di andata, che poteva essere quella della vita, non è stata di fatto giocata: troppo rinunciataria e quasi impaurita la squadra danese per pensare di mantenere aperto il discorso qualificazione, e infatti la Fiorentina ha avuto vita facile. In campionato poi le cose vanno male: al momento il club si trova al nono posto in classifica, con 22 punti. La zona retrocessione dista appena un punto e clamorosamente l’Esbjerg potrebbe retrocedere nell’unica stagione in cui ha superato il girone di Europa League. La Viola dovrà stare attenta soprattutto al ventunenne Mick Van Buren, arrivato nel 2013 dall’Excelsior Rotterdam: 10 gol in 27 apparizioni stagionali. Come detto la pratica qualificazione dovrebbe essere cosa fatta per la Fiorentina: si può guardare con serenità ai prossimi impegni e in particolare alla doppia sfida contro la Juventus (sempre che i bianconeri superino il Trabzonspor). Sarà lì che inizierà il vero torneo continentale per la squadra allenata da Vincenzo Montella. Per l’Esbjerg comunque la soddisfazione di giocare in uno stadio importante, dove proverà a fare risultato. Non resta allora che mettersi comodi, dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: la diretta di Fiorentina-Esbjerg sta per cominciare…
Il tabellino
Marcatori: 47’Ilicic, 91’Vestergaard
Fiorentina (4-3-3): Rosati; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez (59’Tomovic), Compper, Pasqual (78’Vargas); Ambrosini (64’Bakic), Pizarro, Borja Valero; Matos, Gomez, Ilicic. A disp: Neto, Mati Fernandez, Joaquin, Matri. All: Montella.
Esbjerg (4-4-2): Dubravka; Laursen, Luceana, Drobo-Ampem, Knudsen; Rasmussen (41’Vestergaard), Bergvold, J. Andersen (67’Lekven), Nielsen; Pusic (58’J. Ankersen), van Buren. A disp: Højbjerg, P. Ankersen, Jakobsen, Bakenga. All: Frederiksen.
Arbitro: Marijo Strahonja (CRO)
Ammoniti: 37’Knudsen