Napoli batte Swansea 3-1: è il lasciapassare gli ottavi di finale di Europa League. Con l’Italia ormai compromessa, il Napoli deve guardare al continente per trovare un obiettivo all’altezza delle aspettative di inizio stagione: è qui che entra in gioco l’Europa League, competizione spesso snobbata ma quest’anno diventata di colpo molto più interessante. Di traverso, però, ci si è messo il tosto Swansea, squadra britannica che gioca alla spagnola, abile con il palleggio e i contropiede. Un po’ come il Napoli del resto; e non è l’unica caratteristica comune: entrambe le difese ballano parecchio. Benitez prova a rimediarvi dando ancora fiducia a Henrique, neoacquisto, affiancato ad Albiol davanti a Reina; esterni bassi Maggio e l’altro volto nuovo Ghoulam; gli svizzeri Inler e Behrami in mediana, Insigne, Pandev e Callejon trequartisti e il rovente Higuain davanti, con Hamsik e Mertens pronti a entrare. Passano pochi minuti, e Insigne dimostra di essere in ottima serata: già al quinto minuto, infatti, il talentuoso folletto azzurro si esibisce in un’ottima azione in solitaria coast to coast, ma si fa ingolosire dagli spazi e prova il tiro da lontanissimo, mettendo la palla fuori. Al 12′, però, si fa sentire anche lo Swansea, anzi, i gallesi sfiorano il vantaggio di pochi centimetri, quelli che separano la palla dalla linea di porta nel momento in cui Albiol salva sulla riga il pallonetto di Emnes su ripartenza fulminea. Lo scossone dà la sveglia ai partenopei, che cominciano ad attaccare con più insistenza: e se al 15′ Higuain calcia a lato un pallone che sembrava già in rete, un minuto dopo Insigne non fallisce, beffando con un sombrero il portiere avversario e capitalizzando al massimo l’assist di testa del Pipita. Il vantaggio spegne un po’ il Napoli, che col passare dei minuti subisce lo Swansea, fenomenale nel trovare varchi in cui fiondarsi a tutta velocità in contropiede: il varco giusto lo trova Bony al 30′, liberando alla perfezione De Guzman che, entrato in area, fredda Reina di sinistro. Lo svantaggio demoralizza ulteriormente i padroni di casa, che in virtù di questo risultato sarebbero eliminati. Lo Swansea lo capisce e prova ad approfittarne, ma Bony, Rotuledge e Pablo Hernandez non trovano l’angolino giusto. Ti aspetti un Napoli che, alla ricerca della qualificazione e per di più in casa, parta all’assalto fin dal primo secondo della ripresa. E invece i primi dieci/quindici minuti del secondo tempo sono un misto di apatia e timore tali che il pubblico comincia a fischiare una creatura evidentemente diversa da quella abituati a vedere negli ultimi anni. I partenopei, infatti, lasciano il pallino ai gallesi, che lo gestiscono con efficacia senza rischiare nulla. Ecco che, allora, Benitez deve intervenire per dare la carica: tra il 60′ e il 68′, infatti, compie i due cambi decisivi: prima inserisce Hamsik per uno spento Pandev, con lo slovacco a dare un’iniezione di personalità agli 11 che si vede un minuto dopo nell’azione personale di Insigne, stoppato all’ultimo dopo un dribbling pazzesco in area; poi il mister toglie lo stesso insigne, tra i migliori, per Mertens. Ed è questo il quid, l’ingresso che dà quel qualcosa in più. Il belga, infatti, con un paio di accelerazioni sposta decisamente avanti il baricentro offensivo della squadra, che si riversa in attacco alla ricerca del gol decisivo. Prima, però, c’è tempo per un brivido: contropiede al fulmicotone di Dyer, palla messa dentro per Bony che, solo a un metro da Reina, colpisce di testa fra le braccia del portiere: era il match point, regalato generosamente. Gol sbagliato, gol subito:al 78′, infatti, finalmente arriva il gol del Napoli, guarda caso proprio da un’azione di Mertens, che crea scompiglio in area: batti e ribatti, e sul pallone si avventa Higuain, che con una bomba sfonda portiere e rete, per il nuovo vantaggio azzurro. Lo Swansea, inevitabilmente, si riversa tutto in avanti, lasciando spazi incredibili alle ripartenze napoletane. All’89’ una di queste è condotta da Hamsik nel più classico dei 2 vs 1, lo slovacco serve Higuain che, con tutto lo specchio a disposizione, colpisce clamorosamente il difensore davanti a lui. Pochi secondi dopo, in pieno recupero, lo Swansea ha l’occasione del pareggio, ma il colpo di testa ravvicinato di Tiendalli è salvato da una parata miracolosa di Reina. Subito dopo è Hamsik a sprecare l’azione a tu per tu col portiere, ed è proprio quando gli scongiuri si fanno più intensi, quasi a non voler presagire una jella paventata da quegli incredibili errori, che arriva il gol della liberazione: Higuain si allarga in contropiede, attirando su di sè mezza difesa e lasciando Hamsik e Inler all’ennesimo due contro uno; lo slovacco serve lo svizzero, che prende la mira e, lui sì, insacca. Finisce così, con le palpitazioni e l’entusiasmo a mille, in pieno stile napoletano quando si sente aria d’Europa. Ma stavolta, a differenza di molte altre volte, il finale è dolce. Che sia la fine di un primo, primissimo tempo, e che il film sia destinato a durare ancora a lungo, spetta solo a Benitez e alla sua banda terribile. Troppe delusioni hanno già caratterizzato questa stagione: stavolta, il lieto fine ci deve essere. Vietato sbagliare. (Giovanni Gazzoli)
Al 93′ minuto di gioco, Napoli 3 Swansea 1. Il terzo gol, quello che chiude la contesa e permette al Napoli di centrare gli ottavi di finale di Europa League, è di Gokhan Inler che sfrutta un assist di Marek Hamsik, entrato nella ripresa. Partenopei dunque agli ottavi di finale: affronteranno il Porto, che ha pareggiato 3-3 a Francoforte dopo il 2-2 dell’andata.
Al 78′ minuto di gioco, Napoli 2 Swansea 1. Ecco il graffio del Pipita: è Gonzalo Higuain a segnare la rete della potenziale qualificazione per i partenopei. Assist di Mertens, il pallone sembra non arrivare ma c’è un rimpallo tra due difensori e Higuain è bravissimo a girarsi con il destro e infilare la porta di Vorm per la rete del vantaggio partenopeo.
Al termine del primo tempo al San Paolo, Napoli 1 Swansea 1. Con questo risultato i gallesi sarebbero qualificati agli ottavi di finale: al 17′ segna Lorenzo Insigne, al 30′ De Guzman impatta. I partenopei sembravano essere partiti bene, ma dopo aver concesso il pareggio hanno sofferto le ripartenze dello Swansea e hanno anche rischiato di capitolare su una conclusione di Bony che non ha trovato la porta. Serve un cambio di ritmo da parte del Napoil, che ha bisogno di trovare subito la rete del vantaggio per poi gestire la gara e magari cercare il terzo gol. Da segnalare un salvataggio sulla linea di Raul Albiol su Emnes, che ancora sullo 0-0 era riuscito a saltare Pepe Reina per poi concludere a colpo sicuro.
Al 30′ minuto di gioco Napoli 1 Swansea 1. Pareggia De Guzman, ed è una doccia fredda per i partenopei che adesso devono ricominciare da capo e andare a caccia di un’altra rete: assist di Wilfried Bony, anche qui i ruoli sono invertiti, e De Guzman riesce a battere Pepe Reina, che può solo sfiorare la conclusione senza però evitare la rete. Con questo risultato sarebbero i gallesi a passare il turno.
Al 17′ minuto di gioco Napoli 1 Swansea 0. A sbloccare la partita è Lorenzo Insigne, che trova così il terzo gol in questa stagione europea dopo i due realizzati in Champions League. Si invertono i ruoli: assist di Higuain, rete del gioiello di Frattamaggiore che supera il portiere con un pallonetto. In questo momento il Napoli sarebbe qualificato per gli ottavi di finale.
Al 10′ minuto di gioco Napoli 0 Swansea 0. Per il momento le due squadre si studiano senza scoprirsi: a provarci per primi sono i partenopei che sfruttano un calcio di punizione ma non sono precisi con Raul Albiol che manda fuori, poi è lo Swansea ad avere una grande occasione con Emnes che supera Reina e calcia, trovando però l’opposizione dello stesso Albiol sulla riga di porta. Partita che si preannuncia difficile per gli uomini di Rafa Benitez, che devono stare attenti alle ripartenze dei gallesi.
Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Napoli-Swansea, partita valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Benitez sceglie Insigne ma lascia fuori Mertens: questa la decisione, va in panchina anche Hamsik perchè sulla trequarti gioca Goran Pandev. Nello Swansea in campo Routledge ed Hernandez con Nathan Dyer, confermato Canas in mezzo al campo con al fianco Britton, solo panchina sia per De Guzman che per Shelvey. 25 Reina; 11 Maggio, 4 Henrique, 33 Albiol, 31 Ghoulam; 88 Inler, 85 Behrami; 24 Insigne, 19 Pandev, 7 Callejon; 9 Higuain. Panchina: 15 Colombo, 21 Fernandez, 2 Reveillere, 20 Dzemaili, 14 Mertens, 17 Hamsik, 91 Duvan. All. Benitez 1 Vorm; 22 Rangel, 4 Chico, 6 Williams, 38 Davis; 7 Britton, 21 Canas; 11 Hernandez, 15 Routledge, 12 Dyer; 10 Bony. Panchina: 25 Tremmel, 2 Amat, 3 Taylor, 8 Shelvey, 20 De Guzman, 57 Emnes, 54 Ngog. All. Monk
Ci si chiede come Napoli -Swansea sarà diretta da Rafa Benitez, in cerca di risposte dopo aver perso altri due punti in casa in campionato. Lo 0-0 esterno è risultato pericoloso: subire un gol significa doverne realizzare due per passare il turno. La vittoria in goleada è nelle corde dei partenopei che avevano già ribaltato il 2-3 dell’Olimpico in Coppa Italia, ma la parola d’ordine è una sola: ovvero, bisogna segnare presto e poi non avere cali di concentrazione, chiudendo subito la partita. Spesso e volentieri il Napoli ha giocato ottimi primi tempi in cui ha sbloccato la partita, ma poi si è seduto senza riuscire a concretizzare e aumentare il vantaggio per poi pagare. E’ successo così contro il Genoa, non deve capitare contro lo Swansea; che deve segnare a sua volta, ma giocando in trasferta può aspettare per poi andare a colpire in contropiede, anche perchè sa benissimo che in caso subisca una rete avrebbe bisogno semplicemente di pareggiare per assicurarsi il traguardo degli ottavi di finale.
Le quote Snai ufficiali per Napoli-Swansea, partita valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League e diretta dall’arbitro rumeno Ovidiu Hategan, vedono una grande favorita: la squadra di casa, che ha bisogno di una vittoria per qualificarsi agli ottavi e non può permettersi di pareggiare, perchè andrebbe ai supplementari (con lo 0-0) o sarebbe eliminato in caso di gol. E’ di 1,45 la quota per la vittoria dei partenopei, di 4 quella del pareggio e di 7,50 quella per la vittoria dello Swansea. Si parla naturalmente del risultato che riguarda esclusivamente la sfida del San Paolo: il discorso qualificazione è legato alla partita di andata ma non c’entra con queste quote. Per le quali le probabilità che segnino entrambe le formazioni o non più di una sono identiche: Goal e NoGoal sono entrambi a 1,85. Se andiamo a guardare il risultato esatto, scopriamo che i partenopei vi farebbero guadagnare 10 volte la posta in gioco vincendo 3-1: è il punteggio con cui nel 1962 avevano battuto il Bangor nel ritorno del turno di Coppa delle Coppe. Allora la regola dei gol in trasferta non era ancora stata introdotta: si era giocato uno spareggio in campo neutro (nel leggendario Highbury) e spuntarla erano stati i partenopei per 2-1. Un punteggio da 7,50 di vincita.
Alle ore 19 di questa sera allo stadio San Paolo si gioca Napoli-Swansea, partita diretta dall’arbitro Ovidiu Hategan valida per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Si parte dallo 0-0 di una settimana fa: si era trattato di una gara intensa, nella quale certamente i gallesi avevano fatto meglio avendo molte occasioni per andare in vantaggio e presentarsi così in Italia avendo due risultati su tre a disposizione. Di fatto li hanno anche così: solo con lo 0-0 si va ai tempi supplementari – ed eventualmente ai calci di rigore – mentre qualunque altro pareggio, dunque con gol, qualifica lo Swansea in virtù della regola delle reti in trasferta che valgono doppio. Il Napoli perciò, per passare il turno e accedere agli ottavi, può solo vincere; a meno che non tenga il risultato a reti inviolate per poi avere la meglio nella lotteria dagli undici metri. L’ultima volta in cui i partenopei hanno giocato un turno a eliminazione diretta non è andata benissimo: ottavi di Champions League 2011-2012, vittoria per 3-1 al San Paolo contro il Chelsea, poi eliminazione a Stamford Bridge dopo i tempi supplementari (1-4). In Europa League invece ci sono i sedicesimi dello scorso anno, e anche qui le cose erano andate decisamente male: Napoli-Viktoria Plzen 0-3, Viktoria Plzen-Napoli 2-0. L’unico precedente tra Napoli e Swansea rimane quello della gara di andata, ma i partenopei possono dire di avere già superato un turno contro una squadra gallese: era il 1962 ed era Coppa delle Coppe. Primo turno, il Bangor vinse 2-0 in casa e andò al San Paolo forte di questo vantaggio; perse 3-1 e, siccome non valeva la regola dei gol in trasferta, si giocò lo spareggio in campo neutro (ad Highbury) con la vittoria del Napoli per 2-1 grazie a una rete realizzata all’83’ minuto. Episodio dunque favorevole agli azzurri, ma va detto che con le regole moderne sarebbero stati i gallesi a qualificarsi. Non ci sono doppi ex della partita, ma un grande giocatore nato a Swansea è stato in Italia: si tratta di John Charles, che tra il 1957 e il 1962 ha giocato nella Juventus (è tuttora lo straniero ad avere realizzato il maggior numero di gol in campionato al suo primo anno, nella storia bianconera) e successivamente nella Roma. Tuttavia non ha mai giocato nella squadra della sua città.
Il Napoli è arrivato ai sedicesimi di Europa League attraverso la grande delusione di Champions: 12 punti nel girone non sono stati sufficienti per il passaggio del turno e così i partenopei si sono dovuti accontentare di finire a giocare in questa competizione, che hanno vinto per la prima e unica volta nel 1989, ai tempi di Maradona e Careca (battendo lo Stoccarda in finale). Allora, forse, la Coppa UEFA contava di più; soprattutto le squadre italiane la dominavano, perchè da quell’edizione e fino al 1999 (con l’unica eccezione del 1996) abbiamo avuto almeno una finalista, con ben quattro derby. Oggi non è più così, e non fa eccezione il Napoli. Che al momento deve fronteggiare altri problemi: lunedi in campionato è arrivato un altro pareggio interno che si somma a quelli già ottenuti contro Sassuolo e Udinese, un 1-1 contro il Genoa che allontana nuovamente la possibilità di mettere pressione alla Roma in ottica secondo posto e tiene lì Fiorentina e Inter (in rimonta) che sperano sempre di agguantare l’ultima posizione utile per la qualificazione al playoff di Champions League. La squadra di Rafa Benitez ha manifestato i soliti problemi, ovvero l’incapacità di chiudere certe partite e soprattutto una fase difensiva che scricchiola non poco, con i centrocampisti che fanno poco filtro e i trequartisti poco inclini al lavoro di sacrificio. La forza del San Paolo c’è, ma lo Swansea è squadra che sa ripartire molto bene e potrebbe mettere in difficoltà i partenopei. L’impronta lasciata in eredità di Brendan Rodgers e da Michael Laudrup è rimasta: Garry Monk, che ha giocato per entrambi, naturalmente ha mantenuto il gioco spumeggiante dei suoi predecessori e battendo il Cardiff in un sentitissimo derby gallese si è guadagnato la conferma in panchina, probabilmente fino al termine della stagione. Nel fine settimana i gallesi sono caduti sul campo del Liverpool in uno spettacolare 4-3, ma hanno ampiamente dimostrato di poter essere competitivi anche su campi molto difficili e caldi, come probabilmente sarà questa sera il San Paolo. Occhio soprattutto a Michu, Wilfried Bony (10 gol in campionato), Jonjo Shelwey e Nathan Dyer. Sarà una partita comunque tirata: quando c’è in ballo una qualificazione europea non può essere altrimenti. A differenza dello scorso anno, il Napoli ha fatto ampiamente capire di tenere a questa competizione, e la presenza in panchina di Benitez è la garanzia di ciò. Azzurri dunque favoriti, ma attenzione all’orgoglio dello Swansea che non ha nulla da perdere e proverà a fare la partita della vita per prendersi un risultato storico. Non resta allora che dare la parola al campo, mettersi comodi e vedere come andrà a finire: la diretta di Napoli-Swansea sta per cominciare…
Marcatori: 16′ L. Insigne (N), 30′ De Guzman (S), 33′ st Higuain (N), 48′ st Inler (N)
Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Henrique, Ghoulam; Inler, Behrami; L. Insigne (22′ st Mertens), Pandev (14′ st Hamsik), Callejon (37′ st Britos); Higuain. A disp.: Colombo, Reveillere, Dzemaili, D. Zapata. All.: Benitez
Swansea (4-2-3-1): Vorm; Tiendalli, Chico Flores, Williams, Davies; Canas, De Guzman (36′ st Pozuelo); Hernandez, Routledge (16′ st N. Dyer), Emnes (24′ st Taylor); Bony. A disp.: Tremmel, Amat, Rangel, Ngog. All.: Monk
Arbitro: Hategan (Rom)
Ammoniti: Canas (S), Chico Flores (S) Inler (N)