Andata della semifinale di Coppa Italia stasera alle 21.00 allo stadio Friuli tra Udinese e Fiorentina. La formazione di Francesco Guidolin ha eliminato il Milan ai quarti vincendo a San Siro, e viene dal successo in campionato a Bologna per 2-0 che ha permesso ai bianconeri friulani di allontanare le zone calde della classifica. Quella di Vincenzo Montella è certamente messa molto meglio, ma non sta vivendo un periodo molto brillante, come testimonia anche la sconfitta subita sabato a Cagliari per 1-0. Sulla carta i viola partiranno favoriti per la qualificazione alla finale, potendo contare anche sull’incontro di ritorno in casa. Tuttavia, non sono da escludere sorprese da parte della squadra guidata da Totò Di Natale, che potrà contare su una maggiore tranquillità: è la Fiorentina ad avere il peso del ruolo di favorita in una fase non convincente per i viola. Per presentare la semifinale d’andata di Coppa Italia Udinese-Fiorentina abbiamo sentito il doppio ex Stefano Fiore, che ha giocato nella squadra friulana dal 1999 al 2001 e in quella toscana nella stagione 2005-2006. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Friulani reduci dalla bella prestazione di Bologna: sarà una partita difficile per la squadra di Montella? La vittoria di Bologna darà sicuramente morale all’Udinese, che potrà caricarsi per questo primo confronto nella semifinale di Coppa Italia. Giocare al Friuli sarà senza dubbio un vantaggio per i bianconeri, quindi non penso che per la Fiorentina sarà un impegno facile, anche se tecnicamente la squadra di Montella è superiore.



Crede in una seconda parte di stagione importante per l’Udinese? Quest’anno la squadra friulana è partita male e sta facendo più fatica del solito. Probabilmente c’è stato qualche problema con l’inserimento di qualche giocatore giovane. Credo comunque che l’Udinese potrà risalire la classifica in campionato e tentare di fare bene in Coppa Italia, un obiettivo molto importante.

Quali sono invece i problemi della formazione viola? Sono più che altro problemi individuali, visto che anche a Cagliari la Fiorentina ha perso solo su rigore, comunque la difesa certe volte non funziona alla perfezione.



Quanto si sente l’assenza di Giuseppe Rossi? L’assenza di Rossi si sente molto, come quella di Mario Gomez, visto che la Fiorentina era stata costruita su questi due giocatori. L’arrivo di Matri e una buona capacità offensiva hanno però ridotto gli effetti della mancanza di questi calciatori.

In questa partita che atteggiamento tattico avranno le due squadre? Sarà una partita pensata sul doppio confronto di 180 minuti, in cui sarà fondamentale l’aspetto mentale. Le due formazioni penseranno a gestire il risultato anche in ottica della partita di ritorno.

Sarà anche una sfida tra Guidolin e Montella, due dei migliori allenatori del nostro calcio…

Sono tutti e due tecnici molto preparati. Guidolin ha tanta esperienza, ha dimostrato nella sua carriera tutte le sue qualità. Non si capisce perché non abbia avuto la possibilità di allenare un grande club. Montella da parte sua è uno degli allenatori migliori della nuova generazione.

Lei ha vinto la Coppa Italia due volte, cosa si prova a conquistare questo trofeo? Non è come vincere una coppa europea, ma certo c’è sempre il gusto di provare a vincere qualcosa d’importante, che rimane nella tua carriera.

Lei ha giocato due anni a Udine e uno a Firenze: come viene vissuto il calcio in queste due città? Udine è un ambiente più tranquillo, i tifosi della formazione friulana si sono abituati bene in questi anni e dovrebbero quindi essere molto contenti dei risultati ottenuti dall’Udinese. Firenze è più esigente, attualmente comunque si sta vivendo un buon momento, c’è un progetto molto importante per la formazione viola, che potrà portarla a livelli sempre più alti.

Chi vede favorito per la qualificazione alla finale di Roma? Credo che la Fiorentina sia favorita, sia perché avrà il ritorno in casa, sia perché è superiore dal punto di vista tecnico. Dunque i viola hanno maggiori possibilità di vincere questo doppio confronto di semifinale. (Franco Vittadini)