Finisce 3-0 in favore dei padroni di casa la partita valida per l’anticipo della ventitreesima giornata di serie A. Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato, la formazione di Corini ha giocato un buon calcio senza tuttavia creare importanti occasioni da gol: l’unica con Thereau, alla quale ha risposto pochi minuti più tardi Di Natale. Nella ripresa le due squadre si scoprono per tentare l’arrembaggio che consentirebbe di portare a casa i tre punti ma a rimetterci le penne è il Chievo. I veneti perdono l’unità che li aveva contraddistinti nella prima frazione di gioco e quindi Di Natale sblocca il risultato al 56’. Circa dieci minuti più tardi esce Maicosuel  ed entra Bruno Fernandes: questa mossa si rivela presto azzeccata poiché il portoghese mette a segno il raddoppio e poi serve Badu per il definitivo 3-0. Sono tre punti fondamentali per i ragazzi di Francesco Guidolin che salgono così a quota 26.



Udinese (3-5-1-1): Scuffet; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Badu, Yebda, Lazzari (46′ (Pereyra), Gabriel Silva; Maicosuel (69′ Bruno Fernandes); Di Natale (81′ Muriel). All.: Guidolin. Chievo (3-5-1-1): Puggioni; Bernardini, Cesar, Canini; Sardo, Bentivoglio (63′ Obinna), Rigoni, Guarente, Dramé; Stoian (68′ Paloschi); Thereau (78′ Lazarevic). All.: Corini.



Arbitro: Banti.

Marcatori: 56′ Di Natale, 75′ Bruno Fernandes, 87′ Badu (U).

Ammoniti: Stoian, Cesar (C).

Arriva anche il terzo gol che mette il sigillo sul risultato finale: Muriel pesca Bruno Fernandes in aerea che mette in mezzo per Badu. Trattasi di un rigore in movimento che il ghanese non può sbagliare.

Raddoppio friulano al 29′ col neo entrato Bruno Fernandes. Pereyra s’invola sul fondo e mette in mezzo di piatto: da pochi metri il portoghese deve solo spingere in rete.

Il talento campano sblocca il risultato all’11’ della ripresa: Basta serve con un pallonetto in area in posizione defilata Di Natale, destro a incrociare e Puggioni è battuto



Finisce 0-0 il parziale di Udinese-Chievo: trattasi di una partita in cui le due squadre non hanno concesso molto. Le occasioni da gol si contano su una mano e si ha il presentimento che nella ripresa le due squadre si apriranno nel tentativo di attaccare a pieno organico. Ricordiamo che sia i friulani che i veneti hanno bisogno di punti per allontanare lo spettro della retrocessione.

Entrambe le formazioni attaccano e difendono: per il Chievo è andato vicino al gol Thereau con un colpo di tacco, mentre per i friulani il rinato Antonio Di Natale ha tentato di sorprendere puggioni con un pallonetto. Queste sono state le due occasioni da rete più ecclatanti.

Udinese (3-5-1-1): Scuffet; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Badu, Yebda, Lazzari, Gabriel Silva; Maicosuel; Di Natale. All. Guidolin. Chievo (3-5-1-1): Puggioni; Bernardini, Cesar, Canini; Sardo, Bentivoglio, Rigoni, Guarente, Dramé; Stoian; Thereau. All. Corini 

Udinese e Chievo sono due squadre che faticano molto a costruire gioco; entrambe preferiscono aspettare e ripartire. Tuttavia, se per Guidolin si tratta di una scelta, per Corini sembra che il reale problema sia quello della mancanza di giocatori che possano dare rapidità alla manovra e affrontare ad armi pari anche partite nelle quali il Chievo sia chiamato all’impostazione. I friulani questo lo sanno fare e si è visto in Coppa Italia contro la Fiorentina: è dunque probabile, di conseguenza, che siano i padroni di casa a prendere in mano le redini della partita e cercare di andare subito in gol. In questo modo il Chievo sarebbe costretto ad esporsi per riprendere il punteggio, consentendo ai velocisti bianconeri di giocare la partita per loro migliore e quella nella quale sono più competitivi.

Le quote SNAI per Udinese-Chievo ci dicono che, come prevedibile, i friulani sono favoriti per la vittoria di questa partita, che però rimane in bilico. La quota per la vittoria dei padroni di casa è di 1,83 contro il 4,25 per la vittoria veneta; 3,40 per il pareggio. E’ di 1,63 la quota OUnderr, 2,15 la quota Over; si scommette dunque su pochi gol, ed è inevitabile se pensiamo che queste due squadre (in particolare il Chievo) fanno molta fatica a segnare. La combinazione di risultato parziale/finale non è particolarmente interessante, anche se potreste vincere 25 volte la giocata scommettendo sulla vittoria friulana dopo il primo tempo chiuso in vantaggio dal Chievo; per quanto riguarda il risultato esatto, all’andata era finita 2-1 per i gialloblu; se voleste puntare sullo stesso risultato, ma stavolta a favore dell’ìUdinese, portereste a casa 85 euro giocandone 10. Allettante il 3-2 interno, da 33; potrebbe anche essere un festival delle difese ballerine…

La Serie A 2013-2014 torna oggi con la 23^ giornata; il primo anticipo previsto per la quarta di ritorno si gioca alle ore 18, ed è Udinese-Chievo. Scontro salvezza vero e proprio: certo i friulani con l’ultima vittoria hanno allungato le distanze rispetto al terzultimo posto e, con 23 punti, sono decisamente più tranquilli rispetto ai veneti, che invece di punti ne hanno 18 e sono entrati in una spirale di risultati negativi che hanno fatto tornare aria di tempesta sul Bentegodi, proprio quando sembrava che il peggio fosse passato. Dovesse vincere, l’Udinese potrebbe dirsi del tutto fuori dai guai: per quello che è il passo delle pericolanti, quest’anno la quota salvezza potrebbe anche essere intorno ai 35 punti. Il Chievo ha un disperato bisogno di fare punti; dipenderà anche dagli altri risultati, ma un pareggio servirebbe a poco e allora Eugenio Corini deve studiare un sistema per aumentare la pericolosità offensiva di una squadra che è solida dietro ma fatica tremendamente a costruire gioco. I precedenti tra le due formazioni sono 24: le vittorie sono 9 per i padroni di casa, 7 per il Chievo e ci sono 8 pareggi. All’andata avevano vinto i veneti: vantaggio iniziale di Maicosuel, poi ribaltone firmato Pellssier-Luca Rigoni. L’Udinese ha invece festeggiato nell’aprile 2013 (3-1, doppietta di Di Natale e rete di Benatia); il 3-0 per entrambe le squadre è il risultato migliore, mentre in tre occasioni i friulani si sono imposti per 2-1 in casa, risultato più frequente. Ci sono ex nella sfida: per esempio Giampiero Pinzi, che con il Chievo ha giocato due stagioni prima di tornare in Friuli dove era già stato per otto anni. E’ doppio ex il friulano Gigi Delneri, artefice del miracolo Chievo (promozione in Serie A e qualificazione in Coppa UEFA l’anno successivo, rimanendo in testa alla classifica per più giornate) e da giocatore impegnato a Udine per due stagioni; ed è doppio ex Alberto Malesani, che si è legato per tanti anni ai veneti all’inizio della carriera da allenatore (tra il 1987 e il 1997) e in bianconero ha avuto ben poca fortuna, da gennaio a giugno con un decimo posto e un rapporto concluso un anno prima rispetto alla scadenza del contratto. 

L’Udinese ha attraversato momenti difficili in questa stagione: quattro sconfitte consecutive avevano fatto sprofondare la squadra nel baratro della zona retrocessione (mai davvero toccata, comunque), poi la vittoria di Bologna ha riportato il sereno anche se da quando Francesco Guidolin siede in panchina è sicuramente questa l’annata più difficile per i friulani. Abituati a posizioni europee, la corsa per rimanere in Serie A viene affrontata con qualche timore e senza troppa preparazione “emotiva”, anche se non sembra che alla fine l’Udinese sarà davvero coinvolta nella lotta. In Coppa Italia le cose vanno decisamente in un altro modo: martedi i ragazzi di Francesco Guidolin hanno timbrato la vittoria nella semifinale di andata, battendo 2-1 la Fiorentina. Un cammino incredibile da parte della formazione friulana, che in precedenza era stata capace di battere l’Inter (1-0) e il Milan (2-1 a San Siro); può essere quello il riscatto e soprattutto una porta per l’Europa, considerando che dall’altra parte in finale arriverà una tra Napoli e Roma che con tutta probabilità centreranno la qualificazione in Champions League. Il bilancio casalingo, comprensivo della Coppa Italia, parla di sei vittorie, un pareggio e cinque sconfitte; 14 le reti segnate, 15 quelle subite. La speranza è che si sia sbloccato Totò Di Natale, giunto a quota 6 reti in campionato e uno in Coppa Italia (martedi l’esordio). Il Chievo con Eugenio Corini aveva subito centrato due vittorie consecutive che sembravano aver tolto dai guai la squadra; poi però sono arrivati i problemi, sotto forma di un attacco decisamente sterile che ha prodotto appena 16 gol in tutto il torneo. Con questi numeri salvarsi diventa difficile: la difesa (29 gol subiti) tiene, ma quando si prende gol nei minuti iniziali (come è accaduto domenica contro la Lazio) i problemi aumentano, perchè il gruppo non è preparato a fare una partita di attacco. In più l’ultima vittoria della squadra è datata 8 dicembre, 1-0 sul campo del Sassuolo: da allora 3 pareggi e 4 sconfitte. Il margine sulla terzultima è di un solo punto: per questo il Chievo deve immediatamente riprendere a vincere o comunque a muovere la sua classifica. Come spesso capita con formazioni che basano il loro gioco sul contropiede, il bilancio esterno è migliore: in 11 partite sono stati realizzati 10 punti, con 2 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Appena 6 le reti segnate: il dato ci dice di come il Chievo abbia realizzato più di una rete in singola partita davvero pochissime volte (è accaduto in tre occasioni). Sarà una partita tesa e nervosa: l’Udinese vuole naturalmente prendere possesso della metacampo avversaria e mettere subito in chiaro le cose, ma dovrà stare attenta a un Chievo che farà della ripartenza veloce il suo punto di forza. Non resta allora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: la diretta di Udinese-Chievo sta per cominciare…