Questo pomeriggio allo Stade de France di Parigi Saint Denis si gioca Francia-Italia di rugby, partita valida per la seconda giornata del Torneo Sei Nazioni 2014. Mai l’Italia ha vinto in trasferta contro i galletti nel Sei Nazioni, anche se negli ultimi anni i confronti sono stati quasi sempre equilibrati, e nelle ultime due sfide a Roma (2011 e 2013) si sono imposti gli azzurri. Certo, riuscire a farlo anche Oltralpe si annuncia ben più difficile, ma la positiva prestazione sfoderata dagli azzurri del c.t. Jacques Brunel (per lui oggi sarà un derby) in Galles settimana scorsa induce a un moderato ottimismo: come minimo, l’Italia dovrebbe essere in grado di rendere difficile la vita ai Bleus fino alla fine della partita, fatto che qualche anno fa non era per niente scontato. Magari contando ancora sul positivo apporto dei giovani, su tutti Michele Campagnaro che ha stupito il Galles andando in meta per ben due volte a Cardiff. Dal canto suo, la Francia ha vinto settimana scorsa contro l’Inghilterra e vorrà un nuovo successo per puntare a vincere il Torneo dopo il flop dell’anno scorso. Per presentare Francia-Italia di rugby abbiamo sentito Vittorio Munari. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Francia-Italia, partita durissima per gli azzurri? Direi di sì, anche se potremmo approfittare del fatto che la Francia ha speso tanto con l’Inghilterra e magari non giocherà alla morte.
Si aspettava la prestazione degli azzurri col Galles? E’ stata sicuramente una buona prestazione, al Galles è mancata un po’ quella combattività che invece l’Italia ha avuto. Abbiamo fatto veramente una buona partita.
Come giudica Campagnaro, autore di due mete? Ha fatto veramente bene, ha messo a segno due mete e si è reso protagonista di un grande incontro. E’ giovane e non potrà che migliorare. Tuttavia quello che manca all’Italia è la possibilità di formare grandi giocatori. In questo modo potrà fare exploit di indubbio valore tecnico ma non potrà mai raggiungere risultati veramente importanti. Il nostro obiettivo dovrebbe essere almeno quello di raggiungere l’ottavo posto del ranking mondiale.
Come dovremo giocare con la Francia? Dovremo giocare come contro il Galles, magari riuscendo a mostrare dei progressi rispetto a questa partita. Sarebbe già una cosa importante.
E cosa dovremo temere della formazione transalpina? Per contrastare la Francia sarà fondamentale fare bene sulle mischie ordinate e le rimesse laterali. In queste fasi di gioco gli azzurri dovranno esserci fino in fondo.
Per Brunel sarà una partita speciale contro i suoi connazionali?
Sarà certamente una partita importante per Brunel, del resto quando il c.t. firmò il contratto con la Nazionale italiana sarebbe stato molto contento se gli avessero detto che avrebbe sconfitto la Francia.
Il suo pronostico? La cosa più importante sarà migliorare rispetto al match col Galles, e sarà anche quello che vorrà Brunel. Vincere non mi sembra per niente facile, anche se l’Italia è capace di cogliere successi contro Nazionali più forti di lei. (Franco Vittadini)