Proseguono le indagini del Giudice Sportivo in merito alle due partite oggetto di cori antisemiti e di discriminazione territoriale, Juventus-Fiorentina e Napoli-Roma; a tale proposito, ha poco fa detto la sua Mariella Scirea, vedova del compianto Gaetano cui è intitolata una delle due curve dello Juventus Stadium (la Sud, cioè la principale). Una nomina dovuta per tutto quello che il libero bianconero ha fatto nel corso della carriera. Ma Mariella non ci sta: era stata lei a promuovere, in occasione della chiusura delle due curve contro l’Udinese, l’iniziativa che aveva portato dodicimila bambini allo stadio, a occupare i posti degli ultras. Oggi ha fatto sentire la sua voce, affermando che “non si può dare la colpa solo alla Juventus, perchè cori discriminatori e striscioni offensivi ci sono in tutti gli stadi. Però, mi rattrista che questo succeda nella curva che porta il nome di mio marito, perchè Gaetano è sempre stato portatore di ideali di sportività”. E così ecco la soluzione drastica, o almeno una minaccia: “Se la cosa dovesse continuare potrei chiedere alla società di togliere il nome di mio marito dalla curva, non mi sembra che ci siano i presupposti”



I due big match della 27esima giornata di serie A lasciano strascichi dal punto di vista della giustizia sportiva. Infatti il giudice Giampaolo Tosel ha stabilito che saranno necessari supplementi d’indagine in merito al comportamento dei tifosi in entrambe le partite. Per quanto riguarda Juventus-Fiorentina, il Giudice sportivo, letta la relazione dei collaboratori della Procura federale nella quale si riferisce di un “insultante coro, dal biasimevole tenore antisemita, (…) sufficientemente intellegibile nel file-video allegato come relazione integrativa dalla stessa Procura federale”, ha incaricato il Procuratore federale “affinché voglia acquisire, anche tramite l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive presso il Ministero dell’Interno, e di riferire a questo Giudice ogni ulteriore circostanza utile per valutare la dimensione e la percettibilità di tale condotta, nonché in merito all’esposizione nel settore occupato dai sostenitori della soc. Fiorentina di una sorta di manifesto dal tenore asseritamente insultante la memoria della tragedia dell’Heysel”, si legge nel comunicato ufficiale della Lega. Dunque Tosel chiede a Stefano Palazzi di indagare sia sui cori antisemiti da parte dei tifosi bianconeri sia sugli striscioni viola inneggianti alla tragedia della finale di Coppa dei Campioni 1985 a Bruxelles. Passando a Napoli-Roma, invece, il pomo della discordia sono gli ormai ‘tradizionali’ cori di discriminazione territoriale contro Napoli, in merito ai quali il giudice chiede alla Procura di indagare sui tifosi giallorossi anche per quanto riguarda “l’individuazione del settore occupato presso lo stadio Olimpico da tali sostenitori della soc. Roma”, che dunque corre il rischio di nuove sanzioni. Sono poi state multate di 30.000 euro entrambe le società: lancio di petardi e bengala e uso del laser sono imputati ai tifosi partenopei, mentre la Roma deve rispondere sia di petardi lanciati dai tifosi sia per l’uso di una rice-trasmittente da parte dell’allenatore in seconda. Nessuna sorpresa per quanto riguarda invece i calciatori: sono stati squalificati per una giornata solamente i giocatori espulsi o quelli ammoniti in regime di diffida.



Una giornata

CALCIATORI ESPULSI

AVELAR Fernando (Cagliari), CANDREVA Antonio (Lazio)

CALCIATORI NON ESPULSI

ASTORI Davide (Cagliari), CANINI Michele (Chievo Verona), COFIE Isaac (Genoa), DE SCIGLIO Mattia (Milan), FERNANDES BORGES Bruno Miguel (Udinese), PALETTA Gabriel (Parma), SISENANDO Maicon Douglas (Roma), VIVES Giuseppe (Torino)

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