Partirà oggi con una cronometro a squadre di 18,5 chilometri da Donoratico a San Vincenzo (Livorno) la 49a edizione della Tirreno-Adriatico. Sette tappe comporranno la Corsa dei Due Mari, che avrà un percorso completo, con tappe per velocisti, altre ondulate e anche un arrivo in salita fino alla chiusura di martedì prossimo a San Benedetto del Tronto, con una cronometro individuale di 9,1 chilometri. Quest’anno non ci saranno i due protagonisti dell’edizione 2013 Vincenzo Nibali, che ha scelto la Parigi-Nizza in avvicinamento al suo grande obiettivo stagionale che sarà il Tour de France, e Chris Froome, fermo per un infortunio. Ci sarà però un lotto di concorrenti molto agguerriti, da una stella come Alberto Contador agli australiani Richie Porte e Cadel Evans, e poi lo slovacco Peter Sagan, i colombiani Rigoberto Uran e Nairo Quintana, uomini da classiche come Philipe Gilbert e Fabian Cancellara e per le volate Mark Cavendish e Marcel Kittel. Tra gli italiani potrebbero fare bene i giovani Diego Ulissi e Moreno Moser, ma anche i veterani Ivan Basso e Michele Scarponi. Per presentare la Tirreno-Adriatico abbiamo sentito Michele Bartoli, primo nell’edizione 1999 di questa corsa. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Quanto conterà la mancanza di Vincenzo Nibali, vincitore delle ultime due edizioni della corsa? Sarà importante per i tifosi italiani, ma in effetti il parterre dei partecipanti alla Tirreno-Adriatico sarà egualmente molto interessante.
Con il forfait anche di Chris Froome come potrebbe cambiare la corsa? Credo che anche la sua assenza potrà essere validamente rimpiazzata dalla presenza di corridori come Uran, Sagan, Quintana e il nostro Ulissi, che potrebbe risultare il migliore degli italiani perché è annunciato in grande condizione.
Contador sarà il favorito principale? No, dico che bisognerà stare attenti proprio a Quintana e poi a Richie Porte e ad Ulissi.
Cosa potrà fare Moreno Moser? Non mi sembra che stia attraversando un grande periodo di forma, non lo vedo pronto per questa Tirreno-Adriatico.
Percorso nervoso, sempre difficile, una gara che anche scalatori come Nibali hanno dimostrato di poter vincere… Sì, la Tirreno-Adriatico ogni giorno offre tappe molto belle, piene di imprevisti e adatte anche agli scalatori. Non a caso un corridore come Nibali l’ha vinta due volte.
Come vede la sfida Cavendish-Kittel per le volate?
Cavendish è sempre il velocista più forte, ma Kittel sta venendo fuori molto bene e in questo momento mi sembra superiore, visto che il corridore britannico non è ancora al meglio della condizione fisica.
Pensa che la Tirreno-Adriatico sia la gara ideale per prepararsi alla Milano-Sanremo? Sì, anche se da questo punto di vista anche la Parigi-Nizza va molto bene. Nibali dunque dovrebbe trovare una buona condizione di forma anche in Francia.
Cosa ricorda della sua vittoria nel 1999? Fu una bella soddisfazione vincere quella edizione della Tirreno-Adriatico. Alla fine facemmo una grande festa, visto che il mio successo coincise con il centesimo della Mapei. (Franco Vittadini)