Appaiati, a 34 punti. La classifica di Atalanta e Sampdoria è di quelle che permettono di stare sereni, ad undici giornate dalla fine: basta poco per ottenere la salvezza, ed entrambe sono lanciate verso quota 40. Una buona occasione per lo scatto definitivo è proprio quella odierna, soprattutto per gli orobici, che gran parte dei propri punti l’ha ottenuta proprio in casa; più equilibrata la distribuzione dei liguri, che con Mihajlovic hanno trovato costanza di rendimento sia in casa che in trasferta. Entrambe vengono da due belle vittorie, ed hanno intenzione di dar seguito al filotto. Per farlo, Colantuono si dispone col 4-4-1-1, con Benalouane, Stendardo, Yepes e Del Grosso davanti a Consigli, Estigarribia, Cigarini, Carmona e Bonaventura in mezzo, Moralez dietro a Denis; Mihajlovic risponde col classico 4-2-3-1, che vede Da Costa tra i pali, De Silvestri, Gastaldello, Mustafi e Regini in difesa, Palombo e Krsticic in mediana, Gabbiadini, Eder e Soriano a supporto di Okaka. Fattore “Atleti azzurri d’Italia” per i nerazzurri, con 26 punti su 34 conquistati a Bergamo, contro fattore Mihajlovic per i blucerchiati, con una media punti di 1.6 da quando il serbo è in panchina, media che varrebbe il secondo posto in classifica se Sinisa li avesse allenati dalla prima giornata. Le due squadre sono in salute, e si vede fin da subito. La partita è viva, frizzante, entrambe le squadre se la giocano. In avvio un po’ meglio l’Atalanta, galvanizzata da una splendida cornice casalinga, ma in attacco gli orobici non riescono a pungere. Così, con il passare dei minuti, l’inerzia cambia, e la Samp comincia a dettare i ritmi: Okaka, nervoso e a rischio doppia ammonizione, fa un gran lavoro fisico, facendo salire i suoi con sponde efficaci; a centrocampo, Palombo e Krsticic dettano i tempi, e i nerazzurri non riescono a ripartire. Tutta la parte centrale del primo tempo, così, è di marca ligure, con i ragazzi di Mihajlovic che sfiorano il vantaggio al 31′, quando prima su Soriano di testa poi sul sinistro di Regini compie un doppio grande intervento. Ma nel finale la trama cambia ancora: l’Atalanta guadagna metri e fiducia, e al 36′ arriva il vantaggio: palla per Denis che, al limite, fa la sponda per Carmona, il quale di destro al volo fredda Da Costa. L’Atalanta, galvanizzata, legittima il vantaggio continuando ad attaccare, e trova così il secondo gol: al 42′, da corner, Bonaventura si trova tutto solo in mezzo all’area, e il colpo di testa è un gioco da ragazzi. Polemiche, però, per un pugno di Benalouane a Regini. A fine primo tempo, dunque, i padroni di casa hanno un doppio vantaggio: non immeritato, ma forse eccessivo per quanto visto in campo. Ti aspetti una Sampdoria ribaltata dalle parole di Mihajlovic, una Samp che come la Domenica prima, contro il Livorno, quantomeno provi a ribaltare il doppio svantaggio. E invece la squadra è molle, rassegnata, e l’Atalanta ha buon gioco a controllare una partita virtualmente già chiusa. E il virtuale diventa reale dopo soli dieci minuti della ripresa, quando un pasticciaccio di Mustafi libera Denis solo davanti a Da Costa: finta e gol, 3-0. Partita chiusa, come le speranze dei blucerchiati. Che non combinano più nulla fino alla fine. L’ultima mezzora, quindi, è tutta per lo spettacolo dei giovani nerazzurri, che si lasciano andare a giocate di qualità: Carmona, Baselli, Cigarini, De Luca, Binaventura. Perchè la salvezza, quest’anno, è una solida realtà: ma l’anno prossimo, ci sono le basi per fare ancora meglio. (Giovanni Gazzoli)



Al 55′ minuto di gioco Atalanta 3 Sampdoria 0. Tris nerazzurro servito da German Denis, che realizza il suo decimo gol in questo campionato e il numero 41 in Serie A con la maglia dell’Atalanta. Azione di contropiede: Moralez da destra passa a Denis che al volo chiude il tirangolo, lanciando in profondità i’argentino; Moralez rimette subito al centro verso Denis, Regini è in anticipo ma manca l’intervento in scivolata, El Tanque può così controllare, fintare e battere l’incolpevole Da Costa da pochi passi, con un piazzato di destro. 



Al 42′ minuto di gioco Atalanta 2 Sampdoria 0. Calcio d’angolo dalla bandierina di sinistra, palla sul secondo palo dove Giacomo Bonaventura colpisce di testa indisturbato, trafiggendo Da Costa per la seconda volta in pochi minuti. Terzo gol in 22 presenze di campionato per il numero 10 atalantino, chissà che il ct Prandelli non prenda nota in tribuna. Nell’azione del gol possibile episodio da prova tv: sul cross in mezzo l’atalantino Benalouane rifila un pugno nello stomaco al blucerchiato Regini, che finisce a terra.

Al 36′ minuto di gioco Atalanta 1 Sampdoria 0. Nerazzurri in vantaggio grazie a Carlos Carmona: azione che parte dalla destra, Estigarribia passa al limite per Denis che spalle alla porta effettua di prima la sponda per Carmona, che calcia al volo di destro e batte Da Costa con un tiro a fil di palo. Per il centrocampista cileno è il secondo gol in questo campionato.



Al 30′ minuto di gioco Atalanta 0 Sampdoria 0. All’Atleti Azzurri d’Italia si sta giocando una partita molto bella: come prevedibile la situazione di classifica delle due squadre fa sì che in campo non ci siano tensioni dovute alla necessità di fare risultato, e così fioccano le occasioni. Parte decisamente meglio la squadra di Sinisa Mihajlovic che ha delle ottime occasioni con Eder, ma l’Atalanta sa rispondere e con Denis va vicina alla rete del vantaggio. Ritmi sempre molto alti e formazioni lunghe: favorito lo spettacolo, in questo momento manca solo il gol. 

Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Atalanta-Sampdoria, anticipo domenicale della 28^ giornata del campionato di Serie A. Entrambe le squadre hanno 34 punti e sono piuttosto tranquille; all’andata vittoria dei blucerchiati per 1-0.  Consigli; Benalouane, Stendardo, Yepes, Del Grosso; Estigarribia, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis. A disp.: Sportiello, Lucchini, Giorgi, Bellini, Raimondi, Baselli, Migliaccio, Bentancourt, Nica, Brienza, De Luca, Livaja.  All.: Colantuono.  Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Regini; Palombo, Krsticic; Soriano, Eder, Gabbiadini; Okaka. A disp.: Fiorillo, Falcone, Costa, Berardi, Salamon, Renan, Obiang, Fornasier, Wszolek, Bjarnason, Sansone, Maxi Lopez. All.: Mihajlovic. 

Inizia tra poco Atalanta-Sampdoria, partita valida per la 28^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Si tratta di due squadre che non fanno del possesso palla a oltranza il loro punto di forza; vincerà allora chi saprà ripartire con maggiore efficacia e sarà più precisa nelle poche occasioni in cui si potranno distendere in contropiede. Anche per questo è importante il duello in mezzo al campo: i mediani devono riuscire a impostare il gioco senza farsi sovrastare dal pressing avversario, smistare la palla e coinvolgere gli esterni per evitare che la partita ristagni troppo a centrocampo. Okaka e Denis probabilmente vedranno pochi palloni realmente giocabili: sappiamo che il Tanque è abilissimo nel costruire occasioni grazie a tecnica e fisico, mentre Okaka è più uomo da ultimo tocco. Entrambi comunque dovranno avere un’alta percentuale di realizzazione. 

Inizia tra poco Atalanta-Sampdoria, partita valida per la 28^ giornata della Serie A 2013-2014 e diretta dall’arbitro Cervellera. Vediamo alcune delle scommesse possibili suwww.snai.it: Sono gli orobici ad essere favoriti, anche e soprattutto in virtù del fattore campo; le quote per 1 X 2 non sono infatti troppo distanti tra loro, con il pareggio che frutta meno della vittoria blucerchiata. Per quanto riguarda Under e Over, altamente probabile che si segni poco: in effetti non si tratta di due formazioni che fanno della produzione offensiva il loro punto di forza. Anche per questo motivo le quote relative alla somma gol finale non sono altissime quando si tratta di poche reti come probabilità; sul risultato esatto bisogna sperare che esca qualcosa di inconsueto, per esempio un 4-0 a favore dell’Atalanta che nella storia si è verificato in un paio di occasioni. Vittoria Atalanta: 2,30 Pareggio: 3,00 Vittoria Sampdoria: 3,405 Goal: 1,80 NoGoal: 1,90 Under: 1,65 Over: 2,10Parziale/finale 1-1: 3,75  12  33  4,75  4,25 7,00  28  12  6,50 Somma gol finale 0: 7,50  3,80  3,10 4,20  6,30  7,50 Espulsione sì: 3,00 Espulsione no: 1,30 

Alle ore 12,30 lo stadio Atleti Azzurri d’Italia ospita Atalanta-Sampdoria, diretta dall’arbitro Cervellera, partita valida per la 28^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Si tratta sulla carta di una sfida salvezza: solo sulla carta però, perchè entrambe le squadre hanno 34 punti e, con un margine di 13 lunghezze sulla terzultima posizione si possono considerare ormai al sicuro, al di là della quota dei 40 punti che rappresenta idealmente (e quindi potrebbe anche essere più bassa) la tranquillità ufficiale. E’ segno, questo traguardo, di un campionato condotto molto bene dalle due squadre: per gli orobici si tratta di un’ennesima salvezza importante, questa volta non si partiva con la penalizzazione ma nonostante questo la stagione è stata più che positiva. Per i blucerchiati invece la stagione è ancora più sorprendente, considerando come era iniziata: da quando Sinisa Mihajlovic ha sostituito Delio Rossi la Sampdoria ha tenuto una media quasi da Europa League, aumentando i rimpianti per una scelta che forse sarebbe potuta avvenire prima, anche se a bocce ferme non si poteva pensare che l’inizio sarebbe stato tanto negativo. Ad ogni modo, oggi entrambe potranno giocare con la mente sgombra e provare a prendersi altri tre punti che darebbero ulteriore lustro all’annata. I precedenti dicono che nelle 89 partite giocate sono arrivate 24 vittorie dell’Atalanta contro le 35 della Sampdoria, con 24 pareggi; che gli orobici hanno segnato 91 gol contro i 116 blucerchiati, e che nelle ultime due partite l’Atalanta non ha mai segnato: ha perso 1-0 all’andata, mentre lo scorso anno a Bergamo era finita 0-0. Prendendo in esame solo le partite in Lombardia scopriamo che l’ultima vittoria orobica risale all’ottobre del 2008: allora finì 4-2 con le reti atalantine di Floccari (doppietta), Garics e Doni, mentre per la Sampdoria segnò due reti Antonio Cassano. La vittoria più netta per i nerazzurri è il 4-0 del 1996-1997 (tripletta di Pippo Inzaghi, rete di Morfeo), quella blucerchiata un incredibile 5-1 della stagione 1948-1949 mentre il risultato uscito più frequentemente a Bergamo è lo 0-0, cosa che ci induce a pensare che potrebbe non essere una partita entusiasmante. Tra i doppi ex Delio Rossi e Gigi Delneri come allenatori (quest’ultimo portò la Sampdoria al preliminare di Champions League); come giocatori Stefano Lucchini, Luciano Zauri, Simone Inzaghi, Fernando Tissone, Maurizio Ganz e soprattutto Cristiano Doni, bandiera dell’Atalanta (undici stagioni in totale) con conclusione amara a causa della condanna nel processo per il calcioscommesse. Alla Sampdoria giocò due stagioni avare di soddisfazioni prima di finire all’estero. 

L’Atalanta arriva dalla preziosissima vittoria sul campo della Lazio, che ha sancito di fatto la salvezza. Il gol di Maxi Moralez è stato ancora più importante perchè si trattava della seconda vittoria consecutiva per gli orobici, dopo quella ottenuta nello scontro diretto contro il Chievo; e più in generale del terzo risultato utile in serie, perchè dopo le sconfitte contro Fiorentina e Parma la squadra di Colantuono aveva raccolto un 1-1 a Udine. Ancora una volta dunque gli orobici hanno ottenuto il loro obiettivo; la partenza non era stata delle migliori, forse perchè dopo due stagioni con la penalizzazione la testa dei giocatori ha lavorato in modalità tranquilla, pensando di non avere montagne da scalare. Una volta resettato tutto però l’Atalanta ha cominciato a macinare punti, avendo certo delle battute d’arresto ma tutto sommato comportandosi bene come dimostra la classifica, che sulla carta lascerebbe anche qualche timido spiraglio per l’Europa League (che però è distante 9 punti). Come sempre è stata una salvezza conquistata in casa, dove sono arrivati 26 dei 34 punti complessivi: 8 vittorie (come il Verona), 2 pareggi e appena 3 sconfitte, peraltro rimediate contro Fiorentina, Juventus e Parma, non certo le ultime arrivate. Unica pecca: un attacco non proprio esplosivo (28 gol realizzati, Denis ne ha 9) che forse ha tolto qualche possibilità in più alla squadra. La Sampdoria di reti ne ha fatte 33, e ha svoltato da quando è arrivato Sinisa Mihajlovic: con il serbo una squadra da salvezza risicata è diventata papabile per un posto in Europa League, forse non più raggiungibile in virtù appunto di un inizio al rallentatore. Mihajlovic ha portato la grinta giusta, ha cambiato modulo e con il 4-2-3-1 la Sampdoria è diventata più solida soprattutto in trasferta, dove ha già raccolto 4 vittorie e 3 pareggi (6 invece le sconfitte). Superato anche il periodo negativo (due sconfitte consecutive, anche se contro Roma e Milan), i blucerchiati hanno ripreso la marcia superando il Torino all’Olimpico e rimontando due gol di svantaggio al Livorno, finendo per vincere 4-2. All’Europa non si guarda, ma si rimane lì in attesa degli eventi e di qualche passo falso delle avversarie. Sarà una partita relativamente tranquilla: la classifica è buona, non si rischia in prima istanza e non ci sarà l’urgenza di dover fare il risultato. Tuttavia entrambe vogliono fare bella figura e provare a chiudere nella parte sinistra della classifica: vedremo quale delle due la spunterà, se ci sarà una vincitrice; non resta che mettersi comodi e dare la parola al campo, la diretta di Atalanta-Sampdoria sta per cominciare…

Consigli; Benalouane, Yepes, Stendardo, Del Grosso (41′ st Bellini); Estigarribia, Carmona, Cigarini (32′ st Baselli), Bonaventura; Moralez (28′ st De Luca); Denis. A disp.: Sportiello, Lucchini, Nica, Raimondi, Migliaccio, Giorgi, Brienza, Betancourt, Livaja. All.: Colantuono

Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello (1′ st Fornasier), Regini; Palombo, Krsticic; Soriano, Eder (27′ st G. Sansone), Gabbiadini; Okaka (12′ st Maxi Lopez). A disp.: Fiorillo, Falcone, Costa, Salamon, G. Berardi, Renan, Wszolek, Obiang, Bjarnason. All.: Mihajlovic

Arbitro: Cervellera

Ammoniti: Del Grosso (A), Okaka (S)