Flavia Pennetta non si ferma più. Al torneo di Indian Wells in California, dopo aver battuto Camila Giorgi e Sloane Stephens, eccola sconfiggere anche Na Li, fresca vincitrice degli Australian Open, numero due del mondo e uno del seeding qui, in due soli set. Adesso Flavia è pronta per affrontare la polacca Agnieszka Radwanska, in una finale che si preannuncia molto combattuta e molto incerta (i precedenti sono 4-2 per la numero 3 del ranking WTA). Da quando Flavia è tornata a giocare dopo l’infortunio al polso, ha ripreso a inanellare risultati di grande importanza compresa questa finale, che è la prima in un torneo Premier Mandatory; comunque vada, a fine torneo si ritroverà nuovamente tra le prime 15 al mondo. Così, in un torneo che ci ha regalato grandi soddisfazioni come la vittoria di Camila Giorgi su Maria Sharapova, aspettiamo l’acuto finale dell’atleta di Brindisi che ha vinto l’ultimo incrocio contro Aga, quest’anno a Dubai. A Indian Wells le due tenniste si erano già affrontate due anni fa: a spuntarla era stata la polacca in due set. Per presentare questa finale tra Flavia Pennetta e Agnieszka Radwanska abbiamo sentito l’ex tennista Sandra Cecchini. Eccola in questa intervista esclusiva rilasciata a IlSussidiario.net.
Flavia Pennetta eccezionale, battuta anche la cinese Na Li… Brava Flavia, ma come ho detto tante volte al di là di Serena Williams non ci sono tenniste super attualmente, c’è molto equilibrio nel tennis mondiale femminile.
Ti aspettavi che Flavia andasse così bene a Indian Wells? Lei sta giocando bene, ha ritrovato fiducia in se stessa, ha tanta autostima e quando sei in una situazione così puoi fare qualsiasi cosa nel tennis.
Quali sono i segreti della sua rinascita sportiva dopo l’infortunio al polso? Proprio aver vinto due, tre partite, aver dimostrato a se stessa di essere ancora un’ ottima tennista. Ha ritrovato convinzione e determinazione, non doveva convincere nessuno che a 32 anni era forte, non aveva più niente da perdere.
E’ migliorata secondo te in alcuni colpi, anche nel modo di affrontare le partite?
Sicuramente ha fatto un salto di qualità nel modo di gestire le partite e nella qualità dei colpi. Quando i risultati arrivano tutte le cose ti vengono bene, anche le più difficili.
Cosa potrà fare in questa finale contro la Radwanska? Do un cinquanta per cento a testa per il successo e il titolo.
E in questa sua stagione? L’importante è che continui così. A Roma e a Parigi manca ancora tanto tempo. Roma poi è un torneo particolare per noi tennisti italiani: quando giocavo lo sentivo particolarmente, c’era tanta pressione, l’attesa è sempre stata molta. Si aspettano le cose migliori dai tennisti della propria nazione…
Una parola anche sulla bella vittoria di Camila Giorgi su Maria Sharapova, cosa potrà fare nella sua carriera la tennista italiana? Complimenti, perché vincere sulla Sharapova non è mai facile. Dicono che la russa non fosse in grande forma: vero, ma intanto bisogna cominciare a batterla. Sul futuro della carriera di Camila aspetterei a giudicare; è ancora giovane, potrebbe fare molto bene ma anche perdersi. Dovrà magari trovare più continuità, non come ha fatto qui a Indian Wells con la Pennetta.
(Franco Vittadini)