Il Sassuolo vince una partita fondamentale: batte 3-1 il Catania in uno scontro diretto delicato per la salvezza e sale a 21 punti scavalcando proprio gli etnei, che tornano ultimi in classifica. E’ una vittoria in rimonta, dopo lo svantaggio iniziale; Eusebio Di Francesco ha ottenuto 4 punti nelle due partite allenate dopo il ritorno. Probabilmente qualcuno all’interno della dirigenza si mangerà le mani per aver preso una decisione affrettata; quel che conta è che adesso per gli emiliani si è riaperta una corsia verso la permanenza in Serie A, mentre il Catania deve rimboccarsi le maniche e trovare continuità nei risultati Partita molto bella soprattutto per la voglia del Sassuolo di rimetterla in piedi dopo il primo tempo chiuso sotto. La reazione veemente dei neroverdi fa sì che anche il Catania tenga la guardia alta e provi costantemente a cercare il pareggio. Raramente si vedono partite del genere tra due squadre che si devono salvare e sono sull’orlo del baratro; giocassero sempre così, probabilmente entrambe avrebbero qualche punto in più in classifica. Sarà l’effetto del ritorno di Di Francesco, sarà l’avere le spalle al muro, sarà che questa squadra ha qualità e ogni tanto lo dimostra: fatto sta che il Sassuolo di oggi non meriterebbe di retrocedere, e non è la prima volta che gli emiliani si esprimono così. Sotto in casa e con un piede e mezzo nel precipizio, tutti si aiutano e ne viene fuori una rimonta che culmina con tre punti fondamentali per continuare a sperare nella salvezza. Gongola anche l’allenatore, che nelle 23 partite da lui allenate ha portato a casa 21 punti. Certo non è una media da scudetto, ma per una squadra al primo anno in Serie A non è nemmeno malaccio. E’ sempre a metà: parte bene o male, finisce al contrario. Oggi dopo la rete del vantaggio non è riuscito a controllare la partita, facendosi sorprendere in avvio di secondo tempo e finendo per perdere una partita che, se vinta, avrebbe fatto fare un bel balzo in classifica. Così invece questi tre punti lasciati a Reggio Emilia rischiano di diventare sanguinosi; peccato, perchè nonostante le tante difficoltà e gli infortuni Maran sta facendo un bel lavoro. Serve però più attenzione in fase difensiva, e serve essere concentrati dall’inizio alla fine per portare a casa gare del genere. La partita è bella ma anche spigolosa: nei primi 23 minuti ci sono già due ammonizioni. Le altre arrivano solo nel finale: segno che Valeri ha tenuto in mano la situazione, riuscendo a evitare di usare i cartellini troppo spesso e punendo certi interventi o nervosismi quando necessario. Nessun episodio controverso da segnalare, forse solo una leggera trattenuta su Zaza che però poteva anche essere perdonata.



Tradito dalla difesa in occasione del gol subito, la sua partita finisce di fatto lì perchè non gli tirano più in porta.

E’ suo l’errore che spalanca la strada a Bergessio: non sale con la linea, Di Francesco capisce che non è giornata e lo sostituisce al volo. 

( Contribuisce alla rimonta neroverde garantendo continuità sulla fascia destra)



Cresce partita dopo partita: oggi la sua gara è brillante e priva di errori, lui sul fuorigioco era salito bene ma non è stato seguito da tutti.

Anche lui ormai è un punto fermo di questa difesa, controlla molto bene la sua zona pur se nella prima parte sembra essere timido.

Siamo alle solite: difensivamente non è mai un problema, davanti però Di Francesco vorrebbe più spinta e lui non rispetta le consegne.

Finalmente la sua esperienza porta frutti sperati: in mezzo al campo non sta fermo un secondo e riesce sempre a fare la cosa giusta, anche se è lui a pagare a fine primo tempo.



( Cambia la partita. Al primo pallone fa gol, poi è una minaccia costante per la difesa avversaria con la sua sola presenza. Fa salire la squadra tenendo palla. Con Malesani non giocava quasi mai, misteri)

Come sempre la sua presenza in mezzo al campo si fa sentire: distribuisce gioco e fa da diga, qualcosa meno nella sua pagella per un ultimo passaggio completamente sbagliato. 

Anche lui si trasforma nella ripresa, diventando decisamente più solido e andando anche in gol per il temporaneo 2-1. 

E’ lui a segnare il gol della tranquillità, ma prima aveva combinato pochino sotto l’attenta cura di Biraghi. Però, il suo spunto finale potrebbe essere molto prezioso. 

Cancellato dal campo da Legrottaglie che gli fa sentire il fisico e non gli permette mai di guardare la porta. Cerca di girare al largo, ma non incide mai.

Si trasforma dopo un primo tempo anonimo: fa venire gli incubi ad Alvarez, lo punta e lo lascia sul posto servendo l’assist a Zaza, disegna sulla testa di Missiroli il cross del 2-1, è sempre nel cuore dell’azione. ()

All. DI FRANCESCO 7 Domanda: era lui il responsabile? La moda tutta italiana di esonerare allenatori a profusione salvo poi richiamarli è ormai un classico, lui non ha evitato la tagliola presidenziale ma, tornato sul luogo del delitto, ha dimostrato perchè da qualche anno fa parlare di sè; magari non sarà un esempio di difesa inespugnabile, ma non lo è nemmeno il suo maestro Zeman che stranamente gode di molto più credito. Dovesse salvare la squadra diventerebbe un eroe, e ne avrebbe tutti i meriti. 

Ci mette più volte i guantoni per salvare la porta del Catania, sui tre gol non può proprio nulla.

Sembra spaesato, e negli ultimi tempi è una novità. Esce, pare, per un problema fisico appena dopo il gol di Bergessio. 

( Si trova davanti Floro Flores: risultato, l’attaccante del Sassuolo piazza due assist e gli va via quando vuole. Prestazione da dimenticare subito)

Dei due centrali è il più insicuro: nessun errore gravissimo, ma nemmeno un’impressione di grande sicurezza.

Fa il suo, anzi riesce a cancellare Floccari dal campo. Sul gol del 3-1 però è troppo approssimativo e si lascia andare via Sansone.

Altra prova di personalità del terzino, che gioca una partita pari con Sansone e anzi alla fine sembra uscire vincitore dal duello. 

Brutta partita. Non riesce mai a portare il suo dinamismo in mediana, è bloccato ed entra nella confusione generale del Catania.

Gioca un primo tempo di sacrificio nel quale tutto sommato tiene alta la squadra; scompare però nella ripresa, quando ci sarebbe stato bisogno di lui.

Vale lo stesso discorso fatto per Legrottaglie: è uno dei più pimpanti, ma proprio quando il Catania stava cercando il pareggio commette un’ingenuità che manda in porta Sansone.

Partita dai due volti: primo tempo vivace e propositivo, ripresa da comparsa. Purtroppo, nei secondi 45 minuti sarebbe servito il suo contributo. 

( Non lo si vede mai: d’accordo che 19 minuti sono pochi, ma avrebbe potuto combinare qualcosa di più)

Il solito leone: alla prima e unica palla giocata mette dentro il gol del provvisorio vantaggio. Cala nella ripresa, mas non gli arrivano più palloni.

Illuminante l’assist che manda in gol Bergessio, ma di fatto rimane l’unica giocata della sua partita, perchè si spegne immediatamente dopo. 

( Si fa notare solo per il cartellino giallo che Valeri gli sventola davanti a tre minuti dalla fine. Non un ingresso memorabile)

All. MARAN 5,5 Non riesce a girare l’inerzia della partita dopo che nel primo tempo sembrava essere in grado di portare a casa la posta piena. Adesso bisogna rimettersi al lavoro per conquistare una salvezza che si fa sempre più difficile. (Claudio Franceschini)

Pegolo; Mendes (37′ Gazzola), Cannavaro, Ariaudo, Longhi; Brighi (46′ Zaza), Magnanelli, Missiroli; N. Sansone, Floccari, Floro Flores (74′ Biondini). A disposizione: Pomini, Polito, Bianco, Terranova, Chibsah, Masucci, Farias, Sanabria. Allenatore: Di Francesco.

Andujar; G. Peruzzi (33′ P. Alvarez), Bellusci, Legrottaglie, Biraghi; Izco, Lodi, F. Rinaudo; Keko (71′ Fedato), Bergessio, Barrientos (70′ Leto). A disposizione: Ficara, Monzon, Capuano, Gyomber, Plasil, Kin. Boateng, B. Petkovic. Allenatore: Maran.

Marcatori: 30′ Bergessio (C), 56′ Zaza (S), 62′ Missiroli (S), 89′ N. Sansone (S)

Ammoniti: Missiroli (S), G. Peruzzi (C), Magnanelli (S), Leto (C), Ariaudo (S), N. Sansone (S)