Sassuolo-Parma finisce 0-1: i ducali vincono il derby d’Emilia, proseguono nella loro lunga striscia di imbattibilità e salgono a quota 40 punti in classifica, alla pari con il Verona e a una sola lunghezza dalla quinta posizione dall’Inter. Per i neroverdi, sesta sconfitta consecutiva: Alberto Malesani, zero punti in cinque partite, è sempre più vicino all’esonero. Dovrebbe tornare Eusebio Di Francesco. Nonostante il terreno zuppo d’acqua e tremendamente ostico in alcune zone, la partita non è stata brutta; merito certamente del Parma che più volte è andato a caccia del raddoppio, ma anche il Sassuolo ha spinto (pur se troppo tardi) contribuendo ad allungare le squadre e aumentare il ritmo. In questo momento c’è anche un calo di fiducia che complica le cose più semplici. E sfortuna: prendere gol dopo un minuto è disattenzione, ma di fatto cambia totalmente il piano partita. Partita tutta in salita, affrontata con piglio ma senza creare tantissime occasioni. La classifica, adesso, si fa drammatica. Sono le vittorie delle grandi squadre: il massimo risultato con il minimo sforzo, tre punti in trasferta e il sesto posto in classifica. Sono 14 le partite senza sconfitte: un record societario che rende tutti orgogliosi, e nel frattempo tiene del tutto aperto il sogno europeo. In più torna al gol Parolo, che non segnava da una vita. Ha coraggio nell’espellere Berardi, e per questo merita gli applausi: la decisione è irreprensibile. In più cerca di fermare il meno possibile una partita già frammentaria per le condizioni del campo. 



Pronti via ha già preso un gol senza colpe, poi è sempre sicuro e gioca una partita di alto livello.

Dalla sua parte tutto sommato si balla di meno: sufficiente, ma non certo memorabile.

Da quando è arrivato non è riuscito a imporsi come leader difensivo: altra gara in sofferenza.

Nella marcatura si conferma difensore di livello, quando deve accorciare e scattare soffre di più.



Qualche traiettoria interessante, molto meglio quando spinge; dalla sua parte infatti Biabiany passa sovente. 

( Follia imperdonabile: dopo 48 secondi dall’ingresso in campo rifila una gomitata a Molinaro che lo pressava, proprio sotto gli occhi di Tagliavento. Rosso diretto inevitabile e lunga squalifica in vista. Segno di immaturità dopo tanti di concretezza)

Come sempre la voglia di incidere sulla partita non gli manca mai, ma a volte ci vuole anche la concretezza e quella gli manca.

Partita di sofferenza: si vede che non è un regista e che dovrebbe avere altri compiti, soffre l’assenza di un playmaker al suo fianco. 



E’ lui che dovrebbe frenare e anticipare Parolo dopo un minuto, ma resta dietro e così il Parma segna il gol della partita. Macchia che gli resta per tutto il primo tempo.

( Entra ma non lascia il segno: non trova la posizione, non riesce a dare qualità)

Se la vede soprattutto con Biabiany, dovendo essere il primo a frenarne l’impeto: di fatto non ce la fa mai e mette in difficoltà tutta la difesa)

Anche lui non si vede mai: ti aspetti che prenda palla con l’esperienza, e invece non ne becca una.

Meglio, perchè se non altro ha la sfrontatezza per non uscire mentalmente dalla partita. Però, anche lui attraversa un periodo molto difficile. 

( Entra e suona la carica: non che faccia nulla di leggendario, ma con la sua sola presenza infonde vigore nei compagni che iniziano a crederci. Troppo tardi)

All. MALESANI 5 Intendiamoci, non è tutta colpa sua. I miracoli non si fanno in un mese, ma a questo punto meglio sarebbe stato tenere direttamente Di Francesco e proseguire con il suo progetto. Magari avrebbe fatto lo stesso zero punti, ma almeno si sarebbe evitata la solita pantomima dell’esonerato e richiamato in fretta e furia, che danneggia solo la squadra.

Salva la partita e la vittoria con tre interventi nel secondo tempo. Conferma il suo ottimo campionato.

Un po’ sottotono: non spinge come dovrebbe, dietro non soffre e anche per questo motivo non fa tutto quello che avrebbe potuto.

Altra partita fantastica, stoppa tutto e tutti e ormai è uno dei migliori difensori del campionato.

Segna un gol che gli viene giustamente annullato per fuorigioco, dietro è un muro contro il quale gli avversari vanno a sbattere.

Il rosso che procura a Berardi è un accessorio; gioca una partita molto buona dimostrando di essere ormai calato nella squadra. 

Partita di sostanza dell’uruguayano, non la prima di questa stagione difficile ma comunque solida.

E’ il più in difficoltà dei centrocampisti, perchè le sue qualità annaspano nel terreno fradicio e pesante.

( Entra per dare una mano al reparto e se la cava bene)

Non segnava da una vita: timbra il cartellino oggi, dopo un minuto, e regala i tre punti al Parma. Solita prova di sostanza in mezzo al campo. 

La solita furia sulla destra, parte a mille e mette in mezzo l’assist del gol di Parolo. Poi cala un po’, ma anche con la terza rimane una minaccia. 

Solito impegno, solita grinta, un paio di occasioni buone non sfruttate; è comunque sulla buona strada.

Anche lui si sbatte come pochi, le sue qualità arrancano sul terreno difficile e si divora un gol a tu per tu con Pegolo. 

( Buon ingresso in campo, perchè sfrutta la sua rapidità per colpire la difesa del Sassuolo partendo in progressione). 

All. DONADONI 7 Fanno 14 partite senza sconfitte, una striscia record che avvicina il Parma all’Europa. Forse, con un po’ di fortuna e continuando così, si potrebbe provare addirittura l’azzardo Champions League; non ditelo a lui perchè vi prenderebbe per pazzi, ma i punti di ritardo non sono nemmeno troppi…

Marcatori: 2’ Parolo

 Pegolo; Ariaudo, Cannavaro, Mendes; Pucino (71’ D. Berardi), Biondini, Magnanelli, Brighi (46’ Marrone), Gazzola; Floccari, Zaza (60’ Floro Flores). All.: Malesani

 Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli, Molinaro; Gargano, Marchionni (68’ Acquah), Parolo; Biabiany, Amauri, Cassano (70’ Schelotto). All: Donadoni

mmoniti: Zaza (S), Gazzola (S), Lucarelli (P).

Espulsi: D. Berardi (S)

Arbitro: Tagliavento