La Juventus supera il Catania per 0-1 al Massimino, trovando l’ennesima vittoria in campionato. Decide un gol di Tevez siglato nel secondo tempo dopo un elegante assist di Osvaldo. I bianconeri continuano a volare, mantenendo 14 punti di vantaggio in classifica sulla Roma. Il Catania invece resta ultimo con 20 punti a meno 4 dal Chievo quart’ultimo.



Da segnalare prima della gara uno spiacevole fatto di cronaca: nei pressi del Massimino una fitta sassaiola  ha “accolto” il pullman dei bianconeri, provocando gravi danni all’autoveicolo. Antonio Conte per la sfida in terra siciliana propone diverse novità in formazione: davanti a Storari si dispongono Caceres, Bonucci e Chiellini. Sugli esterni troviamo Lichtsteiner e Isla, mentre in zona nevralgica ecco Vidal, Pirlo e Padoin pronti a innescare Osvaldo e Tevez, coppia d’attacco. Maran risponde schierando isuoi a specchio. Nel 3-5-2 rosso-azzurro il trio Rolin – Legrottaglie – Gyomber si schiera a protezione del portiere Andujar. Sulle fasce vengono scelti Izco e Monzon, mentre in mediana Lodi è affiancato da Plasil e Rinaudo. In avanti “El Pitu” Barrientos a supporto di Bergessio. Arbitra Damato di Barletta. Il Catania parte aggressivo, ma dopo pochi minuti la Juventus trova i varchi giusti per controllare il match. Gyomber e Bergessio pagano l’eccessiva foga guadagnandosi presto due cartellini gialli. All’undicesimo la prima occasione del match capita sui piedi di Pirlo. Il fantasista di Brescia ci riprova da calcio di punizione, ma non trova la porta per questione di centimetri. Il Catania risponde poco dopo con un’azione rapida interrotta da due interventi di Caceres, prima di testa in anticipo in area e poi in opposizione alla bordata di Monzon dal limite dell’area. Osvaldo prova a far male, liberandosi spesso del marcatore, ma non riesce a trovare lo spazio giusto per colpire. Nel frattempo, Damato fa fatica a gestire il match e dopo aver annullato un gol regolare a Vidal e aver sorvolato sulla gomitata killer di Bergessio decide di espellere entrambi i tecnici per continue proteste. Alla mezzora Osvaldo ha l’occasione più clamorosa del primo tempo, ma l’italo-argentino spreca malamente. Il tocco morbido di Pirlo lo libera in area, ma il centravanti opta per un improbabile colpo di tacco. Palla che finisce a lato. Nell’ultima frazione del primo tempo Damato continua ad aver difficoltà nel gestire il match e la partita non regala altre emozioni.



Nella ripresa la Juventus aumenta il ritmo macinando gioco fin dall’avvio. Lichtsteiner prova a servire con un lancio profondo Osvaldo, ma l’attaccante non riesce a girare verso lo specchio. Pochi minuti dopo una sfrecciata di Lichtsteiner sulla destra apre numerosi scenari davanti agli occhi di Pirlo che opta per un lob morbido in favore dello svizzero che taglia in orizzontale eludendo la disattenta difesa etnea. Lo svizzere cerca di servire Osvaldo con un colpo di testa, ma Rolin e Gyomber in qualche modo intercettano. Il numero 18 bianconero vede il pallone e si coordina in area tentando una rovesciata al volo che sfiora la traversa. Il gol è nell’aria e al 59esimo la Juventus passa in vantaggio. Osvaldo anticipa tutti sulla tre quarti servendo di testa Tevez che controlla con precisione puntando la porta. Andujar minaccia l’uscita e l’Apache lo fa secco con un piazzato preciso sul secondo palo. I bianconeri sostituiscono Osvaldo con Llorente, mentre i padroni di casa rispondo inserendo Leto per Bellusci e passando a uno spregiudicato 4-3-1-2. Al 67esimo però la situazione dei rosso-azzurri si complica ulteriormente. Damato, dopo averlo graziato in almeno un paio di occasioni, si decide a espellere Bergessio autore dell’ennesima gomitata in area avversaria. I bianconeri in vantaggio e in superiorità numerica amministrano cercando con scarsa convinzione il gol del raddoppio. Ci prova Pirlo da calcio di punizione, ma Andujar vola e riesce a deviare oltre la traversa. Poco dopo Vidal ha l’occasione per chiudere la partita, ma spreca calciando malissimo da due passi. Tevez all’85esimo riceve all’altezza del cerchio di centrocampo in piena libertà e si dirige a tutta birra verso la porta avversaria. La corsa dell’argentino si conclude con un tiro impreciso che fa la barba al palo. In pieno recupero un’avventurosa uscita dai pali di Andujar rischia di provocare lo 0-2, ma Pirlo e Lichtsteiner graziano il Catania. Nel prossimo turno la Juventus ospiterà a Torino il Parma, mentre gli etnei accoglieranno il Napoli al Cibali.



Al 59′ minuto di gioco Catania 0 Juventus 1. Il gol che sblocca la partita è di Carlos Tevez: sedicesimo gol in campionato per l’Apache che diventa capocannoniere del campionato insieme a Ciro Immobile. Bella azione corale: lancio di Pirlo dalla trequarti, Osvaldo al limite dell’area antiipa il suo marcatore e di testa appoggia a rimorchio per Tevez, che fa due passi e scarica il destro in diagonale sul quale Andujar non è affatto impeccabile e si fa superare. 

Riparte la partita tra Catania e Juventus ed è ancora una volta Osvaldo ad essere protagonista di questi primi minuti. Purtroppo per i bianconeri l’attaccante si è mangiato ancora una volta una grande opportunità. Lancio di Lichtsteiner per Osvaldo, che sbuccia il destro al volo. La Juventus vuole i 3 punti a tutti i costi ma dovrà cambiare qualcosa come uomini in campo e schemi. 

E’ finito il primo tempo al Massimino: Catania 0 Juventus 0. E’ una partita spigolosa e nervosa, che si gioca più sui contrasti a centrocampo che altro: le occasioni da gol sono poche e confuse. Meglio il Catania nei primi 45 minuti, anche se gli etnei non sono riusciti a creare pericoli enormi alla porta di Storari. Un’occasione colossale invece per la Juventus: Osvaldo viene liberato in area da un passaggio filtrante dalla trequarti e, forse credendo di essere in fuorigioco, colpisce in maniera approssimativa con il tacco e manda il pallone fuori. Espulsi Conte e Maran per reciproche proteste nei confronti del direttore di gara. 

E’ curioso quello che succede in Catania-Juventus: il risultato è ancora fermo sullo 0-0 ma la tensione in campo è tanta, complice uno scontro tra Chiellini e Bergessio che si danno qualche colpo di troppo. Pochi minuti più tardi l’argentino rincara la dose, i due allenatori escono dal seminato e Damato non ha dubbi: espulsi sia Rolando Maran che Antonio Conte, che escono dal campo insieme (e protestando ancora). Per quanto riguarda la partita, al momento meglio il Catania che ha iniziato con buon piglio e ha messo in difficoltà la retroguardia della Juventus. Da segnalare un colpo di testa di Rolin che non trova la porta. 

Catania e Juventus hanno comunicato le formazioni ufficiali per la partita della 29^ giornata del campionato di Serie A. Ecco allora di seguito quali sono le scelte di Maran e Conte, con qualche sorpresa in casa bianconera.21 Andujar; 16 Bellusci, 14 Gyomber, 5 Rolin; 13 Izco, 8 Plasil, 10 Lodi, 15 F. Rinaudo, 18 Monzon; 9 Bergessio, 28 Barrientos. In panchina: 35 Ficara, 6 Legrottaglie, 22 P. Alvarez, 34 Biraghi, 33 C. Capuano, 2 G. Peruzzi, 7 Fedato, 11 Leto, 23 Kin. Boateng, 26 Keko, 32 B. Petkovic. Allenatore: Maran 30 Storari; 4 M. Caceres, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 21 Pirlo, 20 Padoin, 33 Isla; 10 Tevez, 18 Osvaldo. In panchina: 1 Buffon, 34 Rubinho, 41 Romagna, 22 Asamoah, 14 Llorente, 42 Gerbaudo, 12 Giovinco, 27 Quagliarella. Allenatore: Conte 

La sfida Catania-Juventus delle ore 20.45 di questa sera, verrà di fronte due squadre nettamente opposte. Difficilmente il tecnico dei rossoazzurri, Maran, manderà allo sbaraglio i suoi uomini, e cercherà di contenere gli avversari per provare poi a ripartire e magari fare male in contropiede. A riguardo sarà fondamentale l’apporto di Francesco Lodi, leader incontrastato del centrocampo siciliano, che con le sue geometrie e i suoi lanci avrà il compito di innescare i propri compagni d’attacco, a cominciare da Keko, passando per Berghessio e arrivando fino a Barrientos. Naturalmente Conte proverà a “schiacciare” il Catania, sfruttando le voragini che potrebbero crearsi nella difesa dei siciliani. Fondamentale sarà l’apporto di Tevez e Osvaldo e occhio soprattutto a Vidal che potrebbe approfittare delle incertezze degli etnei. Asamoah è un altro giocatore che Maran dovrà marcare stretto e poi c’è Pirlo: se gli capiterà una punizione vicino all’area avversaria, meglio iniziare a pregare. 

In vista della sfida Catania-Juventus, match che si terrà questa sera alle ore 20.45, analizziamo insieme i pronostici firmati Snai. I padroni di casa rossoazzurri sono tutt’altro che favoriti. Del resto la classifica non ammette repliche: la compagine etnea occupa l’ultimissimo posto in classifica, contro la Juventus di Conte che all’opposto guarda tutti dall’alto. La vittoria del Catania è data quindi a 8,50, mentre il segno 2, il successo dei campioni d’Italia in carica, pagherà soltanto 1,38 la posta scommessa. Il pareggio, infine, ha una quota decisamente alta, ben 4,5. Incredibili anche le quote riguardanti il risultato esatto finale della sfida. L’1 a 0 per gli etnei è dato addirittura a 20, e si sale vertiginosamente con il 2 a 0 per i rossoazzurri, quotato ben 60 volte la posta in gioco. Al contrario il successo della compagine bianconera per 0 a 1 è dato a 6,5 mentre lo 0 a 2 addirittura più basso, a 6. Il pareggio a reti bianche, per 0 a 0 è quotato 13, infine l’1 a 1 a 8,00. Da segnalare le quote Under, Over 2,5: il primo è quotato 1,90 mentre il secondo 1,80. 

Questa sera la 29^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014 prevede due anticipi alle 20,45. Uno di questi si gioca allo stadio Massimino ed è Catania-Juventus, diretta dall’arbitro Damato. Da queste parti ricordano ancora come finì lo scorso anno: gli etnei segnarono un gol regolare con Bergessio, ma la rete fu annullata. Poi i bianconeri vincono grazie a Vidal, ma l’azione era viziata da una posizione di fuorigioco (sia pure millimetrica) di Bendtner. Adesso le cose sono decisamente cambiate: quello era una Catania che lottava per l’Europa, questo invece è ultimo in classifica con 20 punti, mentre la Juventus è ancora in testa, con 75. Quello che è esattamente come lo scorso anno è il fatto che la squadra di casa deve assolutamente vincere: d’accordo che affronta la capolista e che sulla carta un pareggio sarebbe quasi come una vittoria, ma la situazione impone di prendersi la posta piena per muovere la classifica e aumentare le possibilità di salvezza. Ha meno pressioni la Juventus, se non quelle che Antonio Conte mette al suo gruppo: il traguardo dei 100 punti resta possibile e soprattutto si vuole chiudere la pratica del terzo scudetto consecutivo il prima possibile, ma è chiaro che con un vantaggio di 14 punti (o virtualmente 11) i campioni d’Italia si possono anche permettere di non prendersi la vittoria. All’andata i bianconeri hanno vinto 4-0: sono andati a segno Vidal, Pirlo, Tevez e Bonucci; sono 7 le vittorie bianconere, i pareggi sono 6 (c’è anche un 1-1 in Coppa Italia), le affermazioni etnee sono 3. Il Catania però non batte la Juventus in casa dal 1964: era il 27 settembre, segnarono Danova, Calvanese e Rambaldelli (Da Costa per i bianconeri). Fu quello il terzo di tre successi tutti raccolti nel giro di cinque anni, quando cioè i rossazzurri riuscivano a essere piuttosto competitivi in Serie A. La Juventus invece si è come detto affermata lo scorso anno, mentre il primo successo è un 2-1 firmato Stacchini-Charles nel febbraio del 1961 (rigore di Prenna per il Catania). L’ultimo pareggio è del settembre 2011, a inizio stagione: Catania avanti con Bergessio e ripreso da Krasic che sfruttò una papera di Andujar. L’anno seguente la Juventus si era imposta per 3-1, lo stesso risultato con cui i bianconeri si erano imposti nel dicembre 2010. Per quanto riguarda i doppi ex, Claudio Ranieri ha allenato la Juventus per due stagioni portandola due volte in Champions League (il secondo anno fu esonerato a due giornate dal termine), da calciatore era stato a Catania per due stagioni. Jorge Martinez fu grande protagonista in Sicilia, ma alla Juventus un infortunio lo tolse di mezzo in fretta, così da far gridare al prezzo decisamente esagerato dell’acquisto. Nicola Legrottaglie ha vissuto due momenti diversi a Torino: primi anni difficili per poi diventare insostituibile dal ritorno in Serie A. Si è poi riciclato a Catania diventando un leader all’interno dello spogliatoio; è doppio ex anche Michele Paolucci, cresciuto nelle giovanili della Juventus che lo ha poi riportato a casa in piena emergenza nel 2010 (4 presenze); a Catania è stato in prestito nel 2008-2009, segnando 7 gol in 26 partite. 

Prima Maran, poi De Canio, quindi di nuovo Maran. A Catania hanno messo in scena quella che ormai è la moda del momento: esonerare un allenatore per richiamarlo quando le cose non migliorano. E’ successo anche al tecnico trentino, che lo scorso anno aveva centrato il record di punti in Serie A ma ha pagato un brutto inizio di stagione, dovuto anche a cessioni illustri e alla necessità di inserire i nuovi elementi. Gigi De Canio però non ha risollevato la situazione, anzi se possibile ha fatto anche peggio; così Maran è stato richiamato in fretta e furia, ed effettivamente le cose sono migliorate, dando adito a chi pensa – piuttosto giustamente – che si debba sempre avere un po’ di pazienza. Certo la situazione resta drammatica: con la sconfitta rimediata a Reggio Emilia contro il Sassuolo il Catania è tornato a essere ultimo in classifica. La quota salvezza è 4 punti più su: resta quindi ampiamente fattibile la permanenza in Serie A per l’ottava stagione consecutiva, ma è chiaro che adesso è richiesta una marcia in più che deve passare necessariamente dall’attacco, che è il peggiore del campionato con 21 gol realizzati (Bergessio il capocannoniere a quota 5, poi Barrientos a 4). In più, ovviamente, serve svoltare in trasferta: 18 dei 20 punti conquistati sono arrivati al Massimino. La Juventus arriva a questa partita con cinque vittorie consecutive: ancora una volta, come era successo all’andata, l’aver avuto un pomeriggio storto (qui la doppia rimonta del Verona che ha imposto il 2-2 al 95′) ha generato una reazione rabbiosa culminata con le vittorie su Milan, Torino, Fiorentina e Genoa. Contro il Grifone i bianconeri potrebbero aver colto la vittoria decisiva per lo scudetto: i rossoblu hanno giocato meglio e hanno avuto un calcio di rigore a favore. L’hanno sbagliato, e a un minuto dal novantesimo Pirlo ha disegnato una grande punizione regalando la vittoria ai campioni d’Italia. Che hanno centrato la decima vittoria esterna (ci sono anche tre pareggi e la sconfitta di Firenze), segnando il gol numero 26 lontano dalle mura dello Juventus Stadium (le reti subite restano 11). Gigi Buffon non subisce gol da 399 minuti: siamo ancora lontani dai 745 che aveva realizzato tra la nona e la diciassettesima giornata di campionato. In più, Carlos Tevez è ad un solo gol dai 16 di Michel Platini e Zlatan Ibrahimovic e può dunque scalare un’altra posizione nella speciale classifica (guidata da John Charles a quota 28) degli stranieri bianconeri al primo anno in Italia. Ci attende una partita tirata: la Juventus dovrà verificare la sua tenuta fisica dopo l’Europa League, Conte vuole una vittoria per avvicinare scudetto e quota 100 punti (alla quale è legato un bonus) e il Catania non può permettersi di scendere in campo pensando esclusivamente a pareggiare. Se gli etnei riusciranno a comandare il gioco come ha fatto il Genoa la scorsa domenica potrebbe poi cercare di sferrare il grande colpo. Non ci resta allora che metterci comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come finirà questa partita: la diretta di Catania-Juventus sta per cominciare…

Marcatore: 60′ Tevez

Andujar; Rolin, Gyomber, Bellusci (65′ Leto); Monzon, F. Rinaudo, Lodi, Plasil (82′ G. Peruzzi), Izco; Barrientos (83′ Keko), Bergessio. A disposizione: Ficara, Legrottaglie, C. Capuano, P. Alvarez, Biraghi, Kin. Boateng, B. Petkovic. Allenatore: Rolando Maran.

Storari; M. Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Padoin, Isla (66′ Asamoah); Tevez (86′ Giovinco), Osvaldo (63′ Llorente). A disposizione: Buffon, Rubinho, Romagna, Quagliarella. Allenatore: Antonio Conte. 

Arbitro: Damato. 

Ammoniti: Gyomber (C), Osvaldo (J), Rolin (C)

Espulsi: Conte (allenatore, J), Maran (allenatore, C), Bergessio (C)