Gary Hartstein, per diverso tempo delegato medico della FIA per il mondiale di Formula 1 e anestesista ufficiale del cirucito dei motori e che ebbe modo di conoscere molto bene Michael Schumacher, ha scritto sul suo blog un messaggio dal contenuto assai pessimistico sul pilota da mesi in coma per un incidente sciistico. Come si sa, da settimane i medici che hanno in cura Schumacher stanno cercando di risvegliarlo ma senza fortuna. Anche la sua manager personale, Sabine Kehm, l’unica incaricata di tenere i rapporti con la stampa, nel suo ultimo rapporto tredici giorni fa aveva confermato che i tentativi sarebbero proseguiti fino a quando sarebbe stato necessario, lasciando intendere che non c’era stato alcun miglioramento. Per il dottor Harstein questo significa una cosa sola: più tempo si impiega e difficilmente Schumacher potrà avere un qualunque tipo di miglioramento. “Mentre il tempo passa” ha scritto “diventa sempre meno probabile che Michael potrà avere un qualunque tipo di significativo miglioramento”. Aggiungendo che i suoi fan devono prepararsi al peggio. “Ho capito” dice ancora il medico “che forse la mancanza di aggiornamenti di stato ci ha dato a tutti la possibilità di passare un po’ di tempo per elaborare ciò che sta accadendo , e per iniziare a … scollegarci (intendendo da lui)”. Aggiungendo: “Come accennato in precedenza, il più lungo si rimane in stato vegetativo, minore è la probabilità di uscirne, e maggiore è la probabilità di gravi conseguenze se il paziente dovesse effettivamente uscirne”.



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